Volare con Turkmenistan Airlines e fare scalo ad Aşgabat: preparati ad una esperienza surreale (ma se il prezzo è giusto te la consiglio)
Recentemente ho volato da Bangkok a Milano Malpensa a bordo di Turkmenistan Airlines. Compagnia di bandiera dell’omonimo stato che ha […]

Recentemente ho volato da Bangkok a Milano Malpensa a bordo di Turkmenistan Airlines. Compagnia di bandiera dell’omonimo stato che ha iniziato a volare su Milano Malpensa nel corso del 2024.
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La compagnia di bandiera opera dall’immenso aeroporto di Aşgabat, un edificio che detiene un Guinness World Record per la sua forma. È impossibile non notarlo quando si atterra o si decolla da questo scalo. Tuttavia, ammirarlo dall’esterno è più complicato, considerando che il Turkmenistan è uno dei paesi più difficili al mondo da visitare come turista.
L’aeroporto di Aşgabat: un gigante vuoto con un record singolare
Oltre al record per la sua architettura, l’aeroporto di Aşgabat potrebbe meritare un altro primato: è tra quelli con la maggiore superficie per passeggero trasportato.
L’aeroporto di Aşgabat è entrato nel Guinness World Records perché il suo terminal principale è il più grande edificio al mondo a forma di gabbiano in volo.
Questa struttura iconica, realizzata in marmo bianco e con un design avveniristico, è stata inaugurata nel 2016 con l’obiettivo di rendere l’aeroporto un simbolo di prestigio nazionale. Oltre al record architettonico, l’aeroporto è famoso per la sua capacità sproporzionata rispetto al numero reale di passeggeri.
La struttura è progettata per gestire fino a 14 milioni di viaggiatori all’anno, ma il traffico effettivo è di gran lunga inferiore, rendendolo uno degli aeroporti più vuoti al mondo rispetto alle sue dimensioni.
Fare transito in Turkmenistan: serve il visto?
La risposta è “dipende”. Nel 99% dei casi no: se si arriva dall’Italia, Turkmenistan Airlines (T5) vola due volte a settimana su Milano, e per chi prosegue verso una destinazione internazionale non è richiesto alcun visto. Una volta sbarcati, basta seguire le indicazioni per i transiti. Tuttavia, sarà necessario ripassare i controlli di sicurezza, notoriamente molto rigidi. Dopo i controlli, si accede alla zona sterile dell’aeroporto, e ci si può dirigere verso il gate di partenza del volo successivo.
Il visto diventa indispensabile se il transito prevede l’uscita dall’aeroporto. È possibile richiedere un visto di 72 ore, ma la burocrazia è piuttosto complessa, quindi in questi casi è meglio valutare altre compagnie aeree. Ovviamente, il visto è necessario per chi ha come destinazione finale una città turkmena servita dalla compagnia di bandiera.
Aeroporto di Aşgabat: transit hotel e lounge
Seguendo le indicazioni per la food court, la business lounge e il transit hotel, mi sono ritrovato all’estremità opposta rispetto ai controlli di sicurezza. Durante il tragitto ho incontrato solo qualche militare e tanto marmo perfettamente lucidato.
Una volta arrivato, ho scoperto che tutto era chiuso: food court con serrande abbassate, transit hotel non operativo e business lounge sigillata.
Ho fatto quindi marcia indietro e ho scoperto che subito dopo i controlli di sicurezza c’era una scala mobile che portava a una seconda business lounge. Questa volta era aperta e io ero probabilmente il primo passeggero della giornata ad accedervi.
Aeroporto di Aşgabat e il Wi-Fi: un miraggio
Tutto in questo aeroporto sembra finto, come una scenografia di un film dove gli scaffali sembrano pieni, ma in realtà sono solo scatole di cartone vuote.
Dimenticate il Wi-Fi. Gli internet café non esistono e, anche se il segnale della rete è presente, non ci si riesce ad agganciare. Anche nella lounge, dopo aver ricevuto la password, il risultato è stato lo stesso: WhatsApp non funziona, le VPN non aggirano il blocco e si riesce a navigare solo su alcuni siti, ma niente social network.
Ha senso volare con Turkmenistan Airlines?
La risposta è sì, ma solo se il prezzo del biglietto è molto conveniente. Bisogna però considerare la qualità complessiva del viaggio. Aşgabat dista circa sei ore di volo da Milano Malpensa, una tratta simile a quella per Dubai o Doha. Turkmenistan Airlines opera la tratta con un Boeing 737, quindi il viaggio è su un aereo a fusoliera stretta, seguito da uno scalo in un aeroporto quasi deserto, in attesa del volo per una destinazione asiatica (T5 vola in tutta l’Asia). Mentre per il lungo raggio usa 777/300 ex Cathay Pacific, davvero ottimi, ma anche dei 777/200 e degli A330.
Vale la pena risparmiare? Forse sì, se il biglietto in economy o in business costa la metà rispetto a un volo con un vettore più rinomato. Tuttavia, bisogna considerare che la comodità di un A380 o di un 787 non è paragonabile ai sedili di un 737 per un volo così lungo.