Superstizione nel mondo dell’aviazione: quando (e perché) le compagnie aeree cambiano i numeri di volo
La superstizione è assai presente nel mondo aeronautico. Ad essere scaramantici non sono solamente i passeggeri – alcuni dei quali, […]

La superstizione è assai presente nel mondo aeronautico. Ad essere scaramantici non sono solamente i passeggeri – alcuni dei quali, come ha raccontato il Barbone in queste pagine, compiono dei veri e propri riti quando viaggiano – ma anche le compagnie aeree stesse. Basti pensare, infatti, che tra queste molte non hanno la fila numero 13 nei propri aerei e non scelgono come numero di volo il 666.
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Quando, poi, capitano degli incidenti, la superstizione aumenta ancora di più e i vettori si comportano di conseguenza. È il caso del volo American Eagle AA5342, operato con un Mitsubishi CRJ700, che lo scorso 29 gennaio è stato coinvolto in una collisione aerea con un elicottero militare. Il bilancio è stato tragico: nessun sopravvissuto.
Per questo, a seguito del disastro, come riporta simpleflying.com, American Airlines (che possiede il vettore regional American Eagle, ndr) dallo scorso 31 gennaio ha modificato il numero di volo: se fino all’incidente il volo che collegava gli aeroporti di Wichita (ICT) e Washington (DCA) era l’AA5342, ora è stato cambiato in AA5677.
Generalmente, quando un aereo viene coinvolto in un incidente mortale, il numero del volo viene definitivamente ritirato. Pensiamo, ad esempio, ai 4 voli dirottati dai terroristi di Al-Qaeda l’11 settembre 2001: i numeri di volo American Airlines AA11, AA77, e United UA175 e UA93 non vengono più utilizzati. Lo stesso è successo con il volo Air France AF447 (precipitato nell’oceano atlantico nel giugno 2009), e con i collegamenti di Malaysia Airlines MH17 e MH370 (il primo, abbattuto da un missile; il secondo, misteriosamente scomparso senza lasciare alcuna traccia).