Recensione nuova business Suite sull’A350 di Lufthansa, più che Allegris la mia esperienza è stata “Sfigatis”
Volare con Allegris, la nuova business class di Lufthansa, è una cosa che avevo in programma di fare, e per […]

Volare con Allegris, la nuova business class di Lufthansa, è una cosa che avevo in programma di fare, e per prenotare ho aspettato il momento in cui ho avuto la certezza di volare sulle nuove cabine senza correre il rischio di vedermi cambiata la macchina a causa di un problema operativo o quant’altro.
In questo articolo:

- Specifiche
- Aeromobile:
- A350/900
- Classe:
- Business
- Tratta:
- PVG - MUC
- Prezzo:
- 1000€
- Prenota
Ho deciso di prenotare una delle rotte Allegris garantite e, tra queste, ho scelto Shanghai. Il motivo è che, come sempre, da ogni biglietto che mi pago qui a TFC cerco di ottenere il massimo, e la combinazione di questo itinerario era perfetta: biglietto a/r tutto in business class, pagato 2.000€; viaggio di andata a bordo dell’A340-600 di Lufthansa via Francoforte e ritorno con le nuove cabine via Monaco.
Inutile dire che il piano era quello di provare a fare anche l’upgrade in prima classe, ed è un piano che è riuscito a metà.
All’andata sono riuscito a evitare la vecchia e noiosa business class 2-2-2 che LH propone su tutta la sua flotta, per volare, per la prima e ultima volta, nella first class di un’icona come l’A340-600, di cui la compagnia tedesca era stata il cliente di lancio. Purtroppo, però, non sono riuscito a fare upgrade al ritorno, ma in ogni caso la recensione delle nuove cabine di business class era da portare sia sul sito che sul canale YouTube.
Tentativo di upgrade in first class fallito

Screenshot
Ho cercato di fare upgrade in vari modi: prima telefonicamente, poi attraverso il sito, poi tramite i canali di assistenza ai clienti di Lufthansa, infine direttamente al terminal di Francoforte. Sempre senza fortuna. In serata, mentre mi recavo in aeroporto, Lufthansa mi proponeva tramite l’app di fare upgrade, pagando la bellezza di poco meno di 14.000 yuan, ovvero all’incirca 1.300 € in valuta cinese. Arrivato però al dunque del pagamento, come al solito, non sono mai riuscito a completare la transazione.
In aeroporto
Arrivato in aeroporto, ai banchi del check-in, è stata quella che credo fosse la Station Manager di Lufthansa a Shanghai Pudong a spiegarmi il motivo del mio fallimento, non senza scaricare la colpa sul dipartimento IT della compagnia.
Lufthansa in questo momento non sta vendendo questi upgrade. O meglio, solitamente si ha la possibilità di comprare un upgrade last minute – un biglietto per una poltrona che altrimenti viaggerebbe vuota – ma evidentemente la politica di Lufthansa in questa fase con Allegris è differente. Grande novità, grandissimo hype attorno a questa cabina, e quindi ha deciso che si paga a prezzo pieno oppure l’upgrade non te lo vende. E quindi preferisce viaggiare con la cabina vuota, come avvenuto nel caso di questo volo, piuttosto che venderlo a prezzo scontato.
Poco male, perché ero comunque felice di essere riuscito a cambiare il mio posto a bordo da uno standard al posto migliore, ovvero la Suite 8D, una delle poche sedute a bordo di questi aerei dotate di porta che isola completamente il passeggero dal resto della cabina.
Passati i controlli, mi sono quindi diretto alla lounge indicata da LH che, per ragioni ovvie di alleanza, era la lounge #71 di Air China.
La lounge Air China a Shanghai PVG
In passato ho già avuto modo di visitare una lounge di Air China e devo dire che non sono rimasto assolutamente soddisfatto. La lounge di questo aeroporto di Air China è sicuramente più bella di quella presente all’aeroporto di Pechino.
Quello che però ho notato anche questa volta è un’inspiegabile assenza di servizio, rispetto a quello che invece da una compagnia come Air China sarebbe logico aspettarsi. Tutta la parte della cucina espressa era chiusa e ci si poteva servire soltanto da un tristissimo buffet.
Tra l’altro, la cosa ancora più assurda che non ho capito è come mai la parte relativa alle bevande sia al piano inferiore. Cosa davvero inspiegabile: se uno vuole bere qualcosa, una bottiglia o un bicchiere di vino, o un superalcolico, deve scendere al piano inferiore.
Mentre tutto il food è servito al piano superiore. Era inspiegabile, davvero una cosa strana.
A bordo
Le procedure di imbarco si sono svolte in maniera perfetta. Devo dire che il sistema di boarding ideato da Lufthansa, e che hanno anche tutte le altre compagnie del gruppo come Swiss (e che spero venga adottato anche da ITA), è fluido e, soprattutto, i passeggeri non si sono assolutamente mossi prima del tempo.
Complice il biglietto di business e lo status Senator, frutto dello status match lanciato da Miles&More verso gli iscritti Volare, sono riuscito a imbarcarmi quasi tra i primi e sono così riuscito anche a fare qualche scatto fresco delle cabine.
Questa non era la prima volta che salivo a bordo di un aereo con l’allestimento Allegris, però era la prima volta che ero pronto al decollo su questa macchina.
La configurazione della business class, come noto, è abbastanza originale. L’idea di Lufthansa nel creare questa cabina è stata quella di trovare un modo per far stare più posti possibili nel minor spazio possibile. Non trovo altra definizione per questa cabina: è impossibile dire se è 1-2-1 o altro, perché è veramente un incrocio di sedute.
Ovviamente, se si è curiosi, abbiamo già fatto un articolo che spiega nel dettaglio com’è configurata e, soprattutto, quanto costa scegliere i posti a bordo di questo aereo.
La mia poltrona era la 8D, ovvero la fila centrale della prima fila della seconda cabina. Le poltrone Suite sono soltanto quelle nella prima fila, in pratica 8 in tutto: sono le uniche poltrone, ad esclusione della first class, dotate di porta.
Bisogna dire che Lufthansa è riuscita a creare una struttura decisamente migliore rispetto a quella della concorrenza. La struttura è più alta, garantisce maggiore privacy, anche rispetto alla QSuite. Diciamo che siamo alle pareti che alcuni vettori offrono in prima classe, quindi davvero top. Peccato solo che non sia stata applicata questa configurazione a tutta la cabina, ma soltanto alle prime file.
Lufthansa lo sa che queste poltrone sono le migliori e, infatti, le vende a carissimo prezzo. Si arriva a 625 € per poter scegliere in anticipo questo posto, considerato che neanche i Senator – ovvero chi ha il massimo status nel programma fedeltà Lufthansa – ha la possibilità di ottenerlo gratuitamente, cosa che invece avviene per gli altri posti ma solo in fase di check-in, mentre durante le fasi di pre check-in anche i Senator hanno l’obbligo di pagare per la scelta dei posti.
Il difetto principale, ma avere la porta aiuta a mitigare il disagio, è la presenza degli unici due bagni per i passeggeri di business class proprio “di fronte” all’ingresso delle due suite.
Solo due bagni per 38 passeggeri sono davvero pochi. Sugli altri A350 in flotta a LH sono 3 per soli 30 passeggeri e sono veramente fastidiosi per chi occupa queste due poltrone “Suite”.
La poltrona
Come detto, sono 8 sedute in tutto: 4 nella prima cabina e 4 nella seconda. Se si preferisce volare lato finestrino si ha la suite singola, mentre le due coppie di sedute centrali possono essere matrimoniali, o meno. In base al fatto che si conosca o meno il passeggero accanto, per la privacy – ma solo dopo il decollo – si può chiudere la paratia mobile.
Io ero appunto in una delle due poltrone centrali. Lo spazio è davvero tanto, la poltrona è profonda. Non sarà come il “Dirk Nowitzki seat”, ma ci siamo vicini.
A mancare, forse, è un pozzetto più grande: si sarebbe potuto usare lo spazio finale del sedile e, in questo modo, si sarebbe potuto avere anche uno storage maggiore.
O forse sono io che ho sempre troppi oggetti che mi porto dietro nei miei viaggi, e i vari pozzetti sparsi qua e là non sono mai abbastanza.
Lo spazio, però, non manca, anche perché LH ha deciso di mantenere le cappelliere anche sopra le file centrali, cosa che molti vettori hanno eliminato dalle business class degli A350 per rendere tutto più arioso.
Tutta la poltrona si gestisce con il tablet, davvero grande e facile da usare. Però è pesante, scomodo come telecomando e, in modalità letto, non è il massimo del comfort anche perchè, a differenza di quello che accade con Emirates è a filo, simile a quello installato nella nuova business di Air France, ma molto più grande.
FANTASTICO il sistema di raffrescamento e riscaldamento della poltrona. LH è la prima compagnia ad aver installato questo doppio optional, e devo dire che è la funzione che più mi è piaciuta.
Per il resto, è impossibile non trovare la propria posizione preferita: si può gestire veramente ogni piccolo/grande aspetto.
Fantastica anche la presenza della bocchetta dell’aerazione, posizionata sulla struttura del sedile e non in alto nella cappelliera. Forse manca un pochino di luce, soprattutto in un volo notturno, ma anche a cabina illuminata.
Il bracciolo si può abbassare e questo contribuisce a rendere ancora più spaziosa la seduta, comoda in versione notte.
Il poggiatesta non sporge ed è regolabile a piacimento, anche questa cosa non scontata nelle business moderne.
La poltrona in modalità letto è comoda, sono riuscito a dormire come un ghiro.
La dotazione è completa: topper, piumino e cuscino. Se solo questi ultimi due fossero in una busta, e non liberi sul sedile, sarebbe perfetto.
Menzione d’onore per il gancetto degli occhiali e quello per le cuffie, piccole attenzioni che rendono tutto più comodo da usare.
La porta
Qui arriviamo alle note dolenti della mia esperienza: la mia porta non si poteva chiudere. Tutti gli altri passeggeri, arrivati a quota di crociera, hanno potuto chiudere la suite, io no.
La struttura, come detto, è alta, l’isolamento dalla vista è totale. Siamo meglio della QSuite di Qatar.
Mai avrei pensato di vivere, su un aereo con meno di 6 mesi di vita, una situazione così paradossale. Alla fine è arrivato il comandante in persona e, con l’istinto da MacGyver, grazie a delle bustine di tè ha cercato di risolvere il problema. All’apparenza una soluzione top, ma all’atto pratico un fail clamoroso, dato che la porta veniva aperta per il servizio, per andare in bagno o anche dalle turbolenze.
E alla fine era una distesa di bustine per terra, e mi sono arreso: ho viaggiato con la porta spalancata.
Servizio
L’equipaggio ha fatto letteralmente i salti mortali, ma quando le cose iniziano male non possono che finire peggio. Mi è piaciuto moltissimo che LH abbia configurato il galley con il “mini” ufficio come avviene per il 747.
Lufthansa non ha mai vinto alcun premio per i suoi amenity kit, ma quello distribuito in questo volo era la cosa meno bella mai vista prima. Perfino le vecchie borse della spesa erano meglio di questa pochette “Porsche Design”.
Contenuto triste in contenitore trasparente, davvero imbarazzante.
Il bedding, come detto, è top, ma sono i dettagli a fare la differenza. Nessuno è venuto a darmi il benvenuto a bordo, anche se ero un passeggero con status Senator e se non fosse stato per il disservizio della porta non avrei, probabilmente, avuto contatti con nessuno. Davvero triste la bustina con le noccioline lasciata al posto.
Il fatto che poi parte del servizio venga svolto sul vassoio, con il carrello delle bevande e non al posto, è davvero un’esperienza molto poco business class.
Food & Beverage
Qui c’è stato il secondo fail. Poco dopo aver distribuito il menù e la carta dei vini, mi è stata consegnata una seconda lista.
Una selezione speciale per i passeggeri delle Suite.
Peccato che il Pommery Monopole offerto non fosse stato caricato e che, al suo posto, mi sia stato servito un Cava – buono, ma da discount.
LH ha detto, in una recente presentazione per i media, di voler migliorare tutta la sua proposta, ma la strada è ancora lunga per raggiungere le migliori compagnie in termini di mise en place e di offerta gastronomica in generale.
Antipasto servito sul vassoio, ma buono, con insalatina, pane e burro.
L’aspetto e il sapore del piatto principale, invece, non erano dei migliori.
Piatto dei formaggi nella norma.
Dolce ben presentato, ma con poco carattere.
La colazione prevedeva i waffle o i noodle, e io ho optato per la versione dolce.
IFE
Come detto, lo schermo è grande. Il tablet, troppo.
I contenuti sono gli stessi che vengono offerti sul resto della flotta, non ci sono extra.
Non c’è live TV e nemmeno il Wi-Fi gratuito.
E le prestazioni della connessione non sono certo quelle di Starlink.
Certo, la risoluzione della TV è ottima, ma il fatto che non ci sia la possibilità di fare uso contemporaneo dei due schermi lo rende meno tecnologico rispetto ad altri prodotti.
Anche qui ho avuto problemi: sia con il touch dell’iPad, sia con la sincronizzazione delle mie cuffie Bluetooth.
Non sono un fan della ricarica a induzione in aereo, ma ha funzionato bene durante tutto il volo.
Le cuffie fornite in dotazione sono passabili.
La presenza delle telecamere, come su quasi tutti gli A350, è stata la cosa più bella di tutte.
In conclusione
Alla fine ho contato circa 10 bustine di tè, ma non sono servite a risolvere il problema. L’equipaggio si è comportato in maniera egregia, la Purser ha fatto il possibile e di più: mi ha anche dato un voucher da 150 € per mitigare il disagio.
Ma da un prodotto come Allegris, vista la sua genesi e le intenzioni di LH, mi sarei aspettato molto di più.

Pro
- Il raffrescamento/riscaldamento della poltrona
- I dettagli
- Il personale
Contro
- La porta non si chiudeva
- Catering "extra" mancante
- Prezzo scelta poltrona