Tenete pronti gli Avios: dal 2026 una quinta compagnia USA volerà in Europa e tra le possibili destinazioni c’è Roma
Tramontata l’era di compagnie storiche come Pan Am e TWA e a seguito delle fusioni che hanno consolidato il panorama […]

Tramontata l’era di compagnie storiche come Pan Am e TWA e a seguito delle fusioni che hanno consolidato il panorama del trasporto aereo a Stelle e Strisce, per la gran parte degli ultimi 25 anni i vettori statunitensi che hanno collegato America ed Europa sono stati sostanzialmente tre: American Airlines, United Airlines e Delta Airlines.
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Il loro dominio incontrastato dell’Atlantico è stato (debolmente) incrinato nel 2021 dall’arrivo di JetBlue, che con i suoi A321LR ha iniziato a collegare New York e Boston con alcune città dell’Europa nord-occidentale. Dal prossimo anno, tuttavia, un quinto vettore Usa farà il suo debutto nei collegamenti con il Vecchio Continente.
Il CEO di Alaska Airlines, Ben Minicucci, ha infatti annunciato che dal secondo trimestre 2026 la sua compagnia avvierà un collegamento tra Seattle (che è l’hub principale di Alaska) e una città europea, senza tuttavia voler indicare quale.
Il fatto che Alaska sia parte di Oneworld induce a pensare che possa essere Londra (dove i passeggeri Alaska troverebbero coincidenze a go-go per tutta Europa con British), ma il sito-americano One Mile at a Time mette in gioco anche Roma, per il fatto che non ha collegamenti con Seattle e costituisce un enorme mercato leisure, almeno per un volo stagionale estivo quale potrebbe essere quelli di Alaska.
La quarta compagnia americana per passeggeri trasportati non dispone di velivoli a lungo raggio (oltretutto per collegare la costa ovest Usa con l’Europa). Ma, come sanno i lettori di The Flight Club, Alaska ha recentemente acquisito la proprietà di Hawaiian Airlines (pur mantenendo in vita entrambi i brand). E sarà proprio quest’ultima a operare, per conto di Alaska, i voli con l’Europa (come ha appena iniziato a fare tra Seattle e Tokyo e si appresta a fare tra Seattle e Seul).
Il vettore con base a Honolulu vanta infatti una flotta di lungo raggio di discrete dimensioni, costituita da 24 Airbus A330-200 ai quali si stanno aggiungendo i Boeing 787-9 (fin qui tre quelli entrati in servizio). Dovrebbero essere proprio i Dreamliner a sbarcare in Europa, visto che l’intenzione di Alaska è quella di concentrare le operazioni degli A330-200 da Honolulu verso il Pacifico e la costa ovest USA ed usare i nuovi aerei per espandersi in Asia e nel Vecchio Continente.
I 787-9 vantano interni a due classi di servizio, con una Business Class del tutto diversa da quella montata sugli A330, con 34 mini-suite dotate di porta scorrevole e configurate 1-2-1. Per gli iscritti al programma Executive Club si tratterà di una ulteriore occasione per attraversare l’Atlantico e raggiungere la costa ovest USA utilizzando gli Avios, o raccogliendo Avios nel caso il biglietto venga acquistato.