Ryanair cresce a Malpensa, taglia su Bergamo. O’ Leary: “Da aprile subentriamo a easyJet su Venezia”
Malpensa su, Bergamo giù. Con un blitz dei suoi in un albergo milanese, seguito da un altro a Roma un […]
Malpensa su, Bergamo giù. Con un blitz dei suoi in un albergo milanese, seguito da un altro a Roma un paio d’ore più tardi, il CEO di Ryanair Michael O’Leary ha illustrato che Winter 2024-2025 sarà quella nei due maggiori aeroporti lombardi per la più grande low-cost d’Europa.
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Che punterà su Malpensa, con dieci rotte (alcune nuove, altre semplicemente ‘in prosecuzione’ della Summer, ma che venivano interrotte nelle precedenti Winter), e il posizionamento di un velivolo supplementare, l’ottavo basato sullo scalo varesino (dove Ryanair, lo ricordiamo, opera sul Terminal 1). Le rotte invernali aggiunte (o confermate dall’estate) saranno quelle per Atene, Budapest, Parigi, Fuerteventura, Maiorca, Marrakesh, Cracovia, Reggio Calabria, Rzeszow e Tallinn.
Bergamo, invece, vedrà ridotta la flotta Ryanair per la Winter che sta arrivando da 24 a 20 aeromobili, pari una perdita del 5% dei 20 milioni di posti offerti, e di cinque rotte, con un trasferimento della capacità (all’interno del mercato italiano) verso Trieste e Reggio Calabria, due città che hanno recentemente abolito l’addizionale municipale, tra i costi a carico delle compagnie.
O’ Leary ha lanciato un appello al governo meloni perché abolisca l’addizionale municipale in tutti gli aeroporti italiani, offrendo ‘in cambio’ “investimenti sull’Italia per altri 4 miliardi di dollari con l’aggiunta di altri 40 nuovi aeromobili che porterebbero altri 20 milioni di posti a bordo su un totale di 250 rotte”.
Il numero 1 della low-cost irlandese ha spiegato il parziale ‘ritiro’ da Orio al Serio con “i ritardi con cui Boeing ci sta consegnando i velivoli che abbiamo ordinato. Durante la Summer 2024 – ha detto – avremmo dovuto ricevere 50 aerei, ma ce ne sono stati consegnati soltanto 30 e da qui alla fine dell’anno ne attendiamo non più di 10. Stando così le cose abbiamo preferito togliere qualcosa a Orio, dove restiamo comunque ‘big’, e aggiungere qualcosa a Malpensa e a quegli aeroporti che ci sono venuti incontro riducendo i costi a nostro carico, come Trieste e Reggio Calabria”.
Al CEO è stato chiesto anche di Venezia, dove easyJet ha annunciato la chiusura della sua base. “Con il Marco polo stiamo parlando da tempo ed è ovvio che queste chiacchierate si siano intensificate nelle ultime due settimane. EasyJet non toglierà i suoi aerei da lì fino a marzo, e noi da aprile contiamo di essere pronti per subentrare a loro”. Tornando a Malpensa, invece, ha specificato che ‘una nostra ulteriore crescita lì è strettamente legata alla possibilità di avere ulteriori slot la mattina presto e la sera tardi”.