Guerra dei dazi: Pechino vieta alle compagnie cinesi di comprare aerei Boeing. E di ricevere quelli già ordinati
Secondo un rapporto diffuso oggi da Bloomberg, il governo cinese ha ordinato alle compagnie aeree del suo Paese di bloccare […]

Secondo un rapporto diffuso oggi da Bloomberg, il governo cinese ha ordinato alle compagnie aeree del suo Paese di bloccare le consegne di aeroplani fabbricati dalla Boeing e di non ordinarne altri. Il diktat di Pechino si inserisce nella guerra commerciale ‘occhio per occhio’ che gli Stati Uniti e il gigante asiatico si stanno facendo ormai da circa due mesi, a colpi di dazi commerciali che sono oggi alle stelle.
In questo articolo:
Dopo che l’amministrazione Trump, la scorsa settimana, ha portato i dazi sui prodotti Made in China importati negli Usa al 145%, venerdì Pechino ha risposto innalzando le ‘tariffe’ sull’import Made in USA al 125%.
E’ in questo quadro che si inserisce lo stop agli aerei Boeing, che peraltro tocca un numero relativamente limitato di aeromobili: secondo il sito del costruttore americano, infatti, i velivoli ordinati e ancora da consegnare alle compagnie cinesi sono ‘appena’ 130: e se dal ‘lotto’ togliamo i 21 777-9 ordinati da Cathay Pacific (dato che le consegne dei primi 777X non inizieranno comunque prima del 2026 inoltrato) e un paio di 777 cargo di Air China e di un lessor, quel numero scende a 110 apparecchi, per la gran parte Boeing 737 MAX.
Ne sta aspettando 36 Ruili Airlines (una low-cost con sede a Kunming, nel centro-sud del Paese), 30 China Southern Airlines, 12 Donghai Airlines (vettore basato a Shenzen che fa parte del gruppo di Sichuan Airlines), 11 la società di leasing Minsheng Financial Leasing e 7 Okay Airways (che ha i suoi hub a Tianjin e a Xi’an). Nel ‘backlog’ cinese di Boeing ci sono anche 11 787-9: sei per Ruili Airlines e cinque per Okay Airways. Molto più imponente è l’arretrato di Airbus con le compagnie cinesi, che ammonta a 332 aeromobili (con 37 consegnati fin qui nel 2025).
Il divieto di import alle compagnie cinesi comprende anche l’equipaggiamento e i pezzi di ricambio se fabbricati negli Stati Uniti. Questa seconda parte del divieto potrebbe avere conseguenze importanti sull’industria del trasporto aereo cinese, se si considera che solo le ‘big three’ cinesi (Air China, Cina Southern e China Eastern) hanno in flotta un totale di 411 aeroplani Boeing. Ed è un divieto che non potrà durare a lungo, pena il rischio di crescenti fermi-macchina.
Da un paio d’anni il governo cinese sta premendo per rendere il trasporto aereo cinese più ‘autoctono’, promuovendo l’acquisto da parte dei vettori cinesi di aerei Made in China, costruiti cioè dalla Comac (Commercial Aircraft Corporation of China).
Il costruttore ha realizzato fin qui solo velivoli a corto e medio raggio a fusoliera stretta (il Comac C909, che è la versione cinese del Boeing 717, e il Comac C919 che è ‘l’Airbus A320 in versione pechinese‘), ma ha in progetto un velivolo a fusoliera larga dedicato al lungo raggio.