Virgin Atlantic reinventa il Flying Club: bastano 6000 miglia e 60€ di tasse per un JFK/LHR
Nei giorni scorsi Virgin Atlantic ha messo in atto le modifiche annunciate a settembre e che molti temevano potesse essere […]

Nei giorni scorsi Virgin Atlantic ha messo in atto le modifiche annunciate a settembre e che molti temevano potesse essere l’ennesima svalutazione, e invece il Flying Club è si passato ad un pricing dinamico dei biglietti premio, ma non c’è stata la mazzata tanto temuta.
In questo articolo:
Virgin Atlantic fino a prima di questa modifica garantiva un numero minimo di posti premio su ogni volo, adesso invece questa certezza non c’è più perchè cambia proprio la logica dei posti premio.
Come è cambiato il Flying Club di Virgin Atlantic
Se dovessi spiegare il cambiamento fatto da VS lo riassumerei cos’: “Dal modello tabella fissa e disponibilità fissa, allo stesso sistema usato da Flying Blue con prezzi che variano in base al tasso di riempimento”
In pratica ogni posto su ogni volo Virgin Atlantic è ora prenotabile con punti Virgin, in pratica si può spendere anche meno di prima o prenotare (con i punti) anche l’ultimo posto a bordo e sborsare centinaia di migliaia di Virgin Points. Mentre alcuni posti premio sono ora molto più economici, altri sono significativamente più costosi
Posti saver e meno tasse in bassa stagione
ti hanno cancellato il volo, hai perso la coincidenza, sei atterrato in ritardo?
Potresti ottenere fino a 600€ di risarcimento a persona
Che le tasse e i supplementi per volare con Virgin (come con BA) fossero folli lo ho sempre scritto, l’ultimo biglietto che ho riscattato in upper class mi era costato oltre 620 sterline oltre i punti, un vero salasso. Adesso la musica cambia.
In bassa stagione è possibile volare da Londra a New York con soli 29mila punti Flying Club (praticamente il prezzo che si comprava con i saldi), ma spendendo circa 150 sterline in meno.
Per non paralre di chi si accontenta a viaggiare in economy. I prezzi per un Londra/New York partono da 6000 miglia più tasse. Senza alcun dubbio è il prezzo più basso (in punti) richiesto da qualsiasi altro programma fedeltà al mondo. Le tasse e i supplementi sono meno della metà rispetto alla business, ma comunque alti se paragonati a quelli di Air France e KLM che sulla stessa tratta chiedono circa la metà di cash.
Il fattore tasse però non dipende solo dalla compagnia, la quota maggiore delle tasse in UK è imposta dal governo e dall’aeroporto, come si vede infatti per chi viaggia in direzione opposta il costo in miglia è identico, ma le tasse ridotte ad 1/4.
Ovviamente non è tutto oro quello che luccica
Il rovescio della medaglia è che, sparendo i posti garantiti, se si vorrà viaggiare in alta stagione non ci sarà la certezza di trovare i posti ai prezzi precedenti, ma per noi italiani non dovrebbe essere un grave danno a meno di voler volare a Natale o Pasqua dato che le vacanze scolastiche e le feste nazionali non coincidono con quelle inglesi.
Il pricing dinamico vuole dire che lo stesso volo può costare anche il doppio o il triplo rispetto allo stesso volo il giorno successivo.
Grazie al calendario è sempre possibile andare anche alla ricerca del prezzo inferiore nell’arco di 30 giorni. Così facendo si percepisce anche la differenza con la precedente situazione dove invece non si sarebbe trovata disponibilità, oggi si trova, ma ad un prezzo anche 6 volte superiore al minimo.
In conclusione
Per molti questa novità è una svalutazione, per me invece è un miglioramento notevole. Meno tasse e biglietti meno cari, il sistema è lo stesso di Air France KLM e secondo me è il migliore sul mercato, certo c’è anche chi brucia 1M di punti per un Parigi/New York, ma vuol dire che ha tanti punti e che non ha idea di come spenderli, per me invece la vera figata è volare dagli USA all’Europa con 6K miglia e 70$ di supplementi.
Peccato solo che in Italia accumulare punti del programma di Virgin Atlantic sia complicato anche se è sempre possibile mettere questa tessera quando si vola con ITA e accumulare punti Flying Club.