In un aeroporto desolatamente deserto: ero (quasi) da solo dentro la business lounge ad Ashgabat
In questo aeroporto ci sono due business lounge, probabilmente pensate per quando i traffici decuplicheranno, ma fino a quando ci […]

In questo aeroporto ci sono due business lounge, probabilmente pensate per quando i traffici decuplicheranno, ma fino a quando ci saranno sì e no 10 voli al giorno, anche una è di troppo, o quasi.
In questo articolo:
E’ tutto talmente paradossale che non hanno nemmeno un nome, sono semplicemente Business Lounge.
Location
La business lounge si trova vicino all’ingresso dello scalo, superati i controlli di sicurezza, sia quelli attraversati da chi parte da ASB, sia da chi è in transito in aeroporto.
Nella piazza centrale c’è una scala mobile che porta all’ingresso. Non ci sono indicazioni, anzi, le indicazioni puntano verso l’estremità opposta del terminal, dove, una volta arrivato, ho trovato l’altra lounge ma era tutto sigillato e chiuso.
Accesso
Non ho idea di quali siano i requisiti. O meglio: si entra sicuramente con un biglietto di business class, ma non risulta altra possibilità.
La cosa curiosa è che, quando sono arrivato, il desk non era presidiato, e lo è rimasto per tutto il tempo della mia visita. L’addetta era in fondo alla sala, dal lato opposto rispetto al buffet.
La lounge
Non hanno problemi di spazio, ma sicuramente hanno avuto problemi dal punto di vista architettonico. La sala è enorme, ma ha una pianta totalmente irregolare, con corridoi e diramazioni che quasi ti fanno perdere.
Tavoli, poltrone, poltroncine: era tutta per me, o quasi. Dopo che mi sono accomodato, ho notato una persona completamente avvolta in una coperta dormire in un angolo del divano alla mia destra. Potrebbe trattarsi di un passeggero con un transito lungo, impossibilitato a uscire e a sfruttare il transit hotel (che è chiuso).
Sebbene tutto sembri nuovo, si vede che è tutta roba vissuta – ma mi chiedo da chi. Piastrelle rotte, tavoli traballanti, segni di usura ovunque. Di certo non sembra giustificato dall’affluenza, visto che nelle 24 ore successive al mio arrivo erano previsti meno di 12 voli.
La cosa più assurda è che ero l’unico ospite, ad esclusione di una persona che dormiva sul divano coperta da un lenzuolo. Zero servizi, se non si considerano i bagni e le sedute come tali. Il wi-fi c’è, ma è castrato come nemmeno in Cina.
Probabilmente aveva perso la coincidenza e non essendo aperto l’airport hotel è stata spiaggiata in lounge.
Food & Beverage
Qui ho capito che ero il primo ospite della giornata. Tutto il buffet era ancora coperto con il cellophane, tutti i piatti erano immacolati.
Tutte le posate per servirsi dalle pirofile che tengono caldo il cibo erano intonse, così come gli alimenti all’interno: esattamente come gli chef li avevano lasciati.
La scelta c’è – e mi chiedo anche a che pro, visto lo scarso numero di passeggeri che transitano in questo scalo.
In conclusione
Esiste, è aperta ed è accogliente, invasa dalla luce, come in tutto lo scalo. Certo, se si passa di qui non c’è scelta, ma comunque poteva anche essere peggio.

Pro
- Esiste
Contro
- Inquietante