L’hostess ‘Vola con Francesca’: “Paura di volare? Molto diffusa ma infondata. Una passeggera mi chiese un superalcolico per calmarsi”
Francesca Losito (sui social come Vola con Francesca), assistente di volo in American Airlines, 43 anni, nata e cresciuta a […]

Francesca Losito (sui social come Vola con Francesca), assistente di volo in American Airlines, 43 anni, nata e cresciuta a Milano, oggi vive a Miami, città in cui si è trasferita dopo aver vinto la Green Card alla lotteria, tentata per ben 12 anni di fila.
In questo articolo:
“Come si gestisce la paura di volare di un passeggero? Non ho ricevuto nessun training dalle compagnie aeree per cui ho lavorato, ho imparato sul campo. Ricordo ancora quella volta in cui una passeggera impaurita mi chiese un superalcolico per calmarsi. Mi scrivono anche assistenti di volo, alle prime armi, con la paura di volare”.
Assistente di volo per scelta?
Sì, volevo fare questo lavoro fin da quando frequentavo le elementari. E ho continuato a volerlo fare anche alle medie e alle superiori, anche se ai tempi alcuni compagni e conoscenti mi ripetevano “sei grassa, sei brutta, non riuscirai mai a farlo” perché si diceva che per fare questo lavoro fosse necessaria “una bella presenza”. Modi di dire e pensare tipicamente italiani, in America impensabili. Nonostante mi dicessero certe cose, io sono andata dritta per la mia strada, e oggi sono molto contenta di fare un lavoro che amo.
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Francesca Losito a bordo di Volare Airlines (2003)
Come hai cominciato?
Ho iniziato a 22 anni. Vivevo ancora in Italia. Le prime esperienze lavorative le ho fatte per una compagnia charter, Volare AirLines, che poi è fallita. Da lì ne ho cambiate diverse, tra cui Alitalia Express e altre compagnie su jet privati. Poi nel 2011 ho vinto la Green Card alla lotteria, tentata per 12 anni consecutivi, e mi sono trasferita negli Usa, a Miami. Il primo anno facevo ancora avanti e indietro dall’Italia per completare il percorso di studi in Scienze Politiche. Nel 2013 sono stata poi finalmente assunta dalla mia attuale compagnia.
La paura di volare, nota anche come Fear of Flying, è molto diffusa. Sempre più persone ne soffrono. Se ne parla, anche sui social, ma ancora non abbastanza. Come si gestisce?
Sì, è una paura molto comune ma infondata se si viaggia con compagnie di bandiera o grandi compagnie. Se volassi con una compagnia del terzo mondo, su un aereo che sembra tenuto insieme con lo scotch, anche io avrei paura di volare. Personalmente non ho ricevuto particolari training, da nessuna compagnia con cui ho lavorato, su come far placare questa paura ai passeggeri. Ho imparato sul campo, volando tutti i giorni. Con l’esperienza si impara a capire come tranquillizzare le persone.

Francesca Losito a bordo di Alitalia Express (2005)
Cosa dici in caso di crisi di panico?
Una frase che ripeto spesso è “Ho due bambini piccoli. Se volare fosse pericoloso non sarei su questo volo”. Dopo di ché, quasi sempre, si tranquillizzano tutti. Oppure dico “Sei arrivato in aeroporto in macchina? Se non hai paura di viaggiare in autostrada, dove la possibilità di incidenti è di gran lunga maggiore, allora non devi aver paura di volare”.
Ti sono capitati episodi eclatanti con passeggeri impauriti?
Sì, ricordo ancora quella volta in cui – su un volo Miami-Charlotte – una passeggera, già all’imbarco molto agitata per la paura di volare, è venuta a chiedermi se le dessi qualche superalcolico da bere per calmarsi. Voleva sbronzarsi per non pensare al volo. Errore assolutamente da non fare. È molto pericoloso assumere alcol in questi casi, non si mai come reagisca il tuo corpo a quote elevate. Ma non solo i passeggeri hanno paura”.

Francesca Losito a bordo di US Airways (2014)
Cioè? Capita anche agli assistenti di volo?
Sì, può succedere. Mi è capitato che alcune assistenti di volo, alle prime armi, mi scrivessero per esprimere la loro paura di volare. Quando si è appena iniziato a volare alcuni rumori dell’aereo, che io sento da 22 anni e a cui sono abituata, magari possono creare timori. La cosa da fare è chiedere spiegazioni ai piloti e agli altri assistenti di volo.
Su quanti aeromobili sei abilitata a volare e qual è il tuo preferito?
Al momento la mia compagnia ha solo il Boeing 777 e il Boeing 787 che sono i due aerei a lungo raggio. Mentre a corto raggio ha Airbus 319, 320 e 321 e il Boeing 737. A me piace fare il lungo raggio, quindi il mio preferito è il B-777.
Aeroporto preferito?
Mi sento a casa nell’aeroporto di Miami, ma a livello estetico preferisco sicuramente gli aeroporti di Fiumicino e di Malpensa. In generale gli aeroporti americani non sono granché, ma forse l’unico che merita è quello di San Francisco perché è stato ristrutturato recentemente.
Rotta preferita?
Da base Miami è sicuramente la rotta verso Rio de Janeiro. Tra un paio di mesi American Airlines introdurrà il volo verso Roma, e allora sarà quello il mio volo preferito.

Francesca Losito con la sua famiglia
Torneresti mai a vivere in Italia?
No e mi spiace dirlo. Ma sto bene dove sto. Vivo a Miami Beach e non mi trasferirei neanche in un’altra città americana. Amo il caldo e qui sto veramente bene. Mio marito è americano, a volte quando pensiamo alla pensione, lui dice che vorrebbe venire a stare in Italia. Io invece no, ma non è detto che in futuro possa cambiare idea.
Una frase che ti rappresenta?
“Let it go”, come il titolo della canzone cantata da Elsa in Frozen. Significa “lasciar correre” lo dico spesso ai miei colleghi dopo che hanno avuto una discussione con un passeggero.