Vacanze in famiglia a basso costo, i Grimat: “Per noi viaggiare è come andare a fare la spesa”
Se nella barra di ricerca di TikTok scrivi ‘famiglia’ il primo risultato è l’account della Famiglia GriMat, oltre 230mila follower. […]

Se nella barra di ricerca di TikTok scrivi ‘famiglia’ il primo risultato è l’account della Famiglia GriMat, oltre 230mila follower. Luca Grizzanti, sua moglie Francesca Mattuzzi e la figlia Nicole, 10 anni, vogliono visitare 100 paesi entro i 18 anni della bambina. Viaggiano da 8 anni e ad oggi hanno toccato 41 paesi nel mondo. Hanno aperto i profili social solo nel 2024 e nel giro di poco tempo hanno spopolato. Il loro target, famiglie che viaggiano con bambini e famiglie che viaggiano low cost, e i loro follower sono sempre più numerosi.
In questo articolo:
TFC è andata a intervistare Luca, il papà, per farsi raccontare la loro storia, il segreto del loro successo e soprattutto come riescono a conciliare lavoro, scuola, sport, impegni con i tutti i viaggi e l’attività social.
Chi è la famiglia Grimat?
Siamo una famiglia semplicissima, viviamo a Peschiera del Garda. Io e mia moglie siamo due operai, un magazziniere e una cameriera. Nel 2015 è nata nostra figlia Nicole e abbiamo deciso che le avremmo fatto vedere il mondo. Secondo noi un bambino che vede il mondo cresce con un marcia in più. Il nostro primo viaggio aereo, a Parigi, l’abbiamo fatto quando ha raggiunto i due anni. Da lì non ci siamo più fermati.
Come nasce l’idea dei social?
Il nostro progetto social nasce a febbraio 2024 per raccontare come si viaggia in famiglia a prezzi bassi e sostenibili e soprattutto come si viaggia con un bambino. Le cose stanno andando molto bene e adesso i social sono diventati un’altra nostra fonte di reddito. Facciamo vedere non solo le città che visitiamo ma anche come far fare i compiti in viaggio, come conciliare scuola, impegni e viaggi, come risparmiare. Il nostro canale principale è Tik Tok, con oltre 230mila follower, poi Instagram con oltre 30mila e infine You Tube, su cui stiamo investendo nell’ultimo periodo, e in cui pubblichiamo un video a settimana.
Qual è il segreto del vostro successo?
Di base il fatto che non abbiamo mai considerato l’attività social un gioco. Noi siamo entrati con la totale serietà. Avevamo fin da subito un logo, un sito internet. Poi c’è tanto studio dietro. Prima di partire ufficialmente io ho studiato per circa un anno il mondo dei social, per capirne le dinamiche e le potenzialità. Non ci siamo improvvisati influencer.
Non un passa tempo quindi…
Assolutamente no, i social oggi mi prendono 5-6 ore al giorno, dopo 7-8 di lavoro come magazziniere. Spesso ai social lavoro di notte, al mattino presto o in pausa pranzo. Perché in tutto questo, mia moglie e io, ci siamo promessi di non levare il tempo a nostra figlia. A Nicole non deve pesare questo nostro progetto del viaggio.
I video migliori, quelli più visualizzati?
Quelli che fanno vedere come viaggiare low cost. Siamo stati alle Maldive, in tre, con 1000 euro. Molti non ci credono. Ma io con solo 1000 euro ho trascorso la vacanza più bella della mia vita.
Siete iscritti a programmi fedeltà di compagnie aeree che permettono agevolazioni e sconti sui biglietti?
Sì, ma solo per caso. Voliamo spesso con compagnie sotto StarAlliance, ma i punti non li sfruttiamo quasi mai perché non viaggiamo così tanto da accumularne abbastanza da spendere per tempo. Spesso scadono senza neanche che lo abbiamo usati.
Quanto viaggiate?
Di base una settimana a ottobre, una settimana a novembre, 15-20 giorni a gennaio. Poi ci sono una serie di weekend, parecchi, spalmati durante l’anno. Anziché stare sul divano preferisco partire per 4 giorni in Giordania e far vedere una nuova città a mia figlia. Per noi viaggiare è come andare a fare la spesa. Ci piace e ci divertiamo, zero stress.
Prossimi viaggi in programma?
Alcune città italiane nelle prossime settimane e il Kenya a settembre, dove faremo 12 giorni di safari senza mare.
100 paesi entro i 18 anni di vostra figlia, obiettivo ambizioso?
Sì, è il nostro obiettivo mediatico, ma il vero motivo è far conoscere il mondo a Nicole, la priorità è la sua felicità.
Come scegliete i paesi da visitare?
Scegliamo ovviamente quelli ancora da vedere e che siano economici. La ricerca economica parte direttamente dal volo. Ad oggi non ci importa della comodità, ci interessa il costo.
Quanti paesi avete visitato ad oggi?
41, in otto anni di viaggi.
Quale il viaggio più emozionante?
Quello in Australia questo inverno, a gennaio. Un’infinità di emozioni.
Quali sono le vostre strategie per risparmiare sui voli?
La nostra strategia numero uno, che consiglio sempre a tutti, è di monitorare i prezzi dei voli con costanza. Quando scelgo un periodo in cui partire, prima di prenotare il volo, solitamente quel volo lo monitoro per tre settimane prima di acquistarlo. Poi acquistiamo con largo anticipo. Per esempio, oggi abbiamo già i voli del Kenya in cui andremo a settembre. Ma il grande trucco sono le date flessibili. Questo è il vero risparmio.
Come raccontate nei vostri video, viaggiate sempre con bagaglio a mano?
Sì, mai imbarcato una valigia anche quando ne avevamo la possibilità. Puntiamo all’essenziale. Nel tempo ci siamo resi conto che spesso si portano cose inutili. Quindi portiamo solo ciò che serve davvero. Con solo bagaglio a mano abbiamo la possibilità di vivere il direttamente il paese in cui si arriva. Non passiamo quasi mai in hotel a lasciare i bagagli, ma ci immergiamo subito in città. In Australia abbiamo fatto 21 giorni con gli zaini. Per i cambi sempre puliti, usiamo spesso anche il servizio di lavanderia.
Cosa pensi delle agenzie di viaggio?
È una guerra tra me e le agenzie di viaggio. Non tutte ma la maggior parte. Devono cambiare, devono capire che è arrivato il momento di cambiare. Se vogliono andare avanti devono necessariamente vendere “tailor made”, un viaggio fatto su misura, dove io entro entro e ti dico “Ho 3mila euro. Mi mandi in Messico con la mia famiglia?”. Ma finché la risposta è “No, con i pacchetti sul sito di tour operator non ci stai dentro” allora non vedo il valore aggiunto. Perché pagare una percentuale all’agente di viaggi per qualcosa che potrei fare anche da solo a casa? Se vado in agenzia è per organizzare un viaggio che da solo non sarei in grado di organizzare.
Come riuscite a conciliare vita lavorativa, scuola della bimba, viaggi e attività social?
Per la scuola utilizziamo le classiche assenze consentite per legge. Ma il segreto è essere ben organizzati e non lasciare indietro nulla. Nicole nei viaggi parte con il suo quaderno di scuola per i compiti, recuperare sempre tutte le lezioni e non lascia indietro niente. Quando siamo in vacanza in albergo Nicole si prende sempre un’ora per studiare. A molti sembra assurdo, ma lei è brava e ha tutti ottimi voti. Rallenteremo i nostri viaggi solo se Nicole dovesse avere problemi a scuola o ci dovessero essere delle lacune. Per ora va tutto bene e le maestre sono molto contente. Noi invece abbiamo le ferie classiche di 34 giorni previste dal contratto nazionale del lavoro. Abbiamo turni flessibili, quindi ci possiamo organizzare.
Come si viaggia con un bambino, quali le esigenze particolari?
I bambini si adattano molto bene. Nicole cammina molto, mangia tutto, in aereo dorme. Quando sento dire “Non viaggio più perché adesso ho i figli” a me dispiace molto, per i figli. Perché io sono stato uno dei quei bambini che non ha mai viaggiato con i propri genitori. Ho questo grande rimorso. Io non ho ricordi con i miei genitori.
Quanto pensi abbia influito questa tua esperienza personale nella decisione di viaggiare oggi con la tua famiglia?
Tantissimo, al 100%. Io e mia moglie non abbiamo ricordi con i nostri genitori, perché non viaggiavamo e non facevamo esperienze emozionanti. I ricordi si creano dalle emozioni non dalle routine. Se uno vive di routine, come è capitato a noi da bambini, allora non si creano ricordi. Noi invece vogliamo che Nicole crei dei ricordi attraverso le emozioni.
Una frase che ti rappresenta?
“Il viaggio non è mai una questione di soldi ma di coraggio”, di Paulo Coelho.