The Residence, ti racconto la mia esperienza a bordo della Ultra First class di Etihad
Probabilmente quello pubblicato nei giorni scorsi è stato il video più atteso da tutta la community di TFC, anche perché […]

Probabilmente quello pubblicato nei giorni scorsi è stato il video più atteso da tutta la community di TFC, anche perché per la prima volta avevo anticipato il mio viaggio con una serie di articoli, ma soprattutto avevo pubblicato foto e video sui nostri canali social, superando le 2M di visualizzazioni complessive.
In questo articolo:

- Specifiche
- Aeromobile:
- A380
- Classe:
- The Residence
- Tratta:
- AUH - SIN
- Prenota
Come al solito però passano mesi tra quando volo e quando pubblico un video, spesso ricevo delle critiche per questa politica che è diversa da quella degli altri youtuber, ma anche rispetto ad altri blogger di voli. La mia politica è semplice, ed è così dall’inizio.
Pubblico una video recensione alla settimana, salvo occasioni particolari, e lo stesso vale per le review scritte di voli, lounge ed hotel.
The Residence, la ultra first class di Etihad
Se non sai cosa sia The Residence ti dico che è un prodotto unico ed irripetibile che Etihad ha installato a bordo dei suoi A380, era pensata per eclissare la F di Emirates, la prima ad offrire la doccia ai passeggeri di un volo commerciale. Si distingue dalle altre poltrone di First Class perché è un vero e proprio mini appartamento: c’è la zona giorno, il bagno e la camera da letto. Tutto per un solo passeggero, o al massimo due.
Gli altri passeggeri si devono accontentare di un salottino, con tanto storage ed un vero letto ad una piazza, ma non è la stessa cosa e infatti queste poltrone sono state ribattezzate The Apartment.
La prenotazione
Avevo già spiegato in un dettagliato articolo come funziona la prenotazione di The Residence e di come si può prenotare con i punti. Io ho prenotato in due fasi.
Prima ho comprato il biglietto di prima classe e pochi giorni prima di partire ho fatto l’upgrade, o meglio, ho scelto il posto 1A, ovvero quello che identifica The Residence.
In aeroporto
Sono atterrato a Dubai e qui avevo dato appuntamento allo chauffeur di Etihad, sono stato prelevato e accompagnato sino all’aeroporto di Abu Dhabi.
Qui sono stato “lasciato” sul marciapiede. Nessuno ad accogliermi, nessuno ad aiutarmi con il bagaglio. Questa è la differenza della First Class in Medio Oriente con quello che avviene a Parigi, Francoforte o Zurigo.
Raggiunta la zona dei check-in mi sono accomodato su una poltrona e ho atteso che l’addetto mi portasse la mia carta di imbarco. Qui, ancora una volta da solo, ho passato i controlli di sicurezza, l’immigrazione e come un passeggero qualunque ho raggiunto la lounge dedicata ai passeggeri di First Class.
La lounge di First Class di Etihad
L’aeroporto di Abu Dhabi è nuovissimo, la lounge di Etihad ha aperto a fine 2023 e avevo già recensito la zona dedicata ai passeggeri di business, ma non avevo ancora avuto l’occasione di entrare in quella di prima classe.
Ai passeggeri di The Residence sono riservati anche uno dei due appartamentini all’interno della lounge. Sono un salottino privato, con bagno. Qui, senza costi, si può attendere il momento dell’imbarco senza mischiarsi con altri avventori, semplicemente chiamando l’addetto qualora si necessiti di qualsiasi cosa.
La SPA
All’interno della lounge c’è anche una SPA, i passeggeri di First non hanno alcun trattamento gratuito, al contrario di quello che accade per chi viaggia in The Residence, che possono fruire di un trattamento gratuito di 30 minuti. Ad esempio con Air France questo servizio è gratuito per tutti i passeggeri de La Première, così come accade per quelli di Emirates o Cathay che addirittura lo offrono a tutti quelli che possono accedere alla lounge di F.
A bordo
Come ho chiaramente spiegato nel video, questa volta ho “violato” la mia politica e ho contattato la compagnia per chiedere che mi venisse concessa la possibilità di accedere a bordo 10 minuti prima dell’imbarco generale. Alla fine sono stati molti meno, ma poco male, sono riuscito a fare un giro veloce del resto dell’aereo.
La business class è simile a quella presente sul resto della flotta.
Niente premium economy e tutto il piano principale è configurato con la classica 3-4-3 presente su tutti gli A380.
The Apartment
Imbarcarmi prima mi è servito anche per poter curiosare nelle altre poltrone di First Class. Quando ho fatto check-in, la sera prima del volo, eravamo solo due passeggeri in First Class, al decollo invece i 10 posti erano tutti occupati, segno che i più veloci hanno approfittato di una offerta di upgrade.
Le poltrone sono installate a scacchiera con i passeggeri che viaggiano uno in direzione di volo ed uno in direzione opposta, come accade per la business class.
A livello di storage, The Apartment ha un armadio, di discrete dimensioni, oltre allo spazio dove riporre un trolley.
La poltrona è tra le più larghe mai installate su un aereo, ha gli stessi optional di The Residence dove sono installate due sedute identiche. C’è poi una panca che si allunga e diventa un vero e proprio letto, con un meccanismo del tutto simile a quello che offre Singapore Airlines sulla sua First Class a bordo degli A380.
A livello di servizio i passeggeri hanno le stesse attenzioni, solo che le razioni sono più piccole, il menù differisce per alcuni piatti e lo stesso vale per le coccole che si ricevono dall’equipaggio.
Ogni passeggero può isolarsi tranquillamente dalla vista degli altri chiudendo la porta del suo “appartamento”.
The Residence
L’emozione di mettere piede in questa poltrona è stata tantissima, talmente tanta che a momenti non mi sono accorto di un malfunzionamento della telecamera con il rischio di perdere tutto il girato.
Gli ambienti come detto sono 3: il salotto, il bagno e la camera da letto.
C’è la doppia poltrona, con le classiche funzioni, ma che ovviamente non diventa un letto. È possibile gestire tutto dallo schermo touch. Oltre all’inclinazione, la luminosità, la fermezza della seduta, si possono gestire anche le tendine e il pulsante per chiamare l’assistente di volo.
C’è poi una porta, con uno specchio sulla stanza, che dà sul corridoio che porta al bagno privato e alla camera da letto.
Il bagno non è grandissimo, soprattutto se paragonato a quello di Emirates, ma il punto è che nello spazio del bagno di EK qui c’è la camera da letto e il bagno con doccia, senza dimenticare che poi ci sono i due bagni (di cui uno con doccia) per tutti gli altri passeggeri di prima classe.
Le regole per la doccia sono le stesse di Emirates: 5 minuti di acqua che possono essere gestite a piacimento.ù
Unica differenza e che non c’è un limite di tempo per restare nel bagno, perchè è solo tuo e non lo devi condividere con nessuno.
La chicca di questo aereo è proprio la camera da letto.
Un materasso da una piazza e mezzo, con la cintura di sicurezza più grande mai installata a bordo di un aereo. C’è ovviamente un secondo monitor gigante, un comodino con cassettino e tutte le piccole/grandi accortezze necessarie (siamo sempre su un aereo e ci sono norme di sicurezza da rispettare).
Se i passeggeri di The Apartment hanno una porta, in The Residence sono 2.
Niente bar sugli A380 di Etihad
Non c’è il bar coime a bordo di Emirates o Qatar, ma uno spazio sociale simile al The Loft di Virgin Atlantic, ma qui siamo su una macchina notevolmente più grande quindi si può giocare con la fantasia.
In pratica l’equipaggio installa il tavolino dopo il decollo e i passeggeri possono rilassarsi in questa zona che è posizionata tra la cabina di prima classe e la business, C’è anche una zona per servirsi da bere, una televisione dove guardare un film in compagnia degli amici o fare una partita a carte.
Niente più Butler
Pre-Covid, Etihad assegnava ad ogni passeggero di The Residence un maggiordomo personale. Non era solo una figura vestita in modo differente, era proprio un addetto formato alla stessa scuola dove vengono formati i Butler dei re. Un servizio unico, come The Residence. Pre volo per conoscere i desideri dei passeggeri, durante e dopo lo sbarco.
Il servizio

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In aeroporto sei, quasi, un passeggero come tutti gli altri. Niente accompagnamento, niente accoglienza, niente passaggio in golf car. Questo almeno per chi vola nella cabina più esclusiva, e a prezzo pieno, me lo sarei aspettato.
Oggi un’addetta, nel mio caso una ragazza di nome Sinziana che da 11 anni vola in prima classe con Etihad, formata dagli ex Butler e che si è davvero fatta in 10 per soddisfare tutte le richieste e curiosità che avevo.
L’amenity kit viene consegnato in una immensa busta marchiata Armani. All’interno però non c’è nulla di stupefacente. Pigiama, creme e il solito kit. Nulla di paragonabile a quello che offrono Emirates o Singapore.
L’equipaggio è stato davvero fantastico, soprattutto a gestire un passeggero che era in evidente stato di alterazione e che è stato beccato a fumare nei bagni.
I dettagli in questa categoria fanno la differenza e le porcellane, il decanter, le coccole continue hanno reso questa esperienza indimenticabile, come la possibilità a fine volo di entrare in cabina di pilotaggio e sedermi al posto del comandante.
IFE
A tutti i passeggeri di prima classe viene offerto il wi-fi, cosa che dovrebbe essere la norma, ma non è sempre così.
L’IFE è lo stesso per tutti i passeggeri, o meglio, i contenuti sono identici. Tantissimi film, serie tv, 6 canali di live tv e molto altro. Qui il bello è quello di avere una TV in salotto ed una un camera da letto.
Food & Beverage
Qui devo dire che Etihad ha veramente dato il massimo, certo l’A380 offre delle opportunità uniche e nessuna altra macchina oggi in produzione potrà mai permettere alle compagnie di superare quanto visto soprattutto su Emirates, Singapore ed appunto EY.
Dalla prima portata, al cioccolatino finale è stato tutto un banchetto nuziale.
A partire dalla quantità industriale di caviale servito.
Fino al servizio del te o alla colazione a letto.
In conclusione
Once in a lifetime, ma magari anche due o tre. Certo fosse solo più facile accumulare punti Etihad Guest in Italia, magari fosse possibile spostare da Membership Rewards verso questa compagnia sarebbe davvero un sogno. Io non vedo l’ora di provare la versione normale per vedere se c’è così tanta differenza. Certo che non coccolare il passeggero in tutto il suo percorso come fa La Premiere, almeno quando vola in The Residence è un peccato capitale.

Pro
- Praticamente tutto
- Il servizio a bordo
Contro
- Niente coccole in aeroporto
- Non c'è più il butler
- Amenity kit sotto la media