Gli aeroporti in cui si è partiti più in orario nel 2024: nella top 20 ci sono solo due scali europei e nessun italiano
La puntualità di una compagnia aerea dipende da una molteplicità di fattori. Ma, fra questi, un ruolo determinante lo giocano […]
La puntualità di una compagnia aerea dipende da una molteplicità di fattori. Ma, fra questi, un ruolo determinante lo giocano gli aeroporti su cui la compagnia vola, in primis l’hub o gli hub da cui opera. E, infatti, nella classifica diffusa dall’agenzia di dati e analisi sul trasporto aereo Cirium e relativa agli aeroporti in cui si parte più frequentemente on-time, ce ne sono molti che hanno uno stretto legame con le compagnie più puntuali del 2024.
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In quelle classifiche è stata Aeromexico a imporsi su tutte, tra le ‘Global airlines’ ed ecco che, tra i ‘Global airports’ più puntuali (cioè quelli con un traffico tra i 25 e i 40 milioni di passeggeri annui e che sono collegati ad almeno tre continenti del mondo, incluso quello in cui si trovano), il suo hub di Città del Messico compare al terzo posto.
Un’altra compagnia risultata nella top 10 è stata Delta Airlines. E ben sei dei suoi hub (Salt Lake City, Minneapolis, Detroit, Los Angeles, Seattle e Atlanta) sono nella top 20 dei ‘Global airports’ da cui nel 2024 si è partiti più frequentemente on-time (ossia entro i quindici minuti successivi all’orario schedulato del volo).
Comunque, a guidare la top 20 è l’aeroporto di Riyadh, da dove l’86,65% dei voli è decollato in orario durante l’anno appena finito (e non è un caso che Saudia sia salita sul podio delle compagnie più puntuali del 2024). Lo scalo della capitale saudita è seguito da quello di Lima in Perù, da cui sono decollati in orario l’84.57% dei voli, e da quello di Città del Messico (84,04%).
Nella top 20 compaiono poi ben nove aeroporti statunitensi (oltre ai sei hub di delta anche Washington Dulles, Philadelphia e Phoenix), due scali mediorientali (Doha e Abu Dhabi) due europei (Oslo e Copenaghen) due latinoamericani (Santiago del Cile e Bogotà) e uno solo del Far East asiatico (Osaka Kansai).
La top 20 dei ‘Large airports’ ricalca per gran parte quella dei ‘Global airports’, giacché le categorie si sovrappongono, per gran parte. Ma vi sono alcune new entry come Honolulu al secondo posto (con l’84,85% dei voli partiti in orario), New York La Guardia al settimo (82,39%), Washington National al 14esimo posto (81,11%) e Fukuoka al 19esimo posto (80,84%).
La top 20 dei ‘Medium airports’ è guidata dallo scalo di Panama City (90,34%), ‘casa’ di Copa Airlines e uno dei principali hub per i voli tra il nord e il centro/sud America, seguito sul podio da Brasilia (88,19%) e da Osaka Itami (lo scalo ‘domestic’ della città giapponese (88,18%).
Segue una carrellata di scali del nord America, dell’America latina e del Medio oriente. Spicca la ‘latitanza’ di aeroporti europei e del Far East asiatico.
Tra gli ‘Small airports’ guidano ben due scali ecuadoriani: quello di Guayaquil (che ha fatto registrare il 91,38% di partenze in orario) davanti a quello della capitale Quito (90,05%). Sul gradino più basso del podio si è accomodato l’aeroporto di Cape Town (89,39%).
Nella top 20 di categoria dominano gli scali del nord America seguiti da quelli dell’America latina, mentre l‘Europa è rappresentata solo da Trondheim (in Norvegia) e l’Estremo Oriente da Nagoya. Anche tra gli aeroporti, come tra le compagnie, l’Italia non figura da nessuna parte nelle top 20 di Cirium.