In una città infinita hai bisogno di un porto sicuro: recensione Conrad Manila
Si lo so, non sono un viaggiatore tipico. Spesso finisco in posti in giro per il mondo senza nemmeno sapere […]

Si lo so, non sono un viaggiatore tipico. Spesso finisco in posti in giro per il mondo senza nemmeno sapere come ci sono arrivato, senza sapere nulla del luogo dove mi trovo. La mia prima volta a Manila è stata così, non avevo mai messo nel mio radar la capitale delle Filippine.
In questo articolo:
Poi un giorno è arrivato TFC e un mio ex compagni di classe si è trasferito qui e così avevo fatto un salto a farmi una birra con lui. Quelle 36 ore mi avevano fatto scoprire come Manila fosse una megalopoli completamente diversa da tutte le città asiatiche. Si chiama Manila, ma sono tante città, una attaccata all’altra e gli spostamenti qui prendono ore. Sempre.
Come al solito, quando torno in una città già visitata, cerco un quartiere diverso, ma qui non è una questione di quartieri sono proprio città diverse e questa volta ho scelto Pasay.
Location
Questo Conrad è al centro del mall of Asia, che già dal nome dovrebbe far capire cosa sia. Oltre a questo c’è di tutto dal megacentro congressi, all’imax, alla ruota panoramica con vista sulla baia.
Ecco il Conrad è proprio davanti a quello che noi chiameremmo il lungomare e se ci arrivi di sabato sera, alla fine del periodo delle feste di Natale ti sembrerà di essere finito in un universo parallelo.
Prenotazione
Conrad è l’insegna a 5 stelle della famiglia Hilton ed è una delle più care e qui era particolarmente cara. Il costo è stato di 200€ a notte, quasi due mesi di lavoro di un filipino medio.
Avrei anche potuto usare 50k punti Hilton Honors, ma sarebbe stata una pessima conversione soprattutto perché in questo momento c’era la promo doppi punti, quindi alla fine con tutte le spese che ho generato, la tariffa X2 mi sono messo in tasca una montagna di punti, abbastanza per fare due notti gratis in moltissimi hotel Hilton.
Check-in
Sono arrivato che stavano sparando gli ultimi fuochi d’artificio e il lungomare era un fiume di gente e di conseguenza il traffico era infernale e per fare i circa 3 km dall’aeroporto all’hotel ho messo circa 60 minuti.
La lobby si trova al 3° piano. Ho fatto check-in molto velocemente e l’addetta, sebbene l’hotel fosse quasi sold out, mi ha confermato un upgrade da camera base ad Executive con la vista migliore. Il primo upgrade era scontato, dato lo status, la vista invece no.
La camera del Conrad Manila
La mia stanza era al 6° piano, di 7, con affaccio sulla baia e con una vista sul carnaio della passeggiata sottostante, con tanto di giostre e urla di giovano spaventati dal vascello del pirata. A questi livelli ti aspetti la perfezione, e qui non la ho trovata, ma forse sono stato solo sfortunato.
Letto king, materasso sempre impeccabile. Scrivania per lavorare, divano sotto la enorme finestra (ma con i vetri tutto meno che puliti all’esterno, ma essendo sul mare è normale che sia così). Mobile bar, molto poco fornito. Poca attenzione ai dettagli come le capsule Nespresso che erano tutte della stessa tipologia o la bassa qualità dei prodotti nel frigobar.
Bagno essenziale, senza alcun colpo di stile, nemmeno la tavoletta intelligente che piace tanto ai giapponesi e non solo.
Non c’era nemmeno una mega tv, anzi per la tipologia di camera era davvero “piccola”. La cosa che ho apprezzato i pulsanti per gestire le tende vicini al letto, il pulsante “master” che spegneva tutte le luci e le prese multiple in modo che ogni ospite possa ricaricare i propri oggetti personali anche senza adattatore.
Ad attendermi in camera anche un dolce pensiero, ma soprattutto il pupazzo marchio di fabbrica dei Conrad, una tradizione che finalmente dopo il covid sta tornando. Qui a Manila il simbolo è un bufalo, animale molto presente nella cultura locale.
Tutto quello che non ha funzionato in camera
La tv in questi hotel quando arrivi è sempre accesa, peccato che il primo problema è stato spegnerla. Sono dovuti venire a cambiare il telecomando.
La temperatura in camera era illegale. Io amo l’aria condizionata, ma c’è un limite a tutto. Sono entrato e il clima segnava 16°, perfino l’addetta che mi ha scortato in camera si è lasciata scappare un “freddino”. Non sono stato in grado di alzare la temperatura oltre i 19°, una roba che mi serviva la borsa dell’acqua calda per scaldare il letto. Non ho potuto fare altro che spegnere del tutto e sperare in una pessima classe energetica.
La cosa peggiore è stata la mancanza di acqua calda nella doccia, è stato necessario l’intervento dei manutentori la mattina per risolvere il problema.
Fuori dall’hotel Conrad
C’è di tutto, del centro commerciale ho detto, delle decine di locali dove mangiare, compreso l’Hard Rock lo aggiungo ora. La cosa più interessante però è stato camminare lungo la promenade, o quella che pensavo fosse una passeggiata mare. Un fiume di persone, le giostre, la festa, i tanti ristoranti di ogni tipo.
Peccato che poi la mattina ti svegli e la luce del sole faccia scappare la magia.
La “vista più bella dell’hotel” è una vista su una baia, con al centro una isola artificiale dove non so cosa stanno costruendo.
La struttura
L’hotel è stato inaugurato a fine 2016, è parte come detto di questo mega complesso commerciale. Come detto queste sono tante città che convivono sotto il nome di Metro Manila. Le forme ricordano le creazioni della Archistar Zaha Hadid, ma non credo che ci sia la sua mano.
Che manchi la cura la si nota dai piccoli dettagli, come ad esempio la lettera spenta sulle due mega insegne che campeggiano all’apice della struttura.
Il cuore è il piano 3, qui c’è il ristorante principale, quello che ospita la colazione. Qui c’è il bar dell’hotel, le sale congressi e da qui si accede alla piscina esterna.
L’hotel è una wedding destination. La sera del sabato c’erano, sparsi per l’hotel ben 3 matrimoni e il giorno successivo altri 2. Ovviamente chi si sposa qui guadagna decisamente di più di 10$ al giorno.
La lounge
Al settimo piano c’è la Executive Lounge. Qui viene servita la colazione, il classico te pomeridiano e l’happy hour serale.
E’ anche un ambiente perfetto per lavorare, ci sono anche delle sale riunioni a disposizione degli ospiti ed è aperta dalle 6.30 alle 23.
Si accede solo con lo status Diamond oppure se si prenota una camera Executive. Il mio consiglio è di non farlo mai, a meno che la differenza di costo sia solo di pochi euro.
Se invece si ha lo status è un posto da sfruttare al 100%, non per la colazione che è sempre molto ridotta rispetto al ristorante principale, ma per gli altri momenti.
La piscina
L’hotel, dall’alto, sembra un 9. Al centro ospita la piscina che è riparata dall’esterno, ma di contro è a vista di tutti quelli che hanno stanze con affaccio sull’interno.
Dal lato opposto c’è una sorta di giardino che altro non è che il soffitto del centro commerciale sottostante.
Come sempre per le dimensioni dell’hotel, la piscina non sarebbe adeguata ad accogliere tutti gli ospiti, ma credo che sia bassa la percentuale di chi prenota qui per andare in piscina. L’ambiente è carino, ma essendo chiuso su tutti i lati è spesso in ombra, che a seconda del periodo può essere un bene a queste latitudini.
Non sono molte le sdraio, c’è qualche cabana, ma la cosa più interessante è sicuramente il bar (quasi) galleggiante.
La SPA
Al 4° piano dell’hotel c’è la SPA dell’hotel, io non avevo nulla da fare a Manila se non trascorrere 36h quindi mi sono regalato 90 minuti di massaggio.
La cosa che mi ha stupito è che la zona lounge dove si viene fatti accomodare è vista mare, mentre le sale dei trattamenti o non hanno finestra oppure, la mia, si affacciava sui condomini , diciamo poco wow. I prezzi sono contenuti, certo altissimi se paragonati all’esterno, ma ricordo che ogni euro speso in hotel si trasforma in punti.
Il bar del Conrad Hotel di Manila
La cosa carina del sabato sera era vedere questo fiume di persone vestite da matrimonio girare per l’hotel. Qui c’era anche una band che suonava dal vivo in un ambiente davvero molto piacevole, curato e molto elegante.
C’era anche chi fuggiva dalle zone riservate e si rifugiava nella terrazza fronte mare del bar.
La colazione del Conrad Hotel di Manila
Fare colazione alle 930 della domenica mattina con l’hotel praticamente sold out è stata una vera esperienza.
La prima sala, quella con vista, era piena di bambini urlanti così sono scappato più vicino al buffet, ma soprattutto più lontano dal casino. La mattina seguente invece ho fatto colazione alle 6:15 ed ero praticamente da solo.
L’offerta è tanta, moltissimi sapori locali, segno che prevalentemente gli ospiti sono il ceto alto Filipino, ad esempio non c’era la nodle station, cosa che mi ha molto stupito.
Cucina a vista, tantissimi piatti preparati sul momento. Poi arriva il barbone e manda in crisi la egg station perché chiede una omelette con cipolle e formaggio.
Succhi che non sapevano di prodotto fresco, ma piuttosto di prodotto industriale, ma di qualità.
In conclusione
Dopo il Peninsula a Makati, questa volta mi sono spostato su Conrad. La struttura è bella, ma sembra poco curata. La gestione della temperatura poi è davvero folle, dato che non era una questione della mia stanza, ma anche nella SPA l’addetta quando ho chiesto di alzare la temperatura mi ha detto che oltre i 19° non andava.
Lo consiglierei? Sicuramente consiglio Pasay, certo non sei a Makati e questo vuole dire dover passare tanto tempo su grab se ci si vuole spostare, ma almeno se si vuole si può fare una camminata lontano dal cemento, dallo smog e dalla folla (sempre che non sia sabato sera).

Pro
- Location
Contro
- Poca attenzione ai dettagli
- Sala colazione troppo piccola per le dimensioni dell'hotel
- La vista spettacolare !!