Come si vola in first class sull’A380 di Lufthansa: la recensione della mia “prima” volta
Con questo volo ho fatto en plein, ho volato su tutte le prime classi offerte dai vettori europei che hanno […]
Con questo volo ho fatto en plein, ho volato su tutte le prime classi offerte dai vettori europei che hanno questa cabina. Due volte su BA e altrettante su La Premiere di AF e una a testa con LX ed LH (se ti stai chiedendo cosa significano queste sigle, sono gli identificativi delle diverse compagnie) e identificano Swiss e appunto Lufthansa.
In questo articolo:
- Specifiche
- Aeromobile:
- A380
- Classe:
- First Class
- Tratta:
- DEL - MUC
- Prezzo:
- 1600€
- Prenota
Avrei potuto volare sulla First del 747, che ha la particolarità di sedere il passeggero più avanti rispetto al pilota, ma invece ho puntato al volo su Monaco di Baviera, per volare sull’A380 l’aereo dei miei sogni.
Prenotazione
Come ho spiegato in occasione della recensione del volo di Swiss, questo è stato un biglietto a/r pagato cash per volare da Nuova Delhi a Bergen, passando per Monaco di Baviera e Francoforte.
Certo un itinerario da tour de force, ma la motivazione era il tentativo di poter visitare anche le First Class Lounge di MUC e FRA, e accumulare anche più punti sulla mia tessera Krsiflyer di Singapore Airlines. Alla fine questo biglietto mi è costato circa 1600€, e se penso al costo che normalmente viene praticato per queste cabine è stato un vero affare.
In aeroporto
Sono arrivato all’Indira Gandhi International di New Delhi con larghissimo anticipo, ma non volevo rischiare di finire nel caos stradale e alla fine devo dire di essere riuscito nel mio intento.
Anche il check-in apre molto presto, per un volo che parte all’1 e 20 del mattino i banchi aprono più di 4 ore prima, alle 21. Certo quando non si parte dall’aeroporto di casa è tutto meno wow. Niente Terminal di prima classe dedicato, qui addirittura il banco del check-in è condiviso addirittura con i passeggeri Gold Star Alliance, ok gli HON, ma i semplici senator non dovrebbero far attendere i passeggeri di F in coda.
Una cosa importante da sapere per chi parte dall’India è che, anche se si ha la carta di imbarco in digitale, bisogna comunque avere quella cartacea che deve essere vidimata e timbrata da tutta la burocrazia aeroportuale: prima l’agente dell’immigrazione, poi quello della sicurezza e infine anche dall’addetto alla lounge.
LH mette a disposizione una “scorta” per i passeggeri di F, ma diciamo che serve a poco o nulla se non ad indicare la strada. Non si salta alcuna coda, non si ha alcun percorso veloce diverso dagli “umili” passeggeri di business class.
La lounge
Certo qui dipende molto da quale aeroporto si decolla, in questo caso posso dirlo senza timore di smentita DEL è probabilmente nella top 5 dei miei peggiori aeroporti. Caos fuori, caos ai controlli, aeroporto mediocre anche se si incensa con premi dove, probabilmente, partecipa contro nessuno.
La sorpresa però è stata la Encalm Privè, quasi omonima della pessima Encalm, ma davvero una oasi impensabile dentro questo scalo. Ci sono passato diverse volte e devo dire che è un rifugio sicuro che permette di aspettare il momento dell’imbarco lontano dalla calca e con dei servizi di livello superiore, anche rispetto ad altre lounge in giro per il mondo.
Come mio solito mi sono recato al gate con larghissimo anticipo, volendo avrei anche potuto usufruire del servizio gratuito di accompagnamento al gate offerto con le golf car da parte della lounge, ma ho preferito camminare e vedere cosa accadeva intorno a me.
A bordo
Imbarco che si è aperto regolarmente e dopo aver fatto amicizia al gate con i miei compagni di “prima classe”, nemmeno due minuti dopo aver messo piede a bordo sul ponte superiore dell’A380 stavamo già facendo festa.
La cabina di prima classe sugli A380 non è sicuramente paragonabile ai prodotti top oggi in servizio su molte compagnie aeree. Finalmente però l’aria sta cambiando e adesso è arrivata la nuova suite Allegris, anche se queste nuove cabine non verranno installate sugli A380, ma solo sui nuovi A350 e sui futuri 777/9.
Sono otto poltrone, con una configurazione 1-2-1, nella parte frontale del piano superiore. Quasi tutti i vettori hanno scelto questa posizione per la first class a bordo dell’A380 e oggi tutti gli A380 con la F che volano hanno questa configurazione ad esclusione di British Airways che la ha nel ponte principale.
La poltrona
Ogni passeggero ha tantissimo spazio, ma pochissima privacy.
A nascondere il passeggero dal resto dei viaggiatori c’è solo una paratia che sale e scende dalla struttura del sedile.
Certo dalla struttura del sedile si può alzare un divisore, soprattutto per chi viaggia nei posti centrali, ma non è che ci si isola come a bordo della cabina più pregiata di Swiss e non c’è nemmeno una chiusura cielo/terra come con Emirates o Singapore.
Il bello di volare al piano superiore dell’A380 è che non importa se si è in economy o in first, si avrà sempre moltissimo spazio a disposizione e molti meno passeggeri vicino.
Ogni passeggero ha un armadio personale, con serratura, un baule dentro l’ottomano davanti al sedile, tantissimo spazio nei contenitori sotto i finestrini. Ci sono talmente tanti contenitori che si rischia di dimenticarsi qualcosa in giro.
La poltrona ovviamente diventa un letto, grazie alla pulsantiera si gestisce tutto. Si posta avanti e indietro anche l’ottomano che può servire da contenitore, da poggia piedi o da seduta per un compagno di viaggio. La seduta è comoda, spaziosa e ovviamente tutto è a portata di mano.
Non direi che esistono posti migliori o peggiori, certo chi viaggia lato finestrino ha più spazio a disposizione, ma se si viaggia in coppia i due posti centrali sono comodi.
I finestrini al piano superiore degli A380 sono più piccoli di quelli tradizionali e a causa della curvatura della fusoliera anche più “lontani”.
Una cosa che non delude mai sull’A380 sono i bagni “frontali”, certo non c’è la doccia di Emirates, e non è nemmeno fancy come quello di Singapore Airlines, ma è comunque bello.
C’è però una cosa che non c’è a bordo di nessun aereo commerciale al mondo, c’è un vespasiano speciale, come allo stadio o alla fiera della salsiccia.
Avendo la poltrona vicina libera l’assistente di volo mi ha preparato il letto nella poltrona libera vicina alla mia. Non è la prima volta che mi capita, diciamo che in First class è una coccola che viene fatta ogni volta che è possibile.
In modalità letto si vede tutta la differenza con le cabine di F più moderne, è un dato oggettivo ed innegabile.
Il servizio
Il personale è stato molto più che fantastico, diciamo che hanno fatto dimenticare (quasi) tutti i difetti di questa prima classe con un servizio a 5 stelle.
Piccole attenzioni come fiori freschi in ogni angolo, snack, champagne e una presenza (discreta) ma costante.
Purtroppo come accade in business, anche in First Class gli amenity kit non sono paragonabili alla concorrenza.
Pigiama, dolcetti e attenzioni continue, ti fanno sentire davvero un viaggiatore speciale.
Ho approfittato anche della possibilità di fare shopping a bordo e mi sono portato a casa un pezzo di aereo e non solo.
IFE
Aereo vecchio vuol dire sistema di intrattenimento non moderno. Certo ci sono le webcam, che sono poi il mio contenuto preferito.
Le prese di corrente sono posizionate in una zona poco comoda, le cuffie sono di media qualità, il controller non ha il secondo schermo.
Il wifi è gratuito ed illimitato, ma la velocità non è delle migliori.
L’interfaccia è la stessa di tutto l’aereo, ma qui lo schermo è troppo lontano per leggere i titoli o riconoscere le locandine dei film.
Food & Beverage
Non mi aspettavo un super catering, volo notturno in partenza da Delhi, ma almeno puntavo sulla cantina. Invece le etichette offerte sono state davvero sotto la media e notevolmente meno pregiate di quello che offre Swiss. Certo c’era il caviale (e ho fatto il tris) ma la proposta era davvero poco invitante.
Mise en place importante, ma ato che poi bisogna mangiare (e io sono stato l’unico passeggero a cenare) non sono rimasto assolutamente soddisfatto.
Certo poi ho fatto la colazione dei campioni, ma non di solo caviale si può campare.
La colazione servita al carrello, è stata la chicca finale.
In conclusione
La prossima volta che volerò in F con Lufthansa lo farò partendo da Francoforte (o da Monaco) per vivere al 100% l’esperienza completa e ottenere il massimo dal mio biglietto. Sono rimasto davvero soddisfatto dal servizio, la cabina era come la aspettavo, mentre la proposta gastronomica mi ha un pochino deluso. Adesso però non vedo l’ora di viaggiare con Allegris.
Pro
- Il personale
- L'A380
Contro
- Offerta enogastronomica