Cathay Pacific torna a volare su Fiumicino: “Dall’Asia forte interesse a viaggiare verso Roma”
Emozione alle stelle e zero voglia di aspettare il giorno X. In casa TFC è partito il conto alla rovescia […]

Emozione alle stelle e zero voglia di aspettare il giorno X. In casa TFC è partito il conto alla rovescia per il ripristino dei voli di Cathay Pacific su Roma, dopo quattro anni di stop. Come annunciato dalla compagnia stessa, il servizio sarà di nuovo operativo sull’aeroporto di Fiumicino a partire dal 5 giugno, con una rotazione trisettimanale il lunedì, il giovedì e il sabato.
In questo articolo:
TFC, come molti altri frequent flyer, non sta nella pelle ed è andato a intervistare Paul Johannes, Vice President Customer Travel and Lifestyle Europe di Cathay Pacific, per farsi raccontare qualche cosa di più.
«Siamo molto felici e entusiasti di tornare a volare su Roma, per noi è una città importante. E lo faremo con i nostri Airbus A350-900 a tre classi: 38 posti in Business Class, 28 posti in Premium Economy e 214 posti in Economy, certi di offrire un bel servizio ai nostri clienti».
Cathay Pacific – compagnia di bandiera cinese con hub principale all’Aeroporto Internazionale di Hong Kong (HKIA) – è un’istituzione nel mondo dell’aviazione. La sua storia inizia nel 1946 e nel giro di pochi anni inizia a crescere raggiungendo sempre più destinazioni internazionali. Poi sbarca in Europa e nel 1986 in Italia, su Roma.
– Quasi 40 anni fa Cathay Pacific approdava a Roma, entrando poco a poco nel cuore di molti viaggiatori. Quello di oggi è un ritorno sicuramente molto atteso.
«Sì, anche per noi è un grande momento. Quando dopo la pandemia abbiamo ricominciato a viaggiare, Roma è stata una delle prime città da cui, per noi, è stato più logico ricominciare».
– È da un paio di mesi che è stato annunciato il vostro ritorno su Roma. Avete già qualche numero?
«Sì, dai dati emerge un grande desiderio di viaggiare sia da che per l’Italia. Ma soprattutto c’è grande interesse di raggiungere Roma da parte di molti viaggiatori provenienti dall’Asia del nord o del sud-est, in particolare dalla Cina o da Hong Kong».
– Pensa che il Giubileo contribuisca in qualche modo ad accrescere questo interesse?
«Sì, penso che sia sicuramente un forte punto di attrazione, sia per motivi religiosi che turistici. Ma in generale, l’interesse a volare dall’Asia verso l’Italia e Roma è forte, indipendentemente da tutto».
– Dimentichiamo il periodo di Covid e pensiamo a oggi. Come vi appare la situazione?
«Molto positivamente. Oltre Roma, Milano contribuisce ad incrementare le nostre attività, con servizi disponibili ogni giorno. Da questo punto di vista siamo molto forti e in grado di connettere sempre più l’Italia con l’Asia, e viceversa».
Cathay Pacific arriva a Milano Malpensa nel 2010 e, dopo due anni e mezzo di stop a causa del lungo lockdown cinese, è tornata a volarci nell’ottobre 2022, aumentando progressivamente le frequenze fino ad aprire il quarto collegamento settimanale nell’aprile 2023.
– La maggior parte degli italiani vola da Milano. È così anche per molti dei vostri clienti?
«Sì, perché sia Milano sia Roma sono degli ottimi scali per chi poi vuole volare nel resto d’Europa. Per esempio molti programmi estivi di clienti asiatici prevedono di andare anche in Francia o in Germania».
– E gli italiani, invece, dove preferiscono andare?
«Gli italiani che viaggiano per affari vanno spesso a Hong Kong e in Cina perché ci sono molte piccole e medie imprese. Lavoriamo molto bene con l’Italia da questo punto di vista, grazie anche alla collaborazione con Confindustria. Tra la Greater Bay Area, che include anche Hong Kong e Macao, e l’Italia c’è una bella connessione. I nostri clienti possono volare dall’Italia a Shenzhen attraverso l’aeroporto di Hong Kong. Fanno il check-in a Milano e poi riprendono il loro bagaglio direttamente a Shenzhen, dove passeranno i controlli immigrazione e vi arriveranno grazie a un battello ad alta velocità. Sul posto c’è ovviamente anche la nostra lounge di classe».
L’ultima lounge di Cathay Pacific si trova infatti al porto Shekou Cruise Home Port di Shenzhen, dove i traghetti ad alta velocità in codeshare trasportano i passeggeri direttamente allo SkyPier dell’Aeroporto Internazionale di Hong Kong in soli 30 minuti, consentendo ai passeggeri di effettuare il check-in dei bagagli sui voli per le destinazioni in tutto il mondo. Con 11 corse giornaliere di andata e ritorno, è uno dei porti più trafficati che collegano la Greater Bay Area e l’HKIA.
«Si tratta di una connessione molto importante per tutti i passeggeri, soprattutto italiani che devono andare a Denpasar, a Bangkok, in Australia o in Nuova Zelanda. Si tratta di un collegamento perfetto con Roma e Milano».
– Dopo due anni dalla pandemia, come vi sembra il comportamento dei viaggiatori italiani?
«Vediamo che il traffico aereo è tornato a buon ritmo. Non solo in Italia, ma in generale in tutto il mondo. Soprattutto nell’ultimo anno. Alcuni volano un po’ meno frequentemente ma più a lungo e meglio. Quindi potrebbero ottenere più punti, rispetto a chi fa più viaggi. Ma in particolare abbiamo notato che dalla pandemia in poi molti puntano a un viaggio di piacere. Amano abbinare un viaggio di lavoro a uno personale, aggiungendo semplicemente qualche giorno in più da dedicare al tempo libero. Chi va a Singapore per lavoro, prima di tornare a casa, allungherà il suo viaggio fino a Bali. Per poi a tornare da Bali con scalo a Hong Kong senza tornare a Singapore. Quindi molte persone ad oggi puntano molto sulla qualità e il piacere del viaggio».
– Ci sono molte offerte con AsiaMiles. In che modo AsiaMiles accoglie e gestisce i clienti fuori Hong Kong, per esempio a Londra?
“Stiamo creando un prodotto di viaggio “per la vita”, puntiamo sempre a migliorarci, per dare ai nostri clienti un’alternativa di qualità rispetto a quanto già presente sul mercato. Per esempio abbiamo stretto una partnership con Lloyd Webber Theatres, in virtù della quale i soci Cathay possono accedere in esclusiva alla Cathay Suite del London Palladium in modo da allontanarsi dalla confusione prima dello spettacolo e godersi l’attesa in relax. cerchiamo di pensare a tutto e di stare attenti ai dettagli».
Proprio il mercato inglese è di grande importanza per Cathay Pacific, Londra infatti è la prima rotta a lungo raggio su cui ha debuttato l’Aria Suite, ora disponibile sui voli giornalieri da Londra a Hong Kong.
L’Aria Suite offre un’esperienza di volo in cabina all’insegna del comfort e stile: cabina più spaziosa, design intuitivi dei sedili e finiture raffinate che riflettono l’attenzione di Cathay Pacific alla qualità.