Basta ai “turisti-pazienti-scrocconi”: il Giappone verso l’assicurazione sanitaria obbligatoria per i visitatori
Se ne parla da tempo, ma ora – forse – diventa realtà. Il Giappone ha intenzione di obbligare tutti i […]

Se ne parla da tempo, ma ora – forse – diventa realtà. Il Giappone ha intenzione di obbligare tutti i turisti in arrivo a stipulare un’assicurazione sanitaria privata.
In questo articolo:
L’iniziativa ha come obiettivo principale quello di contrastare il problema sempre più ricorrente dei visitatori stranieri che ricevono cure mediche e lasciano il Paese senza pagarle.
Obbligo assicurazione sanitaria per entrare in Giappone
Negli ultimi anni in Giappone – meta scelta anche da tanti italiani – il turismo è cresciuto esponenzialmente. Aumentando i turisti, sono aumentati anche i pazienti ricoverati e medicati nei diversi ospedali del Paese. Le strutture risentono di questo sovraccarico non solo dal punto di vista organizzativo ma specialmente economico, dal momento che i debiti lasciati dai turisti sono sempre più alti.
TFC consiglia di diverse assicurazioni a seconda delle tipolgie di viaggi e vacanze che si hanno in programma.
Per far fronte a questo problema, gli ospedali segnaleranno all’ufficio immigrazione il nome e i dati degli “scrocconi”.
Quindi, indicativamente a partire dal 2026, ma forse anche più in là nel tempo, al momento non c’è ancora nessuna certezza, ai turisti senza prova di assicurazione potrebbe essere negato l’ingresso. Oppure ai visitatori con fatture mediche non pagate potrebbe essere impedito di rientrare nel paese. Tuttavia bisogna ricordare che viaggiare per viaggiare all’estero bisognerebbe sempre sottoscrivere una polizza di viaggio a prescindere che ci sia o meno un obbligo nel paese di destinazione. Una soluzione economica ed efficiente la propone Heymondo con le sue polizze di viaggio su cui è possibile avere lo sconto del 10% per i lettori di The Flight Club cliccando qui e facendo un preventivo online con pochi click.
Il ministero della salute afferma che l’obiettivo è garantire che tutti i visitatori possano coprire spese mediche impreviste, in modo simile alle regole esistenti in luoghi come l’area Schengen, gli Emirati Arabi Uniti, la Turchia, il Marocco e la Giordania.
Come si riporta anche Skift, testata americana leader nel turismo, il Giappone ha registrato un record di 36,8 milioni di visitatori nel 2024, e il governo spera di ricevere 60 milioni di turisti all’anno entro il 2030. Ma questo afflusso ha portato nuove sfide, specialmente per gli ospedali urbani che vedono volumi più elevati di richieste di cure di emergenza da parte di non residenti. Solo a settembre 2024, oltre 11mila visitatori stranieri hanno ricevuto cure mediche in circa 5.500 ospedali a livello nazionale.
Aumento tassa di soggiorno in Giappone
Inoltre il Paese del Sol Levante, sempre per disincentivare i troppi viaggiatori, a causa dell’alta affluenza, ha deciso di aumentare le tasse di soggiorno. Il Governo ha approvato un’ordinanza – valida a partire dal 1° marzo 2026 – che prevede una tassa di soggiorno di 10.000 ¥ (circa 61,50 euro) a notte per ciascun ospite.
L’aumento dell’imposta riguarderà tutti i soggiorni, indipendentemente dal fatto che si scelga di pagare cash o con i punti: chi sceglierà di riscattare 1 o più notti premio, dovrà mettere mano al proprio portafoglio solo per l’imposta di soggiorno.
In conclusione
Il Giappone, meta tra le più belle al mondo, e più scelta anche dagli italiani, sta diventando poco a poco sempre più esclusiva e onerosa. Da una parte potrebbe essere un problema, ma dall’altra invece potrebbe essere una buona notizia perché le norme che entreranno molto probabilmente in vigore nei prossimi anni, puntano a un turismo di qualità.