Ho preso un Uber e mi è arrivata una macchina (quasi) senza autista
Mi trovo ad Abu Dhabi e come al solito quando sono da queste parti per spostarmi uso due app Careem […]

Mi trovo ad Abu Dhabi e come al solito quando sono da queste parti per spostarmi uso due app Careem ed Uber, faccio una rapida ricerca di quale costa meno per andare verso la mia destinazione e prenoto.
In questo articolo:
Se già questo per noi italiani sembra una scena da fantascienza vista la situazione taxi nelle città e negli aeroporti, figuriamoci immaginare di prendere un taxi a guida autonoma che ti porta dal punto A al B senza discutere, anche se devi fare solo 2km.
Ad Abu Dhabi la più grande flotta di robotaxi fuori da USA e Cina
Uber e WeRide hanno avviato il primo servizio di veicoli autonomi su Uber al di fuori degli Stati Uniti, segnando la più ampia operazione commerciale di robotaxi al di fuori di USA e Cina. Il servizio, supportato dall’Abu Dhabi Integrated Transport Centre, è attivo in zone chiave come Al Saadiyat Island, Yas Island e lungo le tratte per l’aeroporto internazionale di Abu Dhabi.
L’altro operatore è TXAI usa una flotta di macchine con una tecnologia simile, monatata però su macchine tutte diverse. Per prenotarli è necessario usare la app proprietaria, io non ci sono riuscito perchè l’SMS per validare l’account non mi arrivava.
Inizialmente, ogni veicolo ha a bordo un operatore di sicurezza, con il piano di avviare un servizio completamente autonomo entro la fine del 2025.
La mia esperienza a bordo di un robotaxi
Siamo usciti dall’hotel a Yas Island e dovevamo raggiungere il Louvre a circa una 30ina di km di distanza, apro Uber e prenoto come decine di altre volte.
Mi appare la conferma, ma diversamente dal solito arriva un alert. La app mi informa che la corsa sarà effettuata da una vettura driverless, ma che se non sono a mio agio posso optare per una vettura tradizionale.
Non ho idea di quante vetture ci siano in giro per la capitale degli Emirati, ma mentre aspettavo la mia auto è arrivato un altro taxi autonomo a scaricare un passeggero.
Essendo tutto automatico per aprire la portiera bisogna posizionarsi vicino alla macchina e tramite la app, sbloccare le porte.
Ho però notato qualcosa di strano, seduto al posto del guidatore c’era una persona. Chiacchierando ho scoperto che non guida, non tocca il volante, non usa i pedali. In pratica serve come “assistente” umano che spiega ai passeggeri come entrare/uscire e poi è solamente un vigilante con le mani sulle ginocchia lungo tutto il viaggio.
Saliti a bordo la macchina non si muove sino a quando non si sono legate le cinture di tutti i passegeri e si clicca “parti” sullo schermo posizionato sui due sedili anteriori. Il viaggio poi è totalmente automatico, l’autista non fa assolutamente niente, anzi no: ascolta la musica nelle sue cuffie.
La macchina viaggia rispettando i limiti di velocità, sorpassando, fermandosi ai semofori e attraversando gli incroci. Fino a destinazione, qui riprende vita l’addetto alla sicurezza che ci invita ad aspettare di arrivare all’area di parcheggio prima di slacciare le cinture ed aprire la porta.
PS a scanso di equivoci, non c’è alcun risparmio tra i due prodotti.