Recensione Lufthansa First Class Terminal
Nessun vettore al mondo ha una struttura paragonabile al First Class terminal di Lufthansa, si tratta di un vero e […]

Nessun vettore al mondo ha una struttura paragonabile al First Class terminal di Lufthansa, si tratta di un vero e proprio edificio staccato dall’aeroporto e dedicato unicamente ai passeggeri più “preziosi” della compagnia tedesca.
In questo articolo:
Aperto ad inizio anni 2000 è un vanto del prodotto First Class tedesco.
Location
Siamo fuori dal T2, diciamo a 10 minuti di camminata, anche se dubito che saranno pochi i passeggeri che arrivano a piedi, per lo più si arriva direttamente con il taxi, LH non offre lo chauffeur ai propri clienti.
Accesso
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Le regole sono le medesime di tutte le altre lounge di prima classe: Si entra in base al biglietto, rigorosamente di F, o se si è nella ristretta cerchia dei membri HON Circle.
Il terminal
Come un vero terminal aeroportuale c’è il bancone dove fare check in, poi si passa alla sicurezza e si accede alla lounge vera e propria. Lo dico subito chi si aspetta un prodotto simile alla Al Fursaan di Doha rimarrà deluso, è una versione più grande di una qualunque lounge di F del vettore tedesco.
A voler essere pignoli qui manca completamente la vista sulla pista che invece si può avere dalle tante lounge sparse dentro l’aeroporto di Francoforte.
Diciamo che l’unica grande differenza con il terminal vero e proprio è la mancanza del duty free, dato che l’unico negozio è il worldshop, ovvero il negozio che vende i prodotti Lufthansa , gli stessi che si possono comprare a bordo, su internet o in altri store aeroportuali.
Al centro c’è un grande bancone bar, ma come detto stile, design, contenuti ed arredi sono tutti uguali con le altre sale.
La parte esterna è dedicata alla zona relax, quella che si affaccia sulle grandi finestre che però offrono una vista molto triste sul zone tecniche o parcheggi, non certo una cosa emozionante.
Anche i servizi sono gli stessi offerti altrove. Ci sono delle piccole stanzette ufficio, dove chiudersi dentro a lavorare senza disturbare (o essere disturbati).Vengono assegnate ai passeggeri in base alla disponibilità e per tutta la permanenza.
C’è una cigar lounge più grande, ma dove non ci sono nemmeno i sigari (ma forse bisognava chiederli).
La zona ristorante con relativo buffet.
Poi i bagni, che ricordano l’allestimento che si trova sull’A380 e due stanzini dove dormicchiare al buio e nel silenzio, si solo due.
Food&Beverage
C’è un buffet, molto ordinato, ma nulla di wow. Non c’è scenografia e nemmeno una presentazione da gioielleria come accade nella sala di Etihad, è una classica colazione in un hotel di livello.
L’offerta si divide colazione e poi cucina aperta tutto il giorno a partire dalle 11. In sala anche personale italiano, che se si parla di cucina dovrebbe essere una garanzia.
Cantina a vista, come in una piccola enoteca, sono in mostra tutti i vini disponibili in lounge.
Niente tovaglie, ma tovaglietta, un servizio curato ma non paragonabile a quello che altri vettori offrono, come ad esempio British Airways nella sua Concorde Room.
Maggio è, per i tedeschi, sinonimo di asparagi. Sono letteralmente malati di questo ortaggio, una roba che non ha nessun paragone in Italia. Il menù del mese era infatti puntato tutto su questo prodotto tipico dell’agricoltura teutonica, ma nella carta c’erano anche prodotti più commerciali come il cheesburger di Wagyu, e la cotoletta che qui si chiama Schnizel.
Io ho preso questa e poi mi sono addolcito con un dessert che riprendeva le iconiche forme della paperella simbolo della first class LH.
La paperella LH
Quando si parla di gadget collezionabili questo oggetto è secondo solo alle casette di KLM, con l’unica differenza che quelle si ottengono solo se si vola in business sul lungo raggio, queste solo se si transita per una lounge di first class LH.
Scortati a bordo
Gli ospiti della lounge vengono poi scortati a bordo dal personale LH, niente Porsche o limousine, ma delle Audi o dei Classe V Mercedes, e niente solitudine, ma tutti sulla stessa macchina se si ha la medesima destinazione.
In conclusione
Bella l’idea, ma manca quella fantasia, quel quibus che faccia dire figata. Si è grande, ma non ha vista. Non c’è una SPA come offrono Air France e molti altri vettori. Non c’è un ambiente ricercato, non ci sono terrazze o altri servizi che facciano dire, almeno a me, non vedo l’ora di tornarci.