Il CEO di ITA Airways ‘sposta’ più in là l’ingresso in Star Alliance: ecco quando si apriranno le porte dell’alleanza
Ha parlato di nuovi aerei e destinazioni e del ruolo di Linate nei piani futuri di ITA Airways. Ma il […]

Ha parlato di nuovi aerei e destinazioni e del ruolo di Linate nei piani futuri di ITA Airways.
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Ma il CEO della compagnia italiana Joerg Eberhart, presentando la nuova lounge al City Airport Milanese, non poteva esimersi dal discutere di programmi fedeltà, alleanze internazionali e strategie intercontinentali con vettori terzi (rispetto all’intesa con Lufthansa).
Perché, dopo tre anni e mezzo a ballare da solo, le più grandi novità per il vettore e i suoi passeggeri arriveranno proprio da questi fronti.
E se l’integrazione tra i programmi Volare e Miles & More è già iniziata così come anche il codeshare di dozzine e dozzine di voli, l’ingresso di ITA in Star Alliance (che aprirà ai passeggeri della compagnia italiana le porte dei FFP di decine di compagnia aeree che fanno parte della più grande alleanza internazionale) richiederà tempo e pazienza.
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Sono tanti, piccoli e grandi dettagli, per esempio ogni vettore deve avere almeno 2 aerei in livrea Star Alliance: uno per il corto e uno per il lungo raggio. Per fare questi lavori significa dover fermare le macchine, fermare le macchine vuol dire non fare ricavi.
“Penso che per la nostra entrata in Star Alliance si dovrà ancora attendere all’incirca un anno a partire da oggi” ha dichiarato Eberhart, spostando l’asticella da inizio 2026 (come era stato ipotizzato lo scorso febbraio) alla metà del prossimo anno.
C’è poi un altro aspetto che al CEO sta particolarmente a cuore, “per il quale occorre si inizi a lavorare da subito” ha detto. E’ quello dell’ammissione di ITA Airways nella joint venture traslatlantica che vede da questa parte dell’oceano le compagnie del Gruppo Lufthansa e dall’altra due giganti come United Airlines e Air Canada.
“Questa della Joint Venture (che di fatto spalancherebbe le porte del codesharing a tutti i voli operati attraverso l’Atlantico dai membri, ndr) è un’operazione complessa, perché passa attraverso le autorizzazioni delle agenzie che disciplinano il trasporto aereo nei Paesi dei quali le compagnie aeree fanno parte, in questo caso innanzitutto Stati Uniti e Canada. E queste autorizzazioni richiedono lavoro e tempo”.
Se ne parlerà, anche in questo caso, a 2026 inoltrato. E solo a quel punto, l’intero potenziale della partnership con Lufthansa potrà portare a ITA i frutti desiderati.
In ultimo abbiamo chiesto come mai nella nuova runway lounge, che aprirà il 15 maggio, non sia presente una zona Senator, ovvero per i passeggeri più importanti per il mondo Miles&More: “Ci abbiamo pensato – conclude il CEO di ITA – ma gli spazi non ci avrebbero consentito di fare un prodotto in grado di rispondere alle necessità, ecco perchè abbiamo puntato ad una lounge sola, ma dove puntiamo ad offrire un servizio di alto livello.”