easyJet cambia: chiude la base a Venezia, cresce a Milano e investe su Napoli
C’è aria di cambiamenti in casa easyJet. Ci sarà un importante riorganizzazione delle operazioni nel nostro Paese: In primis, la […]
C’è aria di cambiamenti in casa easyJet. Ci sarà un importante riorganizzazione delle operazioni nel nostro Paese: In primis, la chiusura della base all’aeroporto “Marco Polo” di Venezia, a decorrere dall’estate 2025.
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Questa decisione – specifica in una nota il vettore inglese – “non riflette la qualità della relazione commerciale con SAVE (la società che gestisce lo scalo lagunare, ndr), che è sempre stata positiva”. È da specificare, infatti, che VCE continuerà a fare parte del network di easyJet: i collegamenti con le principali destinazioni europee – tra le quali Parigi, Londra e Berlino – rimarranno pertanto attivi.
A partire da aprile 2025, dunque, tutti gli aeromobili basati a Venezia verranno spostati su altri aeroporti: e altrettanto sarà fatto con piloti e assistenti di volo, qualora accettino il trasferimento in altre basi.
L’obiettivo di easyJet, come spiegato dalla compagnia stessa, è quello di rafforzare la propria presenza in Italia: nell’aeroporto di Milano-Malpensa – dove la low-cost inglese è già il principale vettore – verrà incrementato il numero di velivoli basati; nella base di Napoli, invece, verranno consolidati gli investimenti; dulcis in fundo, easyJet – nel caso in cui fosse selezionata tra i ‘remedy takers’ nell’affaire ITA-Lufthansa – intende aprire delle basi a Linate e Fiumicino, a partire dalla summer ’25.
La reazione del Gruppo SAVE non si è fatta attendere. La società “prende atto della decisione, del tutto inaspettata, di easyJet di chiudere la base al Marco Polo”, e lancia una stoccata: “15 rotte su 20 sono comunque oggi già servite da altre compagnie aeree, con le quali siamo sicuri di poter aumentare le frequenze” e aggiunge che “per il Gruppo SAVE il traffico generato da easyJet non è da tempo soddisfacente per una incapacità di intercettare la domanda del nostro territorio, cui si aggiunge il fatto che durante il mese di agosto easyJet è stato il vettore che ha generato il maggior numero di ritardi e cancellazioni”, si legge nella nota.