La carta dei vini della First Class di Qatar Airways: tra eccellenza e qualche (rara) caduta
Il sommelier dei cieli, Alessandro Parino, valuta la carta dei vini proposta a bordo della First Class di Qatar

La First Class di Qatar non è, a differenza della QSuite, al top mondiale, ma per ovviare a questa oggettiva mancanza il vettore di Doha cerca di recuperare puntando ad offrire una esperienza gastronomica a 10.000 metri di altezza da ristorante 3 stelle Michelin.
In questo articolo:
Quello che ci aspettiamo dalla carta dei vini proposta è quindi una qualità assoluta, che ovviamente deve sopperire, come abbiamo già detto, ai limiti di spazio dello stivaggio, nonché al fatto che una compagnia aerea di un paese arabo (ma varrebbe lo stesso discorso per un paese dell’Estremo Oriente, dell’Africa o del Nord Europa) non può esprimere prodotti identitari.
Nota per il lettore: questa carta dei vini era a bordo del volo QR128 da Malpensa a Doha il 9 gennaio 2025
Le bollicine a bordo della First Class di Qatar
Le bollicine che Qatar propone sembrano voler dire che la compagnia intende presentare, sugli spumanti, due certezze che difficilmente tradiscono le aspettative: Laurent-Perrier con la sua Cuvée Grand Siècle e Bollinger con la Grande Année Rosé 2007.
Il tratto comune dei due prodotti è la volontà delle due Maisons di realizzare uno champagne che esprima le grandissime annate che gli appassionati conoscono e ricordano, e che sono un vero e proprio oggetto di culto, attraverso la scelta di uve provenienti solo da vigneti classificati Grand Cru e Premier Cru (i vertici della qualità) allo scopo di esprimere su vette altissime freschezza, finezza e struttura, ovvero le doti dei grandi Champagne.
Siamo, per capirci, agli occhi, al naso, ma soprattutto alla bocca di chi scrive, appena un gradino sotto Krug o Dom Pérignon o Pol Roger, con il Winston Churchill.
Unica nota, non negativa ma da rilevare: sono champagne che potrebbero lasciare interdetto un neofita proprio per la loro grande profondità e complessità, ma si tratta di bollicine straordinarie per brindare a inizio volo o cena a bordo!
Qui l’Italia, purtroppo, non è in grado di competere, ma nessun altro paese al mondo è ovviamente in grado di esprimere prodotti di questa qualità.
Bianchi
I tre vini bianchi proposti sono ragionati, così come vedremo per i rossi, per offrire una gamma di scelta corrispondente a gusti e sensibilità diverse.
Colpisce, ovviamente in positivo, la presenza dello Chardonnay Corton-Charlemagne di Louis Latour: siamo agli apici della Borgogna bianca, uve provenienti da villaggi i cui vigneti hanno un valore pressoché incalcolabile; vino di grande struttura, corposità, forse non facilissimo da bere e forse ancora troppo giovane (viene proposta annata 2020, ma qui siamo di fronte a vini in grado di esprimersi al meglio dopo una decina d’anni), ma comunque un’esperienza unica.
Il Riesling proposto, della cantina Keller, è una piacevole sorpresa in questa carta: prodotto di grande qualità, espressione emblematica dei Riesling tedeschi, più freschi e minerali di quelli francesi e più versatili da abbinarsi ai pasti.
Completa la scelta dei vini bianchi a disposizione del passeggero un Sauvignon Blanc neozelandese, e qui c’è una caduta di qualità assolutamente inspiegabile: si tratta di un prodotto assolutamente ordinario, forse messo in carta per offrire qualcosa di pronta beva e per ammiccare alle tratte orientali di Qatar, soprattutto in Estremo Oriente dove i vini neozelandesi hanno il mercato maggiore… ma siamo davvero a qualcosa di poco più che grande distribuzione.
Rossi
Veniamo ai rossi, dove anche qui c’è la volontà di presentare tre vini completamente diversi tra loro.
Qatar offre ai suoi ospiti un buon Pinot Noir di Borgogna, il Pernand-Vergelesses di Maison Champy, annata 2017, iconico nella sua freschezza e al tempo stesso complessità tipica dei migliori Pinot Noir di Borgogna, già pronto alla beva ma con ancora grandi margini di evoluzione.
La chicca tra i vini rossi proposti è sicuramente il Bordeaux dello Château Cos d’Estournel, annata 2012, frutto di vitigni siti a Saint-Estèphe: un grande Bordeaux, emblematico, dotato di grandissima potenza, figlia dei Cabernet, ma anche di grande eleganza, merito del Merlot, a cui si aggiunge una piccola percentuale di Petit Verdot, nel più classico dei tagli bordolesi.
Completa il trittico dei rossi, anche qui, una nota esotica — e forse di natura commerciale — rappresentata da uno Shiraz (Syrah) australiano, di buona qualità, ma anche qui abbiamo la presunzione di poter dire che ci sarebbero stati molto meglio almeno mille vini rossi italiani.
I vini da dessert
E infine, per chiudere, veniamo ai vini più adatti ai dessert o, per gli amanti del genere, ai formaggi.
Abbiamo in carta, per iniziare, un Sauternes, Château Rieussec, Premier Grand Cru Classé del 2009; il Sauternes è il principe dei vini dolci francesi, a base di Sauvignon Blanc, Sémillon e Ugni Blanc, perfettamente abbinabile a formaggi erborinati o a dolci a crema bianca (ebbene sì… in linea di massima vale l’abbinamento vino dolce da vitigni a bacca bianca con dolci a crema bianca, e vino dolce da vitigni a bacca nera con dolci a base di cioccolato)… l’annata non spaventi, anzi, un Sauternes giovane sarebbe semplicemente imbevibile.
La seconda proposta è un altro grande classico tra i vini da dessert o formaggi, ovvero un Porto Graham’s, 40 Year Old Tawny Port, semplicemente iconico, meravigliosamente adatto, nella sua longevità, anche a essere bevuto senza abbinamento al cibo, in meditazione, godendosi il volo…
Quanto si sarebbe speso in enoteca
Una valutazione, di natura meramente contabile, ma che aiuta a palesare il valore di ciò che Qatar offre ai suoi First Class Flyer: se si degustasse, al ristorante o in enoteca, ciascuno dei vini proposti (in volo si può fare senza problemi, non tocca a noi guidare l’aereo), il prezzo totale che toccherebbe corrispondere, diciamo con un bicchiere ciascuno, potrebbe oscillare tra i 250,00 e i 300,00 euro.
E’ bene però ricordare, come dice sempre il Barbone, che a bordo vige l’all you can drink e quindi lo scontrino potrebbe salire vertiginosamente.
