Recensione prima classe a bordo del 777 di Kuwait Airways: probabilmente la First Class più triste del mondo
C’è chi colleziona farfalle, chi bustine dello zucchero. Conosco amanti della buona cucina che vogliono provare tutti i ristoranti stellati […]
C’è chi colleziona farfalle, chi bustine dello zucchero. Conosco amanti della buona cucina che vogliono provare tutti i ristoranti stellati che trovano sulla loro strada. Io invece voglio volare sul più grande numero di compagnie e in tutte le cabine possibili.
In questo articolo:
- Specifiche
- Aeromobile:
- 777/300
- Classe:
- First Class
- Tratta:
- KWI - DAC
- Prezzo:
- 640€
- Prenota
Se si parla di must have, ovviamente , la prima classe è in cima alla lista dei desideri. Ho già volato su tutte le F di Emirates, sono stato fortunato a provare più di una volta La Premiere, così come All Nippon Airways e molte altre. Alla lista quindi dovevo aggiungere Kuwait Airways, una delle poche compagnie del Golfo dove ancora non avevo provato la F.
Il mio viaggio delle Prime Volte mi ha portato a trascorrere due giorni in Kuwait, inizialmente dovevano essere meno di 24 ore e alla fine sono state più di 40. Ho così potuto fare un pochino il turista, anche se fuori c’erano più di 45° e vedere le cose principali che Kuwait City ha da offrire.
La First Class di Kuwait Airways: il prezzo del biglietto
KU non partecipa ad alcuna alleanza e non ha partnership con altri vettori, questo vuol dire che non si accumulano punti se non con il loro programma fedeltà e, ca va sans dire, si possono usare solo i loro punti per prenotare i biglietti premio.
Tra tutte le rotte dove la compagnia di Stato usa la First Class la rotta più economica è quella che collega Kuwait City con Dacca, la capitale del Bangladesh. KU vola due volte al giorno su questa rotta e una delle due rotazioni è effettuata con il 777/300 allestito con la prima classe.
Questo è stato il biglietto di prima classe più economico che ho mai comprato: 640€. Avessi optato per una andata e ritorno il prezzo sarebbe stato di poco meno di 900€. Ma in questo caso è meglio dire una basta ed avanza.
Kuwait Airways: servizio chaffeur
Come molti vettori medio orientali KU offre ai passeggeri di business, first e ai top tier del suo FF, il servizio di trasporto privato da/per l’aeroporto.
Basta prenotare tramite la app, inserendo i dati della prenotazione e scegliere l’ora di partenza. Il sistema permette anche di scegliere se si preferisce una berlina o un SUV. La mia auto è arrivata con un paio di minuti di ritardo, ma per fortuna ero al fresco della hall dell’Hilton Garden Inn e non per strada ad aspettare.
Il viaggio è durato una 20ina di minuti e il driver mi ha lasciato proprio fuori dal terminal 4, la casa della compagnia. Ad attendermi nessuno, sono stato abbandonato come un qualsiasi passeggero che arriva in taxi all’aeroporto.
Check-in in aeroporto a KWI
Il terminal 4 è bello, moderno ed elegante. Non ha nulla di pacchiano (cosa stranissima) e sembra immacolato. La parte pubblica degli arrivi è comune con le partenze, solo alle due estremità opposte.
Girato l’angolo un fiume di persone in coda per fare check-in, fortunatamente però ai passeggeri di business e superiori è riservata una zona ad hoc. Qui volendo ci sono anche dei divanetti dove attendere il proprio turno, peccato che gli arabi a rispettare le file sono peggio di noi latini.
Dopo aver assistito ad una litigata per chi era prima in fila, come a Gardaland tra i due tamarri di turno, ho fatto check-in senza problemi.
L’addetto mi ha chiesto “hai il visto?” risposta “No” ok ecco il biglietto. Una situazione quasi surreale dato che normalmente scattano decine di controlli sulle procedure dato che non credo vedranno tanti passaporti italiani fare check-in in Kuwait per il Bangladesh, ma invece tutto veloce.
Fast track e doppio controllo dei documenti, mi raccomando sempre tenere sotto mano il foglio azzurro del visto.
Kuwait Airways, la lounge di First Class
KU ha diverse lounge in questo terminal. Al piano terra c’è la Elite che è dedicata ai passeggeri di F e ai top tier nel frequent flyer della compagnia.
Poi c’è una business lounge “non smoking”, mentre per chi desidera fumare c’è una lounge al piano superiore del terminal, dove ci sono stanze adatte.
La sala per chi viaggia in F è tranquilla, eravamo in due dentro. Elegante nella sua semplicità. C’è un ristorante con servizio a la cartè. Più o meno. Si c’è un menù, ma l’offerta è tutta sul buffet, e il presonale non fa altro che impiattare quello che si sceglie.
Cheap and not chic. La sala è molto carina perchè essendo al livello della pista permette di curiosare i pochi movimenti sul piazzale.
A bordo del 777 di Kuwait Airways
Arrivo al gate e pochi istanti dopo scatta l’annuncio “tutti su una fila”. Niente priority, niente di niente. Ovviamente io ero lo stesso in pole position.
Alla fine del finger la porta per i passeggeri di business e first era chiusa, poco male. Così ho potuto dare una sbirciata alla business class, che su questi 777 è ancora la vecchia 2-2-2, stessa poltrona presente su tantissimi aerei come il 777 di Air China i Dreamliner di Royal Jordanian o La Compagnie.
La First invece è un prodotto molto bello e nonostante tutto competitivo con il resto del panorama mondiale. Sono 8 posti, 1-2-1 disposti su due file. La mancanza di cappelliere è un piccolo problema, ma lo spazio per tutto il resto, oltre al trolley, trova posto tranquillamente nel sedile.
Le poltrone sono grandi, le pareti alte, più della QSuite e ai livelli di quelle di EK sui suoi 777. Certo le porte non sono elettriche, ma si fa poca fatica ad aprire o chiuderle.
C’è un piccolo minibar, ma non è raffreddato, la stessa cosa accade anche con Emirates e con altri vettori che hanno questo optional a bordo, un modo per riempire uno spazio, ma a livello di utilizzo ha davvero poco senso se poi devi bere caldo.
C’è una cassapanca che diventa anche una seduta per cenare o chiacchierare con un accompagnatore durante il viaggio.
C’è un armadietto dove appendere la giacca e un pozzetto dove ho infilato, senza problemi il mio monospalla
La Poltrona di prima classe sul 777 di Kuwait Airways
La poltrona è comoda e spaziosa, ma la gestione tramite la pulsantiera davvero scervellotica.
Dal touch bisogna selezionare la sezione che si vuole muovere, poi capire cosa cliccare. Sono un fanatico della tecnologia, ma non quando complica la vita, ma quando la semplifica.
Lo spazio è davvero tanto, secondo me anche di più di quello che offre EK.
Si vede che è un prodotto vissuto, ma a livello di poltrona potrebbe davvero essere competitiva con molte altre F del Golfo, a mancare però è tutto il “soft product” e non parlo dello champagne o del caviale.
Nel caso si viaggi nella fila centrale, il divisore permette di isolarsi dal vicino, se non lo si conosce, e le porte sono davvero molto alte e garantiscono una privacy totale o quasi.
In modalità letto si ha tanto spazio, sia in lunghezza che in altezza. Peccato che non venga dato un vero topper, sarebbe stata la ciliegina sulla torta.
I passeggeri di F hanno due bagni a disposizione, più spaziosi della media. Ci sono anche alcune amenites come spazzolino, pettine e poco altro. Essendo solo io a bordo a poterli usare, oltre l’equipaggio, erano immacolati.
Servizio
Davvero tremento, il personale ha fatto casino durante tutte le fasi di imbarco. Tra assistenti che urlavano, personale di terra e di rampa che passavano con sacchi e altro sembrava di essere in stazione, non a bordo di una first class.
Certi aspetti sono direttive della compagnia, ma non mi era mai capitato di avere due non paganti in F, nulla da dire però la prima classe non è la business class,
Lo stesso vale per il servizio durante il volo. MAI visti, sempre dovuto chiamare tramite l’apposito pulsantino. Una cosa mai vista in una cabina dove il servizio è tutto.
Certo si potrebbe dire “Barbone, ma cosa di lamenti con quello che hai pagato” vero, ma una volta he sei a bordo non c’è differenza sul servizio, non è che l’equipaggio vede che ho pagato poco e allora sparisce.
Per avere una idea. Finito il pranzo ho spostato la tovaglia e mi sono messo a scrivere la recensione. Dopo 20 minuti nessuno era nemmeno spuntato per chiedermi se avevo bisogno di altro oppure se potevano sparecchiare.
Il personale era tranquillo nel galley a chiacchierare. Inaccettabile
A questo si aggiunge la totale assenza di qualsiasi tipo di amenity kit, niente ciabattine, nulla di nulla. Anzi mi hanno portato una enorme busta di fazzolettini.
Se penso alle altre prime classi dove ho viaggiato non mi ricordo di aver mai sentito il personale chiacchierarare, qui tutto il tempo. Sia quelli “abusivamente” seduti in cabina che quelli nel galley, un fail clamoroso.
Food & Beverage
Triste, davvero triste. Non mi viene in mente un aggettivo diverso. E’ la prima classe più triste del mondo.
Ok non c’è alcool, ma nemmeno surrogati o mocktails. A bordo non c’è nulla che cerca di sembrare alcool. Non c’è birra alcol free e nemmeno le lattine di Bellini di Cipriani fatte apposta per questo angolo del mondo che ho travota nelle lounge di Saudia.
Per avere qualcosa di fresco durante l’imbarco ho aspettato più di 20 minuti, dove normalmente non aspetti 20 secondi. Ok il tradizionale caffè con il dattero, un marchio di fabbrica delle compagnie arabe, ma il vassoietto con la bustina di snack ha dato il via a questa pessima esperienza.
Menù davvero tragicomico, sia nella presentazione. E’ identico a quello che viene dato quando si viaggia in business, sia nell’offerta gastronomica.
Niente Champagne (ok, lo sapevo), niente caviale, niente amuse bouche, niente di niente.
C’è il dine on demand, ma su un volo del genere meglio cenare ASAP, e poi rilassarsi. Il servizio è quanto di meno “first class” abbia mai sperimentato, addirittura con EK in un volo di 45 minuti tra Muscat e Dubai sono riuscito a fare una degustazione di vini e un pranzo completo di 5 portate.
Qui arriva tutto (o quasi) in un colpo solo. Il dessert, servito assieme all’antipasto. Senza alcuna spiegazione, senza alcuna narrazione. Modello asilo, mangia e sta zitto.
Del servizio ho detto sopra, ma è bene ricordarlo. Unico passeggero in cabina e praticamente mai un passaggio durante la cena a chiedere se avevo bisogno di altro, mai a riempirmi il bicchiere della Pepsi senza che io dovessi suonare per chiamare l’assistente.
Piatto principale senza sapore, senza anima, senza senso. Un mappazzone di riso, con nascosti sotto dei pezzi (5) di agnello.
Piatto di formaggi che mi ricorda quello che a volte trovo nelle bustine del supermercato, con i crackers ancora imbustati nella plstica nel piatto.
Se penso che in business viene fatto servizio al carrello, mostrati i piatti e non solo mi viene da piangere, è la prima volta che sulla stessa compagnia trovo peggio la F della J.
Dulcis in fundo, ma anche in questo caso Dulcis per niente.
IFE sul 777 di Kuwait Airways
Come detto il “ferro” di questo aereo salva l’esperienza, ma se su una business class basta e a volte avanza, in prima classe non è abbastanza.
Lo schermo è grande, ma potrebbe esserlo molto di più. Non è 4k e non è nemmeno antiriflesso.
Le cuffie sono le stesse, mediocri, che vengono date in business, solo che sono imbustate in una custodia di pelle.
Il contenuto è lo stesso per tutto l’aereo, impossibile cercare per lingua i contenuti. Quindi o si passa un film dopo l’altro alla ricerca di qualcosa in italiano oppure ci si accontenta dell’inglese.
Circa 40 minuti dopo il decollo, senza che venisse fatto nessun annuncio o segnalazione sulla tv, l’assistente è venuta a dirmi se volevo usare il wi-fi e ha fatto tutto lei attivandomi, gratis, la possibilità di usare la messaggistica. Meglio che niente.
La cosa più bella, per me, sono le telecamere che permettono di vedere cosa succede fuori dall’aereo.
In conclusione
Il prezzo è da business class, il servizio non è da first. La poltrona è l’unica cosa che si salva di questo volo. Mi sono sacrificato io per te che leggi questa recensione. Non farlo, non sprecare soldi o punti, anche se non puoi.
Non è valida nemmeno per togliersi lo sfizio di dire “una volta nella vita ho volato in First Class”.
Pro
- La poltrona
Contro
- Tutto il resto