Vicino di posto, quanto ti odio. L’ultima ricerca di Volotea svela i fattori che creano più fastidio durante un volo
Devo dire la verità: sono una persona assai paziente. La mia soglia di sopportazione è abbastanza alta e difficilmente perdo […]

Devo dire la verità: sono una persona assai paziente. La mia soglia di sopportazione è abbastanza alta e difficilmente perdo le staffe. C’è solo una cosa che mi fa andare il sangue al cervello: la maleducazione. Qualche settimana fa, di ritorno da un weekend a Siviglia, in aereo ho beccato il classico vicino di posto odioso: quello che pensa di essere a casa propria e che, manco fosse da solo su un jet privato, si allarga a più non posso, occupando tutti e due i braccioli (compreso, evidentemente, quello che avremmo dovuto ‘condividere’).
In questo articolo:
Bambini che piangono e strillano per tutto il volo? Non posso dare la colpa a loro (tutt’al più ai genitori); me ne faccio una ragione e indosso le mie cuffie con la cancellazione attiva del rumore. Gruppi di passeggeri chiassosi (e molesti) in viaggio per l’addio del celibato? Faccio un respiro profondo, conto sino a 10 e idem come sopra. Nel momento in cui, però, invadi il mio spazio vitale, beh allora son costretto a fare l’antipatico.
Manco a farlo di proposito, il giorno seguente a questa esperienza tutt’altro che piacevole, ho letto una interessante ricerca condotta dalla low-cost Volotea in collaborazione con Analytics Arts: quanto ne emerge è che il peggior incubo degli italiani (il 47% degli intervistati, per la maggior parte uomini) durante un viaggio in aereo è proprio il vicino di posto maleducato.
Secondo il campione interpellato per l’indagine – passeggeri di entrambi i sessi e di età compresa tra i 25 e i 70 anni – un altro elemento che crea non poco fastidio quando si è in volo sono le turbolenze (per il 27 degli intervistati). Per il 13%, invece, è parecchio fastidiosa la temperatura della cabina troppo alta o bassa; per il 12%, infine, sono fonte di fastidio i capricci dei giovani viaggiatori.