Le recensioni dei lettori. Come si vola, da Foggia a Milano, a bordo di Lumiwings
Ogni volta che riceviamo le recensioni dei lettori – che siano queste di un volo, di una lounge o di […]

Ogni volta che riceviamo le recensioni dei lettori – che siano queste di un volo, di una lounge o di un hotel – le pubblichiamo con molto piacere: oggi è il turno di un giovane lettore – Federico, che ringraziamo – il quale ci porta a bordo di Lumiwings.
In questo articolo:
Conoscevo già Lumiwings, ma a convincermi a provarla è stata la testimonianza molto positiva di una mia conoscente. E così, ho deciso che il mio tradizionale volo del mese sarebbe stato proprio con loro. Ma andiamo dritti al punto: tra andata (LIN–FOG) e ritorno (FOG–BGY) ho speso circa 200 euro, mentre con qualche euro in più c’era la possibilità di atterrare su Linate. La mia era la tariffa base, che include un bagaglio a mano di 8kg, la scelta del posto e lo snack a bordo. Ne è valsa la pena?
Il volo di andata
A Linate è subito chiaro dall’esigua coda al gate che il volo non sarà molto affollato. 24 persone, sento dire, un quinto della capienza dell’Embraer E195LR, (marche SX-LWD), unico aereo in flotta Lumiwings assieme a un 737-700 (che però non vola in Italia).
Il mio posto era il 4A, scelto gratuitamente al momento del check-in. Tutti i posti, infatti, sono gratuiti, ad eccezione delle prime tre file e della fila di emergenza riservate ai passeggeri che hanno acquistato la tariffa premium. Accolto piacevolmente dall’assistente di volo, mi sono reso conto subito che il livello è decisamente alto. I posti, nella normale configurazione 2-2 degli Embraer E-Series, erano larghi, ben imbottiti e morbidi e, soprattutto, era tanto spazio per le gambe.
Per essere più chiaro: ho avuto difficoltà a recuperare lo zainetto che avevo messo sotto il sedile, tanto era lo spazio. Unica pecca, il sedile non reclinava molto; ben solido e grande, invece, il tavolino. L’aereo non era, tuttavia, pulitissimo.
Le operazioni di imbarco sono procedute tranquillamente e in un attimo eravamo in aria, puntuali alle 11:35. Dopo pochi minuti, le assistenti di volo hanno cominciato con il servizio a bordo. Lumiwings offre uno snack – all’andata era dolce (un pacchetto di wafer al cioccolato griffati “Amaretti”) e al ritorno salato (patatine gusto pomodoro) – e una bevanda a scelta. Come di consueto quando volo ho chiesto un bicchiere di Coca Cola, che si è rivelato essere un bicchierone di tutto rispetto (ITA, prendi appunti…). Altri passeggeri hanno chiesto del succo (bottiglietta intera), dell’acqua o entrambe le cose. Una locandina a bordo pubblicizza due etichette di una masseria foggiana, che però all’andata non erano disponibili, mentre al ritorno sì, e devo dire che il bianco non era male.
Il volo è proceduto tranquillo, le assistenti di volo sono passate col carrello (non il sacchetto!) per la spazzatura, ma in generale non sono state molto presenti durante il volo, che pure è breve e dunque non richiede da parte loro particolare solerzia. Siamo atterrati e allo sbarco Lumiwings ci ha offerto una caramellina alla menta, ultima chicca di un volo molto più premium di quanto non si trovi tra le grandi compagnie oggigiorno.
L’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia
A questo punto vale spendere due righe per parlare dell’ aeroporto Gino Lisa di Foggia. L’aeroporto è collegato con taxi o bus, che impiegano 10-20 minuti per raggiungere il centro: il taxi costa 9 euro, mentre il bus soltanto €1,00.
L’aeroporto è davvero piccolo, nella zona ground c’è il parcheggio e, all’interno, un piccolo bar e tre banchi per il check-in, nonché toilettes e stazione di Polizia. I controlli di sicurezza si svolgono in un secondo e danno direttamente sui gate, che sono tre e ridotti anch’essi all’osso. La zona airside ha due locali, uno con sala d’attesa da circa 50 persone e il gate 1 e l’altro, adiacente, con i gate 2 e 3, l’accesso al tarmac, toilettes, posti riservati, tabellone con le partenze, macchinetta per il caffè e distributore automatico.
L’aeroporto si dimostra, insomma, adatto al traffico di passeggeri che deve gestire; nonostante questo mi chiedo se, in alta stagione, sia ugualmente valido. Se un aereo dovesse essere pieno, infatti, oltre la metà dei passeggeri non avrebbe un posto dove sedersi e le sedute riservate per anziani o disabili sono soltanto quattro. Il personale, comunque, si è rivelato cordiale ed efficiente.
Il volo di ritorno
Il ritorno è stato un po’ tormentato: prima c’è stato un problema tecnico, che ha ritardato la partenza di circa quarantacinque minuti (siamo decollati alle 18:35 anziché alle 17:50), e poi dei problemi con il traffico aereo ci hanno costretti a un lungo holding a cavallo tra Veneto e Lombardia. Il volo è stato tutto sommato molto simile al precedente, se non per la presenza del vino della Masseria del Sole – naturalmente offerto – di un bellissimo tramonto e di un vicino simpatico con il quale ho chiacchierato per un po’.
Da segnalare l’assistente di volo Francesca che si è mostrata molto disponibile alla mia richiesta da appassionato di passare a salutare in cabina durante lo sbarco. Alla fine, comunque, ho deciso di rinunciare perché non volevo creare ulteriori fastidi al personale di cabina che aveva già da gestire un consistente ritardo (parliamo di circa un’ora).
In conclusione
In definitiva – per i foggiani che devono recarsi a Torino, Milano o Venezia – ciò che mi sento di dire è che volare è la scelta migliore: si dimentichino di Trenitalia! Per qualche (50) euro in più si risparmia enormemente sul tempo di viaggio e si guadagna altrettanto in tranquillità, comodità e servizio. Questa è stata la mia esperienza con Lumiwings, piccola gemma del trasporto tra Nord e Sud d’Italia.
Vuoi condividere anche tu una recensione con i lettori di TFC? Scrivici! Saremo felici di pubblicarla.