Perchè la challenge di Etihad è “incasinata” e il gioco non vale la candela (nemmeno per un barbone come me)
Nei giorni scorsi ho rilanciato la notizia della challenge di Eithad, una sfida con in palio 8M di miglia Etihad […]

Nei giorni scorsi ho rilanciato la notizia della challenge di Eithad, una sfida con in palio 8M di miglia Etihad Guest.
In questo articolo:
L’entusiasmo iniziale però ha lasciato ben presto il campo alla dura realtà e analizzando tutte le varie sfaccettature ho deciso che, a differenza di quello che ho fatto con Eurobonus Millionaire e che sto facendo con la Miles&More Challenge, non prenderò parte a questa caccia al tesoro.
6 motivi per cui non rischio questa challenge
Ho deciso di non partecipare, non perchè il premio non valga la sfida, anzi, ma solo il primo premio è in grado di ripagare sicuramente la spesa sostenuta dato che 1M di miglia Etihad Guest valgono, secondo me, meno della stessa quantità di miglia Eurobonus. Ecco quindi alcuni punti che mi hanno spinto a prendere questa decisione.
- Quando ho preso parte all’iniziativa di SAS Scandinavian l’ho fatto perchè il premio era “sicuro”, dovevo prendere 15 voli e tagliato il traguardo avrei ottenuto il mio bottino. Certo ci sono stati dei problemi tecnici, ma SAS ha mantenuto le promesse, ha chiarito i dubbi e alla fine ha sborsato più di 1 miliardo di miglia a tutti quelli che hanno taglio uno dei 3 traguardi.
- Le regole del gioco non sono chiare o forse sarebbe meglio dire che sono interpretabili. Per certi versi si potrebbe pensare che il primo che completa la corsa vince, ma a leggere le norme in piccolo emerge una frase diversa dove si parla che verrà premiato chi ci impiega meno tempo, come a dire non importa se sei il primo, devi essere quello che ha impiegato meno “ore” per volarci.
- Non c’è alcun premio di consolazione. Il punto è che non ci sono premi intermedi, o meglio Etihad dice che potrebbe “premiare” chi completa 10 delle 15 nuove rotte, ma tutto a sua discrezione. Il rischio sarebbe quindi di spendere un botto di euro con Etihad e trovarsi poi con un pugno di miglia e nulla più.
- Sempre e solo EY, poco senso raccontare questa challenge sul mio canale YT. Nel caso della challenge di SAS ho preso più di 20 voli, praticamente mai due volte con la stessa compagnia e mai due volte nello stesso aeroporto. Tutto questo è stato fonte di articoli, video sul canale YT e post sui social. La challenge di Etihad sarà ripetitiva: si volerà sempre da Abu Dhabi verso una delle 15 nuove destinazioni.
- Se nel caso di SAS abbiamo visto “pazzi” da tutto il mondo mettersi in gioco qui le cose non mi sembrano ipotizzare uno scenario simile, il motivo è presto detto. Con SAS c’è chi ha fatto tutto in una unica corsa, chi come me la ha spezzata in fasi. Qui invece ci sono 15 destinazioni, che partiranno spezzettate nei prossimi mesi. Sochi è partita ieri, 29 maggio, Praga debutta il 2 giugno, poi toccherà Varsavia – 3 giugno, Atlanta – 2 luglio, Taipei – 7 settembre, Peshawar – 29 settembre, Addis Abeba – 1º ottobre, Medan – 2 ottobre, Phnom Penh – 3 ottobre, Krabi – 9 ottobre, Tunisi – 1º novembre, Chiang Mai, Hanoi e Hong Kong – 3 novembre. L’ultima rotta ad aprire sarà Algeri il 7 novembre. E’ evidente che un non residente nella capitale degli UAE, dovrà fare la spola per mesi.
- Etihad non partecipa ad alcuna alleanza, questo vuol dire che i punti (tanti) li puoi spendere solo volando con loro. Certo non mi farebbe schifo fare una decina di voli a/r in First Class, ma alla fine sempre e solo con questa compagnia potrei volare e sempre e solo passando da Abu Dhabi, perchè non ci sono nemmeno rotte Fifth Freedom.
Come avrebbe dovuto essere la challenge
Il peccato originale è senza dubbio l’interpretabilità del regolamento. Se è il più veloce che vince, il 7 novembre la challenge finisce sicuro con il volo verso Algeri. L’A321LR sarà pieno di cacciatori di miglia che poi si giocheranno tutto in base all’ora, minuto e secondo in cui si sono registrati alla challenge, se invece è quello che ha “volato” più veloce le cose saranno in divenire sino all’ultimo giorno, però immagina che una perturbazione ti allunga una rotta di 30 minuti e resti fuori dal podio!!!
ti hanno cancellato il volo, hai perso la coincidenza, sei atterrato in ritardo?
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“Nel mondo non si inventa più niente, bisogna saper copiare bene” questa è una vera filosofia e nel marketing è quasi la legge. L’idea di SAS è piaciuta e ha fatto scuola, giusto cercare di replicarla cambiando la ricetta ed Etihad ha, secondo me, cucinato la giusta challenge, ma è il premio che è sbagliato.
Prima di tutto avrebbe dovuto lasciare un filo di flessibilità, nel caso di SAS venivano richieste 15 compagnie su 17, qui avrebbero dovuto fare la stessa cosa anche perchè nella lista ci sono Russia e Pakistan, non proprio due posti facili dove volare in questo periodo storico e nemmeno facile entrarci in base al passaporto posseduto.
Il secondo problema è il premio finale. Ok dare 5M di miglia al primo (o al più veloce), ma poi doveva essere previsto un premio consolazione per tutti quelli che tagliano il traguardo finale, magari a scalare. Come per i punti in un gran premio di Formula Uno, tutti quelli che arrivano al traguardo si portano a casa un pezzo di gloria. Invece così fuori dal podio non c’è nemmeno la gloria.
In conclusione
Ovviamente continuerò a seguire l’evolversi della challenge di Etihad, ma se non cambieranno le carte in tavola, la mia decisione è presa: non diventerò un milionario di Etihad Guest.