Sei appassionato di aerei? Ecco le otto destinazioni-cult tra cui scegliere per le prossime vacanze estive
Se leggete The Flight Club significa che siete appassionati di viaggi, o comunque viaggiatori abituali. Ma se siete anche appassionati […]

Se leggete The Flight Club significa che siete appassionati di viaggi, o comunque viaggiatori abituali. Ma se siete anche appassionati di aerei, come lo è il Barbone Matteo Rainisio, ci sono otto destinazioni che sono imperdibili e che, chissà, potrebbero rientrare nei vostri progetti di vacanze per l’estate.
In questo articolo:
Tre di queste sono al mare. Anzi, letteralmente sulla spiaggia. La più iconica di tutte è Maho Beach, situata sull’isola caraibica di Saint Marteen che è separata dalla pista del Princess Juliana International Airport da un muretto, una stradina, una recinzione metallica e qualche decina di metri di prato.
Gli aerei la sorvolano a poche decine di metri di quota in atterraggio. E quando decollano, sono tanto vicini alla spiaggia da spazzare via la sabbia col getto dei loro reattori. Si tratta per lo più di voli provenienti dagli Stati Uniti e dal Canada, ma non mancano collegamenti di lungo raggio operati da Air France e KLM con A330-200 e A300-300, rispettivamente, che sono le autentiche ‘star’ del posto.
Un’altra mitica spiaggia per vedere gli aerei in atterraggio è la Mai Khao Beach di Phuket, in Tailandia. Qui i velivoli transitano leggermente più alti che su Maho Beach, ma nel corso della giornata i velivoli a fusoliera larga sono molti di più e anche gli atterraggi sono molto più numerosi.
Stando un po’ più vicino all’Italia, in Grecia in particolare, l’isola di Skiathos è una ‘Saint Marteen in miniatura’, nel senso che anche qui gli aerei transitano davvero bassissimi (forse persino di più che sopra Maho Beach), ma sono relativamente poco numerosi e tutti a fusoliera stretta, vista la lunghezza limitata della pista dell’aeroporto dell’isola greca. Il punto in cui piazzarsi per la vista migliore è un parcheggio appena a sud della fine della pista, accanto al porto, dove sarete letteralmente sfiorati dalle ruote di A320, Boeing 737 ma anche più grandi A321 e B757 zeppi di vacanzieri.
Se alle spiagge preferite la città, le mete d’obbligo sono tre, tutte negli Stati Uniti. Una è Washington, dove si trovano due dei musei dedicati all’aviazione più grandi e belli al mondo. Uno è il National Air and Space Museum of the Smithsonian Institution, che si trova proprio lungo il celebre ‘Mall’, a poche centinaia di metri dall’edificio che ospita il Congresso.
L’altro, lo Steven Udvar Hazy Center, che fa sempre capo allo Smithsonian Institute ma si trova vicino all’aeroporto Dulles, una trentina di chilometri a ovest della capitale americana. Qui, oltre a dozzine di modelli di aerei civili e militari dal dopoguerra ai tempi recenti (tra i quali anche un Concorde Air France), si trova anche uno degli Shuttle della Nasa, il Discovery.
Sulla sponda opposta degli Stati Uniti, il Los Angeles International Airport offre diversi spettacolari punti di osservazione, il più favoloso dei quali è il piccolo giardino pubblico che si trova di fronte al fast food In ‘n Out Burger che si trova all’angolo tra la 92esima strada e Sepulveda Boulevard, a Westchester, proprio sotto la parte finale del sentiero di atterraggio per la pista 24R. Lì viene giù di tutto (inclusi diversi A380 e B747-8), in grande quantità e da prima dell’alba fino a ben oltre la mezzanotte. Con la comodità di avere accanto un posto per mangiare, bere e, nel caso, servirvi del bagno.
Da LA, una gita in auto di poco più di un’ora vi porterà a San Diego che, oltre che un bellissimo posto è anche una città con l’aeroporto letteralmente in casa, posizionato com’è tra la baia e la Pacific Highway. Qui il posto migliore in cui piazzarsi è il tetto di un silos pubblico, il Laurel Airport Parking, che gli aerei sfiorano negli ultimi secondi di volo prima di posare le ruote sulla pista 27. Il traffico è per il 90% made in USA, ma vi atterrano anche Japan Airlines (Boeing 787-8), Lufthansa (Airbus A350-900), British Airways (Airbus A350-1000).
Restando sempre sulla costa ovest USA, ma spostandosi dal suo estremo sud al suo estremo nord, la zona di Seattle è la ‘capitale mondiale degli aerei’. Lo è, in primis, perché a Everett (una cinquantina di km più a nord) c’è la sede della Boeing e, in ‘secundis’, perché poco più a sud, accanto al Boeing Field si trova forse il più bello tra i musei dedicati all’aviazione esistenti al mondo: The Museum of Flight che, lato Boeing, ripercorre la storia dell’aviazione commerciale con dozzine di aerei sui quali si può anche salire, tra cui il primo Boeing 747 mai costruito e l’Air Force One che usarono i presidenti fino a Johnson (un Boeing 707).
Tornando a Everett, sul lato nord occidentale di Paine Field (l’aeroporto su cui affacciano gli stabilimenti del costruttore americano) si trova il Future of Flight Center che ha una terrazza da cui si gode una strepitosa vista su tutti gli aerei in attesa di consegna e sulla pista e i piazzali e che è un po’ museo, un po’ negozio di gadget e memorabilia ma, soprattutto, il punto di partenza dei tour negli enormi hangar dove vengono assemblati i 777 e i 787 (la visita dura circa un paio d’ore).
Qui un posto dove non si può non dormire è l’Hilton Garden Inn Seattle North/Everett, dalle cui camere con numeri dispari si gode una eccellente vista su tutti i movimenti dell’aeroporto.
L’ottava imperdibile meta per gli appassionati di aerei si trova ancora negli Stati Uniti (d’altronde l’aviazione è nata lì…), ma questa volta nel deserto. A Pima in Arizona, poco lontano da Tucson, c’è il Pima Air and Space Museum dove sono esposti, un po’ all’aperto e un po’ dentro gli hangar, circa 400 aerei che vanno da un Flyer dei Fratelli Wright (quelli che per primi volarono nel 1903) fino al Dreamliner. Adiacente alla Davis-Monthan Air Force Base, è stato per anni un ‘graveyard’ un ‘cimitero’ dove venivano parcheggiati gli aerei messi fuori servizio dalle compagnie, prima di trasformarsi nel centro espositivo col più grande numero di aerei al mondo.