Secondo me l’iniziativa “Chi vuole essere Milionario” è sfuggita di mano a SAS
Il programma Eurobonus regala 1 milione di miglia a chi completa 15 voli entro fine anno con altrettanti vettori Skyteam
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Se frequenti questo sito, oppure segui i nostri canali social, avrai notato che sono in giro per l’Asia alla caccia del Milione di miglia Eurobonus promesse da SAS.
In questo articolo:
In questi 5 giorni di sali/scendi dagli aerei ho incontrato molti “colleghi” alla caccia dello stesso tesoro e ho la sensazione che il saldo ipotizzato da SAS sarà decisamente diverso quando si tireranno le somme il 31 dicembre.
Perchè SAS ha lanciato questa iniziativa
Il primo di settembre la compagnia scandinava ha traslocato da Star Alliance a Skyteam, un piccolo terremoto dato che era stata una delle fondatrici della più grande alleanza aeronautica. Il motivo è che nel capitale sociale sono entrate Air France KLM e un fondo americano, portando quindi il vettore al naturale passaggio verso Skyteam.
Tra le tante iniziative di marketing a metà ottobre il vettore ha pubblicato anche la campagna “Chi vuole essere milionario” ovvero una sfida a tutti i frequent flyer del mondo. Il primo premio sono appunto 1milione di miglia SAS. Non è una gara, il premio non è solo per il primo che riesce a tagliare il traguardo di volare con almeno 15 vettori Skyteam, ma a tutti quelli che riusciranno nell’impresa.
Dopo un paio di giorni di studio ho capito cheera una sfida fattibile, senza troppi patemi, ho deciso di partecipare anche io alla caccia e scrivo questo articolo da Bangkok in attesa di imbarcarmi sul mio 13° volo qualificante per questa challenge.
Il mondo ne parla (in Italia solo io)
Per capire la differenza della penetrazione nel mondo della questione punti e frequent flyer rispetto all’Italia, basta guardare l’eco di questa iniziativa. Richard Quest ne ha parlato nel suo show sulla CNN, il Times e moltissimi altri giornali hanno dedicato fiumi di parole all’iniziativa.
Migliaia di blogger nel mondo hanno scritto della challenge, centinaia hanno deciso di partecipare e raccontare itinerari, strategie e problemi. Su un forum norvegese ci sono oltre 600 post nei quali vengono spiegati itinerari, come evitare problemi durante il percorso e trucchi per massimizzare questa challenge.
Inutile dire che in Italia non ho trovato nessun altro articolo parlare di questa opportunità, forse anche perchè ITA Airways assieme ad Aerolineas Argentinas è una delle due compagnie Skyteam che non sono state incluse nella challenge.
Facile, ma non facilissima
Faccio una doverosa premessa, fattibile non vol dire facile. Gli inconvenienti sono dietro l’angolo, nei giorni scorsi una tempesta di neve ha paralizzato l’aeroporto di Seoul per un giorno intero, stessa sorte a Parigi ed Amsterdam. Tre hub di Korean, Air France e KLM, tre vettori cardine per questa sfida. Essere “riprotetto” su un vettore diverso, un aeroporto differente rischia di vanificare la caccia, lo stesso se il volo ritarda e si perde quello successivo, perchè stiamo parlando di PNR separati, prenotazioni slegate e se si hanno connessioni strette, come molti stanno facendo, l’inconveniente fa saltare il banco.
L’errore più grande per alcuni è stato anche prenotare biglietti in classi non qualificanti ai fini della sfida, in alcuni casi l’errore è stato risolto in altri no e le compagnie disponibili sono solo 16 in tutto il mondo, perdere un volo significa avere solo un unico piano B.
Ecco quindi che molti rischiano di arrivare a 14 voli e rimanere con solo il premi di consolazione di 100k miglia Eurobonus.
Perchè, secondo me, in SAS hanno sbagliato i conti
Ieri ho preso il volo “chiave” di questa sfida, ovvero il collegamento di 5a libertà di Kenya Airways da Guangzhou a Bangkok, un volo che la compagnia africana opera 3 volte a settimana. Prendere questo volo evita di andare fino a Nairobi, e così 99 concorrenti su 100, probabilmente si ritrovano a volare in una delle due direzioni.
Ho letto di post sui vari blog di voli con oltre 40 “cacciatori di miglia”, soprattutto nella direzione opposta, ovvero dalla Thailandia verso la Cina. Non stento a crederlo se penso che ieri, sulla rotta opposta, eravamo sicuramente in 13 a bordo del volo per questo motivo.
Parlando con alcuni di questi colleghi abbiamo provato ad ipotizzare numeri reali, non quelli di SAS che parla di poche centinaia. Ed è evidente di come potrebbero essere diverse migliaia gli utenti che arriveranno al primo premio, ovvero quello del milione.
Dagli Stati Uniti all’Asia, passando per l’Europa sono sicuro che a tagliare il traguardo finale alla fine saremo (non mi gufo, ma spero di esserci anche io) non meno di 3/4mila, contro le poche centinaia ipotizzata da SAS. Il punto è che il programma fedeltà si potrebbe ritrovare a spendere oltre 4miliardi di punti ad inizio 2025 e quei punti saranno poi trasformati in voli, nella maniera più lucrosa possibile da chi li riceverà.
Chi si è messo in viaggio per questa challenge è l’utilizzatore razionale, come ad esempio i due norvegesi conosciuti in Cina che, partendo da Cancun hanno raggiunto Hong Kong, spendendo solo 54k mila miglia eurobonus in 2, ma volando con 5 vettori validi per la challenge.
In conclusione
Adesso non resta che aspettare e vedere se SAS darà i numeri finali dell’iniziativa, perchè ad oggi SAS ha idea solo di chi si è registrato, ma non vede a che punto è un utente sino a quando non riceve l’accredito dei voli e come spesso accade questo è in ritardo di giorni e nel caso dei biglietti premio l’accredito viene fatto manualmente dopo che l’utente ha inviato i biglietti volati, quindi al momento SAS ha solo una minima idea di quanti punti dovrà sborsare. Staremo a vedere.