Dormire (quasi) dentro l’aeroporto di Haneda: recensione Villa Fontaine Hotel (con una Onsen PAZZESCA)
Gli hotel vicino all’aeroporto hanno uno scopo ben preciso, permettere al passeggero che arriva tardi o decolla presto, di riposare […]

Gli hotel vicino all’aeroporto hanno uno scopo ben preciso, permettere al passeggero che arriva tardi o decolla presto, di riposare il più possibile. Visto che sono spesso economici sono anche una soluzione perfetta per non sprecare soldi nella prima notte quando si arriva tardi in una destinazione, o l’ultima se si parte ad un orario tipo low-cost.
In questo articolo:
Nel mio caso sono atterrato ad Haneda alle 00:30 e ripartivo 12 ore dopo da Narita, ho quindi optato per questo nuovo hotel collegato direttamente con il T3, quello dei voli internazionali, poi la mattina presto ho preso il bus e mi sono spostato nell’altro scalo dalla capitale del Giappone, era quindi la soluzione ideale per ridurre al massimo spostamenti, costi e aumentare il tempo per dormire.
Location
Non c’è bisogno di uscire dall’aeroporto, e questo è un vantaggio enorme. Significa non dover trascinare le valige, non dover cercare dove prendere lo shuttle (e aspettarlo), è davvero facilissimo da raggiungere.
Usciti dall’area sterile bisogna proseguire diritto. Passare oltre il banco delle informazioni, lasciarsi alle spalle gli ingressi di metro e monorotaia e proseguire verso Haneda Garden.
Impossibile non notare il megaschermo che occupa una parete intera.
Qui si segue il camminamento obbligato, un ponte pedonale coperto, che porta verso la zona commerciale dell’aeroporto.
Alla fine del lungo corridoio da un lato ci sono i negozi e dall’altro le scale mobili che portano in hotel.
Check-in
Zero tempi morti, zero interazione umana (o quasi). Si fa tutto in autonomia, si scansiona il passaporto, si controllano i dati della prenotazione (nel caso si paga).
Vengono stampati una seri infinita di biglietti: la ricevuta, l’indicazione della stanza, eventualmente il voucher per la colazione e quello della SPA.
Qui poi viene erogata la chiave, insomma, il futuro è qui.
La stanza
Avevo optato per una camera premium, con vista sulla pista. Ed è quello che ho ottenuto.
Stanza essenziale, ma funzionale e con quel tocco che solo il Giappone sa dare. Letto, mega schermo, frigobar, bollitore. C’è molto di più di quello che serve, perchè questi hotel non sono fatti per lunghi sogiorni, ma per qualche ora di sonno.
Il bagno ha l’immancabile tavoletta smart e quello che serve per uscire freschi dalla camera.
Prese di corrente multiple, cavetti per ricaricare tutti i device e i pulsanti per spegnere tutte le luci senza impazzire.
Sul letto anche l’accappatoio da usare nella SPA dell’hotel.
A disposizione degli ospiti ci sono zona lavanderia, distributori automatici e uno sports bar aperto fino a notte fonda.
La SPA più SPEttacolare che esista
Al 12° piano c’è la SPA dell’hotel, accessibile a tutti, anche ai non ospiti. Anche qui è tutto tecnologico, nel segno della tradizione.
Gli orari sono quasi h24, il ristorante funge anche da unico luogo notturno dove mangiare qualcosa ad orari indecenti, ma si sa qui sono tutti su un fuso orario differente.
E’ un onsen nel vero senso della parola, maschi da una parte donne dall’altra. Non ho potuto fare foto per il semplice motivo che è un posto tradizionale, passata la tenda si è tutti in costume adamitico.
Ma la piscina sul tetto è con vista pista, una roba davvero unica.
La colazione
Al piano terra, che sarebbe 4 livelli sotto la reception, c’è il ristorante dove viene servita la colazione, anche questo è aperto a tutti.
Offerta nella media, ma siamo in un hotel senza troppe pretese, quindi più che valida e con tanti sapori local.
In conclusione
Diciamo che se la gioca con il TWA hotel del JFK, vista, servizi e la SPA davvero una cosa unica nel suo genere, ed essendo aperta a tutti, come la piscina del TWA, è da provare una volta nella vita.

Pro
- Location
- La SPA
Contro
- Confusionario