Recensione volo in economy con Neos da Milano a New York, mi aspettavo decisamente meglio
A distanza di un paio di anni sono tornato a volare a bordo di Neos, compagnia italiana di proprietà di […]

A distanza di un paio di anni sono tornato a volare a bordo di Neos, compagnia italiana di proprietà di Alpitour che opera sia nel mondo dei voli leisure/charter che nelle rotte di linea.
In questo articolo:

- Specifiche
- Aeromobile:
- 787/9
- Classe:
- Economy Extra Plus
- Tratta:
- MXP - JFK
- Prezzo:
- 365€
- Prenota
Sul lungo raggio opera con dei Dreamliner allestiti in due cabine: premium economy ed economy, ma attenzione perchè potrebbe capitare di prenotare Neos, ma di volare Norse, il motivo è semplice il vettore scandinavo è sorto dalle ceneri di Norwegian e la compagnia italiana ha comprato degli aerei che prima erano proprio operati da Norwegian, quindi il prodotto al netto di livrea, divise e lingue parlate a bordo è lo stesso (o quasi).
Prenotazione
Questo biglietto è parte della nostra challenge nel corso della quale abbiamo messo alla prova 4 dei 6 vettori che collegano regolarmente Milano Malpensa con New York. Neos è l’unico vettore italiano rimasto a Malpensa ad operare voli sul lungo raggio e New York è sicuramente una delle destinazioni più importanti.
Il biglietto andata e ritorno mi è costato 931$, questa tratta mi è costata circa 300$, mentre il ritorno che ho prenotato e viaggiato in premium economy è costato poco più di 600$.
I prezzi di Neos possono anche essere più aggressivi, ma io avevo necessità di selezionare una tariffa flessibile per gestire eventuali cambi di programma, diciamo che se prenotato per tempo questo biglietto a/r è prenotabile intorno ai 500€, ma con promozione e codici sconto anche sensibilmente meno.
In aeroporto
Siamo arrivati a Malpensa in perfetto orario, dopo una levataccia all’alba dato che per noi liguri raggiungere Malpensa non è mai facile e privo di inconvenienti, come ad esempio un incidente sulla A8.
Fortunatamente parto sempre con un bel cuscinetto e quindi siamo arrivati intonro alle 7.30, con la prima di noi in partenza a bordo di United alle 9.50.
Le cose non sono iniziate benissimo dato che pochi minuti dopo essere entrati in lounge, sullo schermo è apparsa la segnalazione di un ritardo con la partenza prevista slittata dalle 10.55 alle 13.
Purtroppo nessuna comunicazione da parte della compagnia e soprattutto moltissimi passeggeri “accampati” subito dopo il controllo passaporti per evitare di fare KM nella direzione sbagliata.
Santa Priority Pass, anche se alla Montale sono diventati decisamente più fiscali e dopo 2h dentro hanno richiesto di passare nuovamente la tessera, come per un nuovo ingresso.
Pessima gestione da parte di Neos
Girovagando per i gate ho scovato quello che Flightradar mi dava come possibile aereo per il mio volo al gate B55, chiedendo lumi all’addetta presente dietro i banchi del gate mi veniva confermato che era la macchina prevista, ma che probabilmente sarebbe stata spostata al molo centrale, al B80.
Tutto questo mentre sugli schermi continuava a lampeggiare il ritardo, salito alle 13.30, e “waiting for gate”.
Nessuna mail da parte della compagnia, nessun annuncio in aeroporto. Zero assistenza. Al contrario moltissimi vettori in questi casi mandano aggiornamenti sulle app, via mail e notifiche varie.
Scelta di posto e servizi “poco chiari”
La differenza degli allestimenti di Neos rispetto a Norse è che la cabina di PE è decisamente più piccola, ci sono solo 16 posti, ma poi ci sono tre tipologie di economy: Extra Plus, Extra e normale.
Nel mio caso avevo pagato per scegliere un posto in Extra Plus, pensavo fosse solo un posto nella parte frontale e invece è un servizio “leggermente” diverso rispetto alle altre sezioni, che comprende anche Fast Track e alcune coccole a bordo.
Peccato che sulla mia carta di imbarco non ci fosse scritto nulla riguardo al fast track e che alla corsia dedicata in aeroporto non abbia aperto i tornelli, se non dopo aver mostrato la mia american Express Platino. Anche questo è un grave difetto di comunicazione per il passeggero che paga un servizio, ma che non ha alcuna conunicazione su quali siano i prodotti comprati.
Caos al gate prima dell’imbarco di Neos
Pochi minuti prima che arrivasse l’annuncio ufficiale mi sono quindi diretto nel molo centrale di Malpensa, giusto in tempo prima che arrivassero i circa 340 passeggeri.
Qui zero indicazioni su come mettersi in fila, nessuna divisione per gruppi sebbene ci fosse l’indicazione sulle carte di imbarco. E pronti via tutti in fila come per salire sulle giostre a Gardaland, ma in questo caso non mi sento di biasimare il passeggero. Gli addetti hanno poi cercato, tra il nervosismo di chi era in fila, di dividere in base ai gruppi, ma questo andava fatto prima e con la cartellonistica, gli annunci (o gli schermi) onde evitare le polemiche.
Alla fine è stata però anarchia allo stato puro, la fila del gruppo 1 si è moltiplicata e magicamente persone appena arrivate venivano lasciate passare prima di altre, tutto questo senza nemmeno aver aperto pre boarding a PRM, famiglie con bambini o altre categorie.
Solo una porta per imbarco e sbarco
Io avevo scelto di spendere circa 60€ di sovrapprezzo, per la scelta del posto, solo per avere la comodità di sbarcare tra i primi, ma sia a MXP che a JFK le procedure sono avvenute solo tramite la seconda porta, con un solo bridge, questo significa che i passeggeri di PE sbarcheranno molto dopo quelli di economy Extra senza considerare quelli di economy che escono di “prepotenza” anche se il personale dice di attendere.
A bordo
L’allestimento è sempre 3-3-3 per tutti se non per i passeggeri di premium economy che hanno un 2-3-2.
Non ho nemmeno idea se lo spazio per le gambe delle file Extra Plus sia lo stesso o diverso rispetto a quello del resto della cabina, ma la sensazione è che siano più generose di qualche cm rispetto a quello che ricordavo.
Mi sono accomodato e al posto c’erano già una coperta, un cuscino, un piccolo amenity kit e le cuffie dell’IFE.
Oltre alle 2 ore e mezza di ritardo, e nonostante l’aereo fosse rimasto al gate B55 per ore, una volta saliti a bordo doveva ancora essere effettuato il rifornimento e caricata la stiva, probabilmente hanno temuto di non riuscire a completare la manutenzione altrimenti non si spiega come mai hanno atteso fino all’ultimo per queste procedure. Questo ha comportato una attesa a bordo di quasi 60 minuti e una partenza da Milano con quasi 3 ore di ritardo.
La seduta
La poltrona non ha alcun tipo di differenza dalle classiche sedute di economy, unico piccolo vantaggio il bracciolo lato finestrino può essere facilmente alzato e questo regala un pochino più di spazio vitale.
Lo spazio per le gambe è quello classico, la busta porta oggetti è solo una e il tavolino è un pezzo unico, non c’è alcun ammenicolo come ad esempio il porta bicchieri o il porta tablet/telefono.
Lo schermo è piccolo e non di grandissima risoluzione se paragonato a quello che altri vettori, ad esempio ITA offre sui suoi Airbus di lungo raggio.
La poltrona reclina il minimo indispensabile, diciamo che è talmente poco che quasi non si avverte la differenza.
Servizio
Non sapendo che l’economy Extra Plus prevedeva tutti quei benefit mi sono stupito di aver trovato un piccolo amenity kit sul sedile.
All’interno della busta il cuscino gonfiabile da collo, la mascherina e i tappi per le orecchie.
Oltre a questo è stato servito, in un bicchiere di carta, un drink di benvenuto. Non pervenuto invece l’hot towel.

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Durante tutto il volo l’equipaggio è stato presente ed ultra sorridente. La particolarità che ho notato è l’età media, decisamente bassa, di tutti a bordo.
Peccato che quando ho suonato il campanello l’assistente è arrivata in poco più di 30″, ma poi per ricevere quello che avevo ordinato (una lattina di Fanta) c’è voluto quasi 30 minuti!!!
Poco prima dell’atterraggio sono andato in bagno, diciamo situazione più che accettabile, ma qui è spesso colpa di noi passeggeri e non solo dell’equipaggio.
A fine pasto è stato servito un dolcetto, diciamo delle dimensioni di un cioccolatino, non avevo mai visto dei wafer così piccoli.
IFE
Schermo, come detto, piccolo. Risoluzione non delle più moderne ed interfaccia davvero basica.
A deludere però sono soprattutto i contenuti. Nessuna novità, o meglio nulla che si possa considerare “novità” dato che tra gli ultimi arrivi c’erano titoli come Mad Max, Barbie, Oppenhimer roba che sulle altre compagnie è uscita a gennaio 2024!.
Ottimo il fatto che le cuffie siano già al posto, molto meno che l’IFE non sia immediatamente utilizzabile. Per la prima volta in vita mia poi ho trovato la segnalazione che le cuffie vengono date solo nel volo d’andata e che ci si deve ricordare di portarsele dietro al ritorno. Io ho usato, come al solito, il mio adattatore bluetooth e le mie airpods max.
Wi-fi ad un prezzo, giusto, ma segnale troppo ballerino. Certo 19.90 per tutto il volo è un ottimo prezzo, ma troppe spesso perdevo la connessione.
Food & Beverage
Pochi giri di parole, una delusione (quasi) su tutta la linea. Non solo una qualità discutibile, ma anche e soprattutto scelte assurde ed inspiegabili.
- Non viene data alcuna scelta, Il menù è fisso o mangi questa minestra o dieta.
- Non vengono servite bibite ai pasti, questo non mi era mai capitato
Il servizio è iniziato circa 60 minuti dopo il decollo. Ai passeggeri viene passato un vassoio. A quanto ho capito il medù è fisso: da Milano si mangiano i pansotti al sugo, da New York le lasagne.
Nel vassoio oltre al piatto principale anche una insalata, un dolcetto, due mini grissini, un cartonico con l’acqua. Posate vere e una bustina per le mani.
Non viene dato nemmeno il pane, personalmente non ho memoria di un pasto in aereo senza il pane/burro. Qui solo una confezione di grana da mettere eventualmente sulla pasta.
La pasta ernao 3 panserotti coperti da una badilata di concentrato di pomodoro, non era un sugo era un “mappazzone” davvero stomachevole.
Discutibile, ma qui dipende dai gusti, l’insalata mentre il tortino anche se sembrava un filino indietro di cottura, era passabile.
La cosa sconvolgente è la politica Zero bibite durante il pasto. Dal carrello si può scegliere tra acqua, vino, birra, te freddo e succhi di frutta. Adesso dico siamo italiani, ma il succo d’arancia al pasto con i panserotti non si può proprio vedere.
Ho chiesto quindi di comprare una bibita e mi è stato risposto che avrei potuto comprarla a fine pasto, quando veniva attivato il duty free di bordo!!! adesso vorrei che qualche genio del marketing mi spiegasse questa scelta. Perfino British Airways e Lufthansa riescono a vendere mentre fanno il servizio, non dico le low-cost che sono maestre in questo.
Per quale motivo non posso bere una Coca Cola mentre mangio? perchè devo aspettare 3 ore per poterla avere?
A circa 90 minuti dall’arrivo viene servita una pinsa, anche se di pinsa romana ha poco o nulla. Anche qui niente bibite, niente salviettina per lavarsi le mani e un solo tovagliolino per un prodotto unto e caldo e niente POSATE. Il mio vicino le ha chieste e la risposta è stata “Non sono previste”
In conclusione
A questo prezzo non lo ricomprerei assolutamente vista la tanta concorrenza da Milano a New York. Tenendo fuori dalla tenzone Emirates che con il suo A380 è la migliore economy in assoluto al mondo, le tre americane sono decisamente meglio sotto molti aspetti: IFE, wi-fi in alcuni casi anche il food, ma soprattutto nel terminal e nella velocità di uscire dall’aeroporto dato che ad oggi il T1 al JFK è il peggiore di tutti gli aeroporti della grande mela.
Se poi a tutto questo aggiungiamo le 3 ore di ritardo che, di fatto, hanno bruciato il primo giorno di vacanza a tutti i passeggeri è stato proprio un viaggio da dimenticare.

Pro
- Non mi viene in mente nulla
Contro
- Tutto o quasi