Recensione Etihad First Class Lounge, bella ma per troppi
Le lounge di prima classe sono una vera “sfida” nella sfida per le compagnie aeree. E in questa categoria devo […]

Le lounge di prima classe sono una vera “sfida” nella sfida per le compagnie aeree. E in questa categoria devo dire che a sorprendere, in positivo, sono spesso vettori inaspettati. E quella di Etihad nel nuovo aeroporto di Abu Dhabi non è l’eccezione che conferma la regola.
In questo articolo:
Ho già recensito la business lounge, pochi giorni dopo che era stata inaugurata nel dicembre 2023, e adesso sono riuscito a vedere anche la zona riservata ai passeggeri più esclusivi.
Location
Per entrare in questa lounge bisogna passare un doppio ingresso. Il primo è al piano terra, vicino al gate C29, ma da qui si può entrare anche nella business lounge dato che la sala di First Class occupa una piccola parte degli spazi usati dalla business lounge.
Poi si ha la possibilità di prendere le scale mobili o l’ascensore per arrivare al 3° piano. Qui si viene accolti per nome dal team della lounge, si scansiona nuovamente la carta di imbarco e si ha quindi accesso alla lounge vera e propria.
Accesso
Possono entrare i passeggeri di prima classe e i possessori del livello più alto nel programma Etihad Guest, ovvero il Platinum.
La sala
I passeggeri possono muoversi liberamente tra i due ambienti, quello più esclusivo della F con tutto il resto di quello che questa immensa lounge ha da offrire.
La lounge mantiene le stesse caratteristiche della zona meno pregiata, solo che qui è tutto più elegante. Più del 50% della superficie è occupata dal ristorante, operativo h24.
Al fondo della sala c’è una zona relax con delle belle strutture che permettono ai passeggeri di stare tranquilli, nascosti alla vista degli altri ospiti e comodamente sdraiati su delle chaise longue.
Onestamente non capisco questa scelta di dare così tanta importanza al ristorante rispetto a tutto il resto, come se i passeggeri venissero qui a frotte per mangiare, quando poi a bordo si ha un’esperienza ancora più lussuosa in termini gastronomici ed enologici.
Io, come sempre, quando volo in F cerco di trascorrere più tempo possibile in lounge per sfruttare tutti i servizi, e qui devo dire che ho preso la residenza per oltre 12h.
Due gate, quelli generalmente usati dagli A380, sono collegati alla lounge: in questo modo, come accade per Emirates, i passeggeri non devono uscire dalla lounge per raggiungere le porte di imbarco, una comodità che risparmia sali e scendi e tanti passi inutili.
Il vero difetto — ma qui è strutturale e EY ha potuto fare ben poco — è la totale assenza di vista e la pochissima luce naturale che illumina questi ambienti, rispetto anche al resto della sala.
Il Residence per i The Residence
Ci sono poi due mini appartamenti per ospitare altrettanti viaggiatori in The Residence, e io me lo sono goduto tutto. Certo non è paragonabile alle Suite di Air France, ma ci siamo vicini.
Sono arrivato ad AUH alle 10 del mattino con il volo che partiva alle 23, ho fatto check-in, mi sono diretto in lounge e ho fatto colazione.
Menù alla carta e servizio da ristorante stellato.
Finita la colazione mi sono fatto scortare in stanza e l’ho usata, gratuitamente, fino al momento di essere accompagnato a bordo. Nell’appartamento c’è un tavolo da pranzo, un grande divano che per me era stato trasformato in letto e un bagno con doccia, tutto esclusivamente per me e per tutta la mia permanenza.
Gli ospiti hanno a disposizione un maggiordomo al quale chiedere qualsiasi cosa: mangiare, bere, shopping o, ad esempio, di prenotare un trattamento alla SPA della lounge.
Ad attendermi nel mio appartamento anche un ricco piatto di frutta fresca e degli snack.
Food & Beverage
Come detto, il cuore della lounge è la zona ristorante. La carta dei vini è ricca, anche se durante la mia permanenza è stato impossibile bere un bicchiere di Rosé perché si erano dimenticati di metterlo in frigo. Ok alle 13 quando l’ho ordinato per la prima volta, ma anche alle 20 prima di andare ad imbarcarmi era ancora “imbevibile”, con sommo dispiacere da parte della cameriera assegnata alla mia stanza.
C’è un menù à la carte da cui pescare quello che si vuole: è lo stesso sia per chi “abita” nell’appartamento che per chi è un semplice ospite di F.
C’è anche un mini buffet. Qui, sotto delle campane di vetro refrigerate, sono esposti dei piccoli finger food, dal dolce al salato. Se poi si vuole una semplice Coca-Cola, ci si può anche servire da soli dagli appositi frighi.
Io ho fatto colazione con un uovo in camicia e del salmone, e merenda con dei gamberi e del riso bianco. Devo dire che entrambe le mie scelte mi hanno soddisfatto.
Il servizio
Ogni volta che mettevo il naso fuori dal mio appartamento ero immediatamente “preso” dal maggiordomo, che era pronto a scortarmi per la lounge in modo che tutti sapessero che ero un “The Residence”.
Un servizio davvero unico e che non ho mai sperimentato con nessun’altra compagnia, anche se adesso La Première ha a disposizione dei veri appartamenti per gli ospiti di F, ma a pagamento (al costo di un biglietto di economy… cara!).
La Spa
Per la prima volta ho usufruito della SPA della lounge, anche perché a fine 2023 non era ancora aperta. Questo spazio è aperto a tutti i viaggiatori, anche a chi non è in lounge.
Come The Residence avevo diritto a 30 minuti di trattamento gratuito, estendibile ad uno più lungo, scontato dalla prima mezz’ora, mentre se si viaggia semplicemente in First non si ha nulla gratis.
Io ne ho approfittato anche di una messa a punto della barba prima di partire.
In conclusione
Preferisco senza dubbio un ambiente come La Premiere, cioè una scelta di dare accesso alla lounge di F solo ai passeggeri etichettati per volare in questa cabina, piuttosto che aprirla a tutti i top tier di Etihad Guest.
Devo dire che la differenza l’ha fatta il mini appartamento, ma essendo solo 2 e solo per chi viaggia in The Residence, rende un gradino inferiore questa lounge se paragonata a quella di altri vettori che offrono ancora la First Class. Anche il fatto che la SPA sia “promiscua” con il resto dei viaggiatori la rende meno esclusiva, se paragonata a Doha, Parigi o Hong Kong.

Pro
- I mini appartamenti
- Il maggiordomo
Contro
- Poca vista sulla pista
- Aperta a troppi