Recensione Hilton Grande Asoke Bangkok, probabilmente il peggiore di tutta la Thailandia
Lo scorso dicembre due nuove strutture Hilton sono apparse nella app, proprio quando ero tranquillo di aver recensito tutti gli […]
Lo scorso dicembre due nuove strutture Hilton sono apparse nella app, proprio quando ero tranquillo di aver recensito tutti gli Hilton in città erano saltate fuori due nuove strutture, peccato che poi ad un rapido controllo non si trattava di due nuovi hotel, ma di due cambi di casacca, operazione comune che porta la proprietà dell’immobile a terminare gli accordi con una catena per accasarsi con un’altra nella speranza di migliorare le performance.
In questo articolo:
Due strutture Accor: il Pullman Bangkok Grande Sukhumvit e il Novotel Bangkok Silom sono passati ad Hilton.
Il primo è diventato Hilton Bangkok Grande Asoke il secondo invece Hilton Garden Inn Silom.
Quando queste operazioni avvengono ci sono due possibilità. L’hotel chiude per mesi, vengono svolti lavori per milioni di dollari e riapre, oppure dall’oggi al domani si cambia e durante la notte (o quasi) spariscono loghi e insegne vecchie e vengono installate quelle nuove. In questo caso non è stata sostituita nemmeno l’etichetta nell’ascensore, come si evince dalla nomeclatura tipica Accor e non Hilton.
Succede a New York con un Conrad che diventa Luxury Collection, o a Singapore dove Hilton ha preso possesso di due strutture che prima erano alla concorrenza, perchè lo ricordo le catene sono proprietarie, direttamente di meno dell’1% delle strutture che portano il loro nome.
Prenotazione Hilton Bangkok Grande Asoke
Ho scelto di prenotare questa struttura perchè in questa zona della città non venivo a dormire da quando avevo soggiornato al Westin Grande Sukhumvit e perchè volevo vedere in che condizione era questo nuovo “vecchio” hotel.
Ho prenotato tramite la app, per due notti pagando cash e scegliendo la tariffa X2 e impostando la prenotazione come Business, in questo modo ho puntato ad ottenere il massimo da tutte le promozioni possibili, perchè lo ricordo in questi programmi fedeltà le promo sono cumulabili.
Alla fine dei conti mi sono messo in tasca 11.324 punti Hilton Honors oltre a 2 notti qualificanti extra. Non pochi se si considera che ci sono (sempre meno purtroppo) hotel dove si dorme con soli 5mila punti a notte.
Io punto a rinnovare lo status Diamond con i 30 soggiorni, ma accumulare notti extra aiuta sulla strada del livello Lifetime.
Location
Siamo nel quartiere di Asoke, a 3 minuti da Soi Cowboy e a 4 dalla stazione di Asok dalla BTS. Da qui si arriva a piedi a tutta la zona di Sukhumvit road e il Terminal21, storico ed immenso centro commerciale è dall’altra parte della strada.
Check-in Hilton Bangkok Grande Asoke
Sono arrivato in hotel alle 7.35 del mattino direttamente dall’aeroporto. Sono atterrato a BKK con SriLankan Airlines poco dopo le 6 del mattino, immigrazione deserta ma traffico consueto.
In meno di 5 minuti e senza il minimo cenno sull’orario avevo la mia chiave e mi stavo dirigendo in camera. Non ho idea quanto abbia inciso lo status Diamond e quanto l’accoglienza Thai, ma in ogni caso è il risultato che conta. Upgrade a camera executive e alle 7.50 ero nella mia stanza al 26° piano.
Hilton Bangkok Grande Asoke, la stanza
Le camere ai piani alti sono catalogate come “club” che è già il primo segno di come non siano state cambiate nemmeno le etichette quando si è passati da Accor (Club) a Hilton (Executive).
Nel corridoio le macchie sulla moquette sono la conferma che non c’è stato alcun investimento della proprietà, ma solo un cambio in corsa della squadra.
Stanza in linea con i “vecchi” hotel di Bangkok, spaziosa con una bella finestra e un bagno generoso.
Non ho idea dove sia scoppiata, e quando, la moda dei “bagni” con vista, ma in Thailandia è più raro non trovarlo che trovarlo.
La camera ha quasi tutto quello che ci si aspetta di trovare da queste strutture, ma tutto è vissuto e mostra i segni del tempo.
Vale per la televisione, che non è smart, per l’asse giapponese del wc, che però è un modello preistorico, o per la non domotica nella stanza.
Quello che invece è più che valido è il materasso con il topper, non siamo in una nuvola ma poco ci manca.
Per il resto tavolino da lavoro, divanetto d’ordinanza e frigobar tristemente vuoto. Niente macchinetta del caffè, niente bollitore, un setup che in un Hilton mi aspetto e che qui invece non sono pervenute.
La lounge
Al 24° piano c’è la lounge dell’hotel, anche in questo caso la peggiore lounge di un hotel qui a Bangkok. Imparagonabile a quello che offrono strutture come il Millenium Hilton sul Chao Praya o il Marriott Marquis non molto lontano, solo per citare due hotel di pari livello.
La sala è carina, ma non è nulla di particolare. E’ piccola, aperta poche ore giorno (nemmeno per colazione) e con solo un happy hour tra le 17 e 19. Mi sembra quasi una lounge a stelle e strisce piuttosto che una nel sud est asiatico.
Non c’è nulla ad esclusione di sedute e poltrone e una TV.
Io ho fatto un salto durante l’happy hour (dalle 17 alle 19) ed è stata una mezza delusione. Cibo scarso (ma buono), la cosa peggiore è che quelli che vengono offerti come cocktail del giorno sono preparati nelle caraffe e serviti come se fossimo alla mensa.
Dulcis in fundo è la prima volta che mi capita di trovare eventi a pagamento, aperti a tutti, in un luogo dove solitamente si può entrare solo con determinate stanze/status.
L’hotel
La struttura è enorme ed inconfondibile con la sua forma quasi a fiore con l’enorme vetrata a tutta altezza. Come detto non è nuova e a differenza di altri hotel non si notano nemmeno segni di rinnovamento recente.
La forma aperta l’enorme vetrata è tanto scenografica quanto problematica dato che genera un effetto serra e non essendoci climatizzazione ai piani, quando si apre la porta della camera si appannano gli occhiali.
Ci sono diversi ristoranti, quello principale al 2° dove viene anche servita la colazione, ma tutto ha il sapore di vecchio senza però avere quel tocco in più che sarebbe logico aspettarsi.
Piscina e palestra
Al 6° piano quando la porta dell’ascensore si apre si è convinti di essere al piano sbagliato. In hotel regna la luce, qui è tutto buio. Probabilmente quando ha chiuso il bar, si sono dimenticati di riaccendere le luci.
Qui a rendere tutto meno wow è la posizione. siamo in un piano basso circondati da grattacieli. La palestra è grandina e ben fornita, ma poco emozionante correre o allenarsi guardare in casa della gente.
Ancora peggio la piscina, anzi piscinetta. a forma di L. Siamo in mezzo ai palazzi, che vuol dire ombra e magari qualche folata d’aria, ma non è esattamente la rooftop pool dell’Hilton Sukhumvit.
Ci sono più di 320 stanze e la fantasmagorica cifra di 5 lettini e una decina di poltroncine di finto vimini intorno a dei tavolini. Certo non tutti andranno contemporaneamente in piscina, ma di sicuro saranno tanti i momenti simili a quando in crociera c’è il giorno di navigazione.
La colazione
Come Hilton Gold e superiore si ha diritto alla colazione gratuita, uno dei benefit migliori dello status in casa Honors. C’è tutto quello che deve esserci, ma sembra proprio che si faccia il compitino per il sei politico.
Ci sono i sapori di tutto il mondo, molta cucina espressa e diverse proposte dal dolce al salato. Anche in questo caso mi sembra un gradino inferiore a quello che offrono gli altri hotel in questa città, anche quelli di categoria inferiore come il Doubletree Sukhumvit che offre un banchetto quasi nuziale.
In conclusione
Questo hotel è il peggiore della famiglia Hilton nella capitale della Thailandia, lo è per distacco. Si salva solo grazie alla posizione che è centrale e strategica e il personale che è Thai nelle forme e nell’amore che regala a tutti gli ospiti.
Pro
- La posizione
Contro
- Struttura vecchia