Hai un paio d’ore prima del volo? I quattro luoghi di culto dove fare ‘plane spotting’ attorno a LAX
Sulla ‘collina’ che corre lungo il lato sud del Los Angeles International Airport (LAX) ci sono i ‘pro’: quelli dotati […]
Sulla ‘collina’ che corre lungo il lato sud del Los Angeles International Airport (LAX) ci sono i ‘pro’: quelli dotati di macchine fotografiche con zoom che paiono cannoni. E ci sono pure gli youtuber di ‘Aviation Video Live’, che trasmettono in streaming (con tanto di commento) decolli e atterraggi dal più trafficato degli aeroporti della costa occidentale USA.
In questo articolo:
La ‘postazione’ all’angolo tra East Imperial Avenue e Sheldon Street (indicata con il numero ‘1’ nella mappa qui sopra), nel territorio municipale di El Segundo, è uno dei luoghi ‘cult’ per osservare i decolli e gli atterraggi pressoché continui che avvengono sulle quattro piste del LAX, due a sud e due a nord del complesso dei terminal passeggeri.
Qui, in quello che è stato ribattezzato Jim Clutter Park dal nome di un consigliere municipale di El Segundo in carica tra fine anni Ottanta e inizio Novanta, la domenica ci possono essere contemporaneamente anche una cinquantina tra fotografi o semplici curiosi di età compresa tra i 5 e gli 80 anni.
Il modo più facile per raggiungerlo, magari spendendo in modo divertente e un po’ diverso quelle due o tre ore tra l’uscita dall’albergo e la partenza del volo, è con l’auto: a noleggio, taxi o Uber che sia.
Se poi, oltre a questo, volete fare un vero e proprio tour attorno all’aeroporto, il noleggio è senza dubbio l’opzione più conveniente, ammesso che sappiate orientarvi un po’ nei dintorni del LAX. Dove il luogo più famoso (forse al mondo, insieme alla spiaggia dell’isola caraibica di St. Maarten che si trova a ‘pelo’ dell’inizio pista del Queen Beatrix International) in cui assistere agli atterraggi è il parchetto (indicato con il numero ‘2’ nella mappa) che sorge proprio di fronte all’Inn ‘N Out Burger all’angolo tra Sepulveda Boulevard e Lincoln Boulevard, nel territorio municipale di Westchester.
Lì gli aerei passano a un’altitudine inferiore ai cento metri. E quando sulla pista 24R atterra uno degli A380 che volano su LAX (che siano di Asiana, Korean Air, British Airways o Lufthansa), l’impressione è quella di essere letteralmente travolti. Gli aerei sono talmente bassi che, qualche secondo dopo il passaggio del velivolo, si scatena una mini-tempesta di vento causata dalla ‘scia d’aria’ mossa poco più in alto dall’aeroplano.
Già che siete lì potete approfittarne per farvi hamburger e patatine al fast food più famoso e più affollato di Los Angeles.
Ma se siete buongustai (e col ‘pallino’ degli aerei) l’indirizzo top è il Proudbird (indicato con il numero ‘3’ nella mappa), birreria-ristorante che si trova sul lato opposto delle piste rispetto all’In ‘N Out Burger, appena prima del punto di atterraggio sulla pista 25L. Si trova, esattamente, all’angolo tra Aviation Boulevard (nome più che mai appropriato) e la 111esima strada West, già nel municipio di Los Angeles.
Offre favolosi hamburger e patatine, ma anche hot dog, zuppe, pizza, tacos, bistecche e decine di marche di birra. Ha grandi vetrate, ma la vista migliore degli aerei in arrivo sulla pista 25L la si ha dal giardino sul davanti, dove si trovano anche alcuni velivoli militari d’epoca (tra cui anche un Bell X-1).
Sedersi in una bella giornata di sole californiano a uno dei tavoli da picnic gustandosi un hamburger e una birra e seguendo la sequenza continua di atterraggi (magari guardando anche da dove arrivano su Flightradar24 collegandosi al wifi del locale) non ha prezzo.
Il quarto e ultimo luogo di culto per gli appassionati di aerei (indicato in mappa con il numero ‘4’) è un po’ più nascosto e ‘top secret’: per raggiungerlo occorre percorrere Pershing Drive, che è la strada a quattro corsie che corre lungo tutto il perimetro occidentale del LAX, quello lato-oceano, per intenderci. E, arrivati più o meno a metà della sua lunghezza, svoltare in World Way West, che è anche l’indirizzo della LAWA (Los Angeles World Airports) la società che gestisce lo scalo.
Ad un certo punto, il viale si restringe, diventando a due corsie. Bisogna proseguire ancora dritti fino a che la strada svolta a sinistra e poi finisce. Lì non si potrebbe parcheggiare (anche se lo spazio c’è), ma se vi fermate qualche minuto (magari di domenica, quando il posto è praticamente deserto) e state nei pressi dell’auto, nessuno vi dirà nulla (o, almeno, a me è andata così), nemmeno le pattuglie della polizia che sorvegliano il recinto aeroportuale e che ogni tanto passano anche da quel punto.
Lì vi troverete a circa 200 metri dal satellite del Tom Bradley International Terminal, quello dedicato alle compagnie internazionali, con un’ottima visuale sugli aerei attraccati ai gate.
Ma, soprattutto, a poche decine di metri dalla via di rullaggio che tutti gli aerei (tranne gli A380 e i Boeing 747 che hanno un’apertura alare troppo grande) utilizzano per spostarsi da lato nord dell’aeroporto a quello sud (e viceversa). Vista e rombo dei motori sono adrenalina pura.