Il ‘codice della strada’ negli aeroporti. Aerei, bus interpista, mezzi di servizio: chi ha la precedenza su chi
E’ capitato a tutti di usare i bus interpista per raggiungere l’aereo dal gate o il gate dall’aereo. Quella del […]

E’ capitato a tutti di usare i bus interpista per raggiungere l’aereo dal gate o il gate dall’aereo. Quella del bus (quando non ci si imbarca o si sbarca usando un finger) è una delle esperienze meno piacevoli del volo, perché si finisce regolarmente pigiati come sardine e ci si augura di raggiungere il prima possibile l’aereo o il gate, a seconda dei casi.
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E invece no. Talvolta capita che il bus chiuda le porte e poi non parta. O che a metà del tragitto si fermi, magari anche per qualche minuto. Ci si guarda attorno e non si capisce il perché della sosta. Sì, c’è un aereo che sta iniziando a rullare, ma è ancora lontano e va pianissimo: perché, viene da chiedersi, non passiamo prima noi con il bus, che ci mettiamo un attimo?
Perché gli aerei, sul piazzale, hanno sempre la precedenza su qualunque altro mezzo lo condivida con loro. Anche se sono ‘ancora lontani’, anche se ‘procedono lentissimi’. Se il percorso del nostro bus rischia di confliggere con il percorso che l’aereo seguirà rullando, il bus si ferma, sempre e comunque. E altrettanto fanno gli altri mezzi di servizio, inclusi quelli che trasportano i bagagli o che effettuano il pushback.
Questo perché, dalla cabina di pilotaggio, comandante e primo ufficiale hanno una visione limitata di quel che accade più in basso e attorno a loro. E dunque, quando hanno il via libera da chi gestisce i movimenti a terra in torre di controllo, si muovono e tutti devono dargli la precedenza.
Così, quando sui social guardiamo video di carrelli portabagagli, furgoni del catering o mezzi-scala che vanno a sbattere contro un aereo, la colpa è sempre loro, anche nel caso in cui l’incidente sia avvenuto in seguito a una sterzata improvvisa dell’aeromobile.
L’eccezione a questo principio generale è una sola: quella costituita dai mezzi di emergenza (ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco) chiamati a intervenire in pista.
Ciascun aereo, muovendosi sul piazzale e sulle vie di rullaggio, dovrà poi rigorosamente attenersi alle istruzioni provenienti dai controllori del traffico a terra presenti in torre, che possono ad esempio dare la precedenza al decollo ad aerei che si siano gravemente in ritardo rispetto allo schedulato o che abbiano restrizioni di slot all’aeroporto di arrivo.
Che è la ragione per cui, a volte, il nostro aereo è fermo a pochi metri dall’inizio della pista di decollo e ne lascia passare avanti un altro, o altri, che pur avevano lasciato il parcheggio dopo del nostro (il principio, cioè, non è ‘parte prima chi rulla per primo’…).
Quanto a tutti gli altri mezzi che si muovono sul piazzale, le regole sono le stesse del codice della strada in termini di cartelli, stop, precedenze. Per cui il bus interpista non ha la precedenza perché trasporta umani anziché valigie: se ha lo stop deve fermarsi e aspettare che tutti gli altri mezzi che hanno la precedenza su di lui siano passati.