Recensione della premium econonomy a bordo di Neos: importante non scegliere il posto sbagliato
Dopo l’esperienza a bordo dell’economy Extra Plus di Neos da Milano a New York, due giorni dopo ho preso lo […]

Dopo l’esperienza a bordo dell’economy Extra Plus di Neos da Milano a New York, due giorni dopo ho preso lo stesso aereo per viaggiare nella direzione opposta, ma questa volta sedendomi nel posto migliore a bordo, dato che la compagnia di proprietà di Alpitour non propone la business class.
In questo articolo:

- Specifiche
- Aeromobile:
- B787/9
- Classe:
- Premium Economy
- Tratta:
- JFK - MXP
- Prezzo:
- 450€
- Prenota
Non era semplicemente lo stesso modello di aereo, questo sarebbe normale dato che NO ha solo una flotta di 787/9, ma era proprio la stessa macchina, EI-NUA “Las Americas”, e per non essere da meno anche questa volta il volo era in ritardo. En plein: poco meno di 3 ore perse all’andata e due al ritorno, decisamente la compagnia meno affidabile su cui abbia viaggiato negli ultimi anni.
Lo scorso anno ho preso 146 voli e accumulato in totale 25 h di ritardi, ma ben 9 erano stati causati dal maltempo. Con Neos, in due voli, sono ad quasi 5 ore.
In aeroporto
Anche questa volta non ho ricevuto alcuna comunicazione da parte di Neos in merito al ritardo e così, quando intorno alle 14:30 sono arrivato al T1 del JFK, ho scoperto che la partenza dalle 17 era spostata alle 19.
I banchi del check-in erano praticamente deserti, ma non c’era la corsia dedicata a chi viaggia in Premium Economy, eppure sul sito c’è scritto che, nei benefit della PE di Neos, c’è, tra le altre cose, l’area check-in dedicata.
Ottenuta la mia carta d’imbarco mi sono diretto ai controlli di sicurezza. Non ho preso la corsia normale, ma ho sfruttato la lounge Priority Pass esterna, che ha al suo interno un fast track che fa saltare tutta la coda e che mette a disposizione gli addetti della lounge come “maggiordomi”, che si occupano di gestire borse, computer e tutto il resto.
Sulla mia boarding pass, a mano, l’addetta al check-in ha scritto “Air France Lounge”, e mi sono davvero stupito della scelta. Mi aspettavo di finire nella [manca il complemento], e invece si ha accesso alla migliore lounge del T1, lounge dove non accedono più i passeggeri di ITA.
Ho molto apprezzato il fatto che Neos abbia scelto di ospitare i suoi passeggeri premium nella lounge di Air France. Certo, una spesa importante per la compagnia, ma che sicuramente è tra le migliori opzioni, se non la migliore, nel T1 del JFK.
Le procedure di imbarco si sono svolte in maniera ineccepibile: corsie ben evidenziate, passeggeri indirizzati in maniera corretta, anche perché gli italiani impareranno ad imbarcarsi a zone probabilmente solo quando sarà inventato il teletrasporto.
A bordo del 787/9, lo stesso che aveva operato il volo d’andata, c’era anche lo stesso equipaggio. Dato che NO non ha un volo giornaliero in bassa stagione su NY, piloti ed assistenti hanno un layover lunghissimo nella Grande Mela, cosa che non accade quando una rotta è giornaliera e, dopo la sosta di legge, si torna subito a casa.
La cabina
La Premium Economy di Neos è molto più piccola di quella di Norse, che — lo ricordo — usa gli stessi aerei (sono entrambi ex Norwegian) e sono gli stessi che volano anche in wetlease per la compagnia di Alpitour.
A dividere la PE dall’economy non c’è una galley, ma solo una paratia: questo vuol dire che non c’è isolamento acustico, anche se la prima parte della cabina è venduta come adults only. Sono 4 file, con una configurazione 2-3-2, mentre l’economy tradizionale è 3-3-3. Io avevo scelto la poltrona 4A, l’unica disponibile lato finestrino, purtroppo però anche quella più vicina alla paratia.
Non era la mia prima volta su una configurazione simile: avevo già volato su Norse e su Scoot. La prima vola da Roma a New York e Los Angeles, oltre che da tante città europee. La seconda è la low-cost di proprietà di Singapore Airlines e vola da Atene e Zurigo verso Singapore.
La poltrona
Come detto, non era un prodotto sconosciuto e nemmeno nuovo. Diciamo che è la versione 1.0 delle Premium Economy: oggi tutti i vettori, visto il successo di questa cabina, hanno o stanno offrendo un prodotto decisamente più confortevole ed accessoriato.
Seduta comoda, ma con dei “gravi” difetti che mostrano gli anni di questo prodotto. Lo schermo dell’IFE e il tavolino sono nascosti nei braccioli: questo significa che molto spazio è “sprecato” per accogliere questi due oggetti. Oggi, invece, sono posizionati frontalmente, permettendo ai costruttori di offrire sedute decisamente più larghe e confortevoli.
Inclinazione e supporto per le gambe si gestiscono da due pulsanti inseriti nel bracciolo. Lo spazio per le gambe è molto.
Comodo anche il supporto per i piedi, che può essere esteso a piacimento grazie all’apposito pulsante. Tavolino di dimensioni giuste e abbastanza rigido per mangiare o lavorare senza problemi.
Cosa non mi piace di questa cabina
I difetti sono sostanzialmente tre.
Se non ti siedi in fila 4, la poltrona ha anche una inclinazione generosa. Certo, alzarsi se il passeggero davanti a te dorme è praticamente impossibile, ma è una condanna di tutte queste cabine dove la poltrona non è inserita in un guscio fisso, come appunto le PE più moderne.
Il controller dell’IFE e la gestione della parte elettronica del sedile (pulsante luci, chiamata equipaggio) sono inglobati nella parete interna del sedile, e questo significa che, se ti muovi con la gamba, rischi di cambiare canale o chiamare l’equipaggio. A me è successo 4 volte durante il volo.
Il difetto maggiore è che il supporto dove si aggancia la cintura di sicurezza sporge, e in un sedile non troppo largo, per un passeggero con un pochino di pancia equivale ad avere uno spuntone piantato nel fianco.
Servizio
A bordo, sul sedile c’erano già cuscino e copertina, gli stessi che vengono dati ai passeggeri di Economy Extra.
Successivamente viene distribuito un piccolo amenity kit, di qualità superiore a quello che viene offerto a chi viaggia in Y Extra +. Anche questo è molto apprezzabile, paragonato invece ad ITA, che non offre nulla a chi sceglie questa cabina, e a Norse o Scoot, che invece lo vendono a richiesta.
A mancare sono però i dettagli, come ad esempio il fatto che il panno caldo venga servito dopo lo snack salato pre-partenza e non prima.
Certo, il fatto che il prodotto “letto” sia il medesimo della Y lascia la sensazione di essere su una cabina meno premium.
Food & Beverage
Post decollo è stato servito un piccolo aperitivo.
Successivamente è iniziato il servizio della cena. Anche qui, non capisco: in economy viene dato il menu che spiega cosa viene servito, qui non c’è, e le scelte sono “spiegate” a voce dall’equipaggio, senza alcuna possibilità di conoscere, nel dettaglio, gli ingredienti dei piatti offerti. OK, non è una questione di allergie o intolleranze, ma se non mi piacciono i funghi o mi stanno sulle scatole i cavoletti di Bruxelles vorrei saperlo prima di trovarmi la salsa che copre il mio piatto.
Il servizio è fatto bene, al piatto e non al vassoio, come fanno anche in business molti rinomati vettori (ad esempio Emirates), e la sensazione è che sia curato. Un primo antipasto servito con pane caldo, un bicchiere di vetro e i soliti gadget. Salmone con dell’insalata, buono.
Tra le tre opzioni per il piatto principale — tra le stesse lasagne dell’economy e il pesce — io ho optato per la carne con purè e verdure. Fortunatamente la salsa era a parte, peccato solo che il contenitore in alluminio nel piatto stonava proprio. In ogni caso, prodotto buono.
Infine, il dolce: un tartufo al cioccolato.
Poco prima dell’atterraggio viene servita la colazione: meglio di quello che propone ITA, ma peggio di Norse. Non c’è scelta e non c’è niente di caldo.
Ovviamente, anche in premium economy, non vengono offerte bibite, cosa che accade a tutti i passeggeri, indifferentemente da dove sono seduti.
IFE
I contenuti sono gli stessi per tutti e devo dire che non ci si annoia. Certo, non ci sono le novità che invece si trovano altrove, ma questo è probabilmente un capitolo dove NO risparmia qualche euro a passeggero, puntando su contenuti meno freschi.
Lo schermo, come detto, esce dal bracciolo: è luminoso, ma non ha una risoluzione delle più moderne. L’interfaccia è la stessa e non è che sia anche questa molto moderna, ma alla fine l’importante è riuscire ad usarlo senza impazzire.
A tutti i passeggeri viene offerto un voucher per il Wi-Fi, anche questo è un ottimo gesto da parte della compagnia.
L’incubo peggiore. La poltrona non reclina
Veniamo poi alla cosa peggiore di questa cabina di Premium Economy: il fatto che, se viaggi in fila 4, non potrai reclinare il sedile se non per pochi gradi.
Il motivo è semplice: la paratia blocca lo schienale, e questo è una cosa davvero inqualificabile per un prodotto di Premium Economy. Non solo in fase di scelta posto il sito di Neos non lo dice, ma soprattutto è un comportamento non corretto da parte della compagnia, che vende questa seduta sapendo benissimo che è inferiore alle altre.
Essendo le paratie leggermente sfalsate, le tre sedute centrali della fila 4 hanno ancora meno inclinazione: una cosa davvero riprovevole.
L’arrivo non sul finger
Certo per un avgeek come me è un plus, non un minus. Però siamo arrivati con quasi 60 minuti di ritardo, abbiamo dovuto aspettare il bus e tutti i passeggeri sono stati caricati su due mezzi, nessun riguardo per chi viaggiava in PE e dovendo aspettare che tutti scendessero dall’aereo abbiamo accumulato altri 20 minuti di “ritardo”. Peccato che io avevo incastrato un appuntamento in centro Milano e che ho dovuto disdire.
In conclusione
La sensazione in PE, come in economy, è di “vorrei ma non posso”. Inqualificabile sicuramente vendere una poltrona “premium” che non reclina. Ottimo il servizio, così così l’offerta gastronomica e contenuti e qualità dell’intrattenimento.

Pro
- Il personale
Contro
- La poltrona non reclina