Il complotto, la maxioperazione, gli arresti: perché non possiamo portare i liquidi sopra 100ml in cabina
Dal 1 settembre si è tornati daccapo: i contenitori di liquidi, gel e simili eccedenti i 100 millilitri non possono […]
Dal 1 settembre si è tornati daccapo: i contenitori di liquidi, gel e simili eccedenti i 100 millilitri non possono essere portati nel bagaglio a mano, ma solo in quello da stiva. Questo, dopo che la Commissione europea ha fatto dietrofront sulle macchine Edscb di ultima generazione utilizzate per i controlli di sicurezza, ritenendole non affidabili al 100% nell’individuare sostanze esplosive.
In questo articolo:
In Italia quel tipo di apparecchiatura è installata presso gli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Milano Linate. Non è chiaro se le macchine esistenti potranno essere ‘evolute’ in modo da consentire nuovamente ai passeggeri di mettere nel bagaglio a mano contenitori di liquidi eccedenti i 100ml e in ogni caso una data o una scadenza non sono state fornite.
E pensare che per decenni era stato possibile portare in cabina qualsivoglia contenitore di liquidi, incluse bottiglie di alcolici acquistate al di fuori dell’aeroporto. Visitavi una cantina o un’enoteca in Francia? Compravi un paio di bottiglie e poi, tornando in Italia, le portavi tranquillamente in cabina e le sistemavi (con cautela) nelle cappelliere.
Tutto è cambiato dall’agosto 2006, quando il cosiddetto ‘complotto della bomba liquida’ è stato scoperto durante un’indagine condotta dalla polizia e dall’intelligence britanniche.
L’operazione è partita quando nel giugno 2006 un pachistano con cittadinanza britannica che era sorvegliato da tempo per i suoi legami con Al Qaeda, arrivò nel Regno Unito dal Pakistan. A Heathrow, gli investigatori aprirono a sua insaputa il suo bagaglio, trovandovi un soft drink in polvere e diverse batterie.
Insospettiti dal ritrovamento, nelle settimane successive misero in piedi la più vasta operazione di sorveglianza nella storia del Regno Unito, con circa 220 agenti coinvolti e decine di individui sospetti pedinati, filmati e ascoltati.
Uno di questi, Assad Sarwar, verso la fine di luglio venne visto acquistare prodotti diversi da quelli che comprava solitamente facendo la spesa. E qualche giorno dopo venne filmato mentre si liberava di bottiglie vuote di perossido di idrogeno presso un centro di smistamento rifiuti. Negli stessi giorni, Sarwar e l’uomo il cui bagaglio era stato aperto a Heathrow furono visti incontrarsi in un parco alla periferia orientale di Londra.
A quel punto, l’MI5, il servizio segreto di sicurezza interna di Sua Maestà, perquisì segretamente l’abitazione londinese dell”uomo di Heathrow’, trovandovi quella che apparve essere una fabbrica di bombe.
Gli uomini dell’intelligence installarono allora telecamere e microfoni e il 3 agosto lui e un compare vennero filmati mentre realizzavano ordigni esplosivi usando bottigliette d’acqua di plastica. Lo stesso ‘uomo di Heathrow’ venne osservato poche ore dopo mentre consultava orari dei voli tra Londra e il nord America in un internet cafè.
Il 9 agosto scattò la retata, in cui vennero arrestate in tutto 24 persone con l’accusa di terrorismo e tentata strage. Il piano dei terroristi era quello di portare a bordo di uno o più aerei esplosivi liquidi a base di perossido contenuti in normali bottigliette di acqua o soft drinks da 330 o 500 millilitri e in particolare acetone perossido, che è una sostanza sensibile al caldo e alla frizione e che può essere fatta esplodere con il fuoco o con una carica elettrica.
La mattina del 10 agosto, negli Usa e nello UK, entrò in vigore il divieto di portare nel bagaglio a mano qualsiasi contenitore di liquidi, ad eccezione di quelli con latte materno. Divieto che nel giro di pochi giorni venne adottato da tutti gli aeroporti del mondo, scatenando, ovviamente, caos e ritardi ai controlli di sicurezza, con centinaia di voli cancellati e ritardati nei soli primi due giorni dalla sua introduzione.
Solo nel novembre 2006 il divieto venne in parte rilassato, consentendo ai passeggeri di portare in cabina contenitori di liquidi fino a 100 millilitri, perché tale quantità di perossido liquido non sarebbe stata sufficiente a innescare un’esplosione.