La finta marcia indietro di British Airways: ecco le modifiche alle modifiche all’Executive Club
In Italia chi parla di punti e loyalty siamo 4 gatti, nel resto del mondo è una questione che sposta […]

In Italia chi parla di punti e loyalty siamo 4 gatti, nel resto del mondo è una questione che sposta gli indici di borsa, che riempe le pagine dei quotidiani e i talk shw. Non è solo l’America la terra dei punti, ma anche UK, Germania, Francia, per non parlare di Cina, Australia e molti altri mercati.
In questo articolo:
Un esempio è quello che sta succedendo in UK per la rivoluzione che ha portato British Airways a stravolgere il suo programma fedeltà talmente tanto che gli ha cambiato anche nome. Da quel giorno le polemiche sono ovunque, se ne parla in aereo, in aeroporto al pub e allo stadio. Servizi della BBC e degli altri network televisivi, pagine sui siti di settore e articoli sul Times a non finire. Insomma è un affare di stato.
La finta marcia indietro
Citando un film BA ha messo in atto la “mossa Kansas City” per distrarre i suoi FF e cercare di modificare il tono di voce sui social e nella vita reale ha apportato delle modifiche al suo nuovo programma fedeltà, ma sono solo dei timidi tentativi per poter dire “abbiamo ascoltato ancora una volta i nostri clienti, ecco le novità”.
Dal 1° aprile 2025, sarà nuovamente possibile ottenere lo status Bronze e Silver (ma non Gold) in base al numero di settori, come avviene attualmente:
- Bronze richiederà 25 tratte
- Silver richiederà 50 tratte
A differenza del sistema attuale, tutti questi voli dovranno essere operati con codice BA. I voli Iberia non saranno più validi ai fini del conteggio. Certo per i pendolari della Milano/Londra questa potrebbe essere una panacea, dato che con lo status Silver si ha accesso alle lounge di BA in tutto il mondo, però dubito che questa mossa contribuisca a rendere più vivibili quelle lounge che BA vuole “svuotare”.
“Passare a un modello basato sulla spesa riflette la maggior parte dei programmi fedeltà nel Regno Unito, quindi è stato un passo logico nell’evoluzione di The Executive Club. I nostri membri hanno un profondo legame emotivo con il nostro programma fedeltà e il loro status significa molto per loro – siamo fiduciosi che le modifiche apportate ricompensino equamente i membri per i loro viaggi con noi.”
Questa dichiarazione conferma proprio quello che dico sopra, una mossa fatta per far finta di aver ascoltato, sempre e comunque, i propri clienti. Il punto però che in BA stanno completamente perdendo è che i “clienti fedeli” cioè quelli che si pagano il volo andranno altrove, mentre resteranno solo i clienti aziendali, che non si pagano il volo e che per loro volare con BA nell’orrenda business class sull’A380 è una sorta di penitenza imposta dall’azienda.
Perchè abbandonerò l’Executive Club di BA
Ovviamente voglio cercare di mantenere il livello Emerald oneWorld, che corrisponde al Gold nell’Executive Club, visti i nuovi requisiti non riuscirò mai a raggiungerlo e allora ho deciso che mi sposterò su un programma diverso tra il Privilege Club di Qatar e Asia Miles di Cathay.
Ma ci sono molti altri programmi che potrebbero aiutare chi vuole mantenere il livello a farlo con minor sforzo e maggiore risultato. Ad esempio Royal Jordanian, con cui ho viaggiato diverse volte, e che recentemente ha lanciato anche una bella proposta di Status Match, permette di diventare Gold con 46 tratte volate. Attenzione non intendo 46 voli con RJ, ma con qualsiasi vettore oneworld, senza dover nemmeno mai mettere piede su un volo della compagnia di Amman. In pratica con meno voli rispetto a BA si ottiene il top tier.
In conclusione
Lo status, lo dico sempre, deve essere inseguito da chi poi lo sfrutta. Io rientro in questa categoria, quindi ci tengo ad averlo, però non sono disposto a “sposarmi” con una compagnia, quando il bello è proprio quello di poter sfruttare le alleanze, certo ci sono vettori che spingono verso un rapporto più stretto, ma la mossa di BA è davvero la peggiore possibile. Dopo la Brexit farò il mio ECxit.