Dormire (gratis) in una suite al St.Regis di Washington DC. Ecco la recensione
Non mi stancherò mai di ripetere che i punti hanno mille modi per essere utilizzati, i punti non sono bitcoin […]

Non mi stancherò mai di ripetere che i punti hanno mille modi per essere utilizzati, i punti non sono bitcoin o azioni: i punti si accumulano e si bruciano, perchè nel tempo perdono valore.
In questo articolo:
Bisogna quindi cercare sempre e comunque di usarli nel modo migliore, non importa se è un volo in prima classe o un viaggio di famiglia a Ibiza a Ferragosto. La conversione migliore è quella che ci soddisfa.
E questa è la storia di come li ho usati io per la nostra ultima notte nel cuore storico degli USA.
La prenotazione
ti hanno cancellato il volo, hai perso la coincidenza, sei atterrato in ritardo?
Potresti ottenere fino a 600€ di risarcimento a persona
A Washington, qui siamo saltati da un hotel all’altro, come faccio sempre quando sono da solo, ma anche quando viaggiamo in famiglia. Principalmente abbiamo puntato alle esperienze 5 stelle che questa città poteva offrire, ovviamente solo se potevamo prenotarle con i punti.
L’ultima notte la abbiamo prenotata al St. Regis, l’hotel che due settimane prima del nostro arrivo aveva ospitato Messi, Lautaro e tutta la nazionale Argentina per la Copa America. Gli altri hotel dove abbiamo soggiornato sono stati: Waldorf Astoria, Conrad e The Washington Hilton (quello dove avevano sparato a Reagan). L’ultima notte in un Marriott perchè, grazie allo status, ho potuto sfruttare il late check-out garantito alle 16. Orario perfetto prima di andare al DCA a prendere il nostro volo per New York.
Il costo cash della stanza base era di circa 600$ a notte, io invece ho usato 68k punti Bonvoy. Punti che non avevo sul mio conto dato che avevo svuotato il salvadanaio per le 5 notti trascorse allo Sheraton a Toronto e che ho trasferito, in meno di 24 ore gratuitamente dal mio profilo Membership Rewards.
Oltre a questo, sempre grazie allo status, ho usato uno dei miei certificati per l’upgrade garantito per richiedere di passare da una stanza base, ad una suite e qualche giorno prima del nostro arrivo mi è stato confermato e alla fine siamo stati ospitati in una St Regis Suite, un appartamento da oltre 100m2. Una stanza che se prenotata normalmente sarebbe costata 1250$ più tasse.
Se non si possiede status Marriott, ma si è titolari American Express Platino, il mio consiglio è di prenotare questa struttura tramite il portale viaggi Fine Hotels & Resorts American Express ed ottenere benefit come upgrade, late chackout, punti e soprattutto anche un credito da spendere in hotel oltre alla colazione gratuita.
Location
Il St. Regis è situato a soli due isolati a nord di Lafayette Park e della Casa Bianca.
L’indirizzo esatto è tra la 16a e K street, ma adesso questa via è stata ribattezzata Black Lives Matters Place.
La stazione della metropolitana McPherson Square è a solo un isolato di distanza e collega l’hotel all’aeroporto nazionale Reagan (DCA) senza scali, mentre per l’aeroporto Dulles (IAD) bisogna cambiare treno. Noi però, visto il caldo e l’Heat Warning ci siamo mossi solo con Lyft e a piedi cercando sempre il lato all’ombra.
Check-in
Le cose non sono iniziate benissimo, al nostro arrivo nessun porter ci è venuto incontro o si è occupato dei nostri bagagli, così con 100° fahrenheit ho dovuto scaricare io tutto e spingere il trolley all’interno dell’hotel.
Appena messo piede in hotel abbiamo apprezzato l’aria condizionata e la spettacolare lobby.
La reception è in una sorta di alcova, nascosta da due pesanti tende.
Lo stesso vale per il butler, ovvero il maggiordomo che si può occupare di tutte le necessità. Puoi chiedergli di prenotare un ristorante, disfarti (o rifarti) i bagagli, o quale sia la migliore libreria in città.
La nostra stanza non era ancora pronta, erano solo le 12 quando siamo arrivati, e così ci siamo disfatti delle valige e abbiamo continuato la nostra vacanza in giro per una caldissima DC. Verso le 15.30 è arrivata la mail che ci informava che la nostra stanza era pronta.
Tutte le addette che abbiamo incontrato alla reception si sono dimostrate molto attente e super gentili, una parlava anche italiano!
La suite
Ci sono solo 8 Suite St Regis, una per piano, tutte posizionate nello stesso punto dell’hotel. All’angolo della struttura con il doppio affaccio sia sulla 16ma che su K street.
Le camere più bele sono quelle al 7° piano, a noi però è toccata quella al 6° che confinava con la Suite Presidenziale. Leggenda narra che da 100 anni a questa parte tutti i presidenti americani siano passati da questo hotel, anche perchè siamo letteralmente a 5 minuti a piedi dal North Wing della White House.
Non mi vergogno a dire che casa mia è notevolmente più piccola di questa suite. Un totale di 8 finestre, un bagno e mezzo, due divani, un letto king, una scrivania, due mega TV e un tavolo da pranzo per quattro commensali.
Aperta la porta c’è un ingresso con armadio e il “bagno degli ospiti”.
Il salotto è la stanza più grande, qui ci potrebbero stare tranquillamente altre 4 persone.
La camera da letto è classica, ma da un St. Regis è quello che ti aspetti, come tutto il resto dell’arredamento. Ho molto apprezzato il pavimento in marmo e non la moquette che invece arreda altre suite di questo hotel. Certo non è lo stile che mi piace, ma questo è quello che è logico aspettarsi da un St. Regis: eleganza e tradizione.
Bagno di dimensioni generose, vasca in marmo e doccia separata. Ho poi apprezzato molto il fatto che entrambi i wc di questa suite fossero dotati di tavoletta giapponese, non di ultimissima generazione, ma comunque abbastanza moderna.
Ottima la tecnologia in stanza, ma soprattutto la cambusa assolutamente rifornita ed in grado di soddisfare le esigenze degli ospiti più assetati
L’hotel
La struttura è storica, ha 182 stanze anche se sembra molto più piccola. Il cuore è sicuramente la hall e il St Regis Bar, due elementi che si ripetono in tutte le strutture di questa insegna.
Oltre a questo c’è il ristorante Alhambra e gli spazi per gli eventi.
C’è una piccola palestra al piano interrato, non è grandissima, ma adatta a chi vuole mantenere il ritmo durante il soggiorno in hotel.
A disposizione anche delle biciclette, non a pedalata assistita, per girare la città. Ottima idea, ma non con queste temperature.
La limousine a disposizione degli ospiti
Tutti gli ospiti, in base alla disponibilità (non si può prenotare) possono usufruire del servizio gratuito di chaffeur. Purtroppo non è sempre attivo e c’è un limite fino a dove ti portano.
Inutile dire che ovviamente abbiamo approfittato dell’autista e ci siamo fatti portare a Georgetown, una zona che consiglio assolutamente di visitare se si passano 2 o 3 giorni in città.
La cerimonia del Sabrage al St Regis di Washington
Questo è un appuntamento iconico che viene celebrato, ogni giorno, in tutti i St Regis in giro per il mondo.
Si sciabola una bottiglia di champagne e si brinda alla fine della giornata, una tradizione unica che unisce tutti gli hotel di questa catena e che è un appuntamento imperdibile per gli ospiti, anche perchè è gratis.
La colazione al St Regis di Washington
Come ho spiegato in diversi articoli le regole negli hotel Marriott sono “farraginose” quando si parla di colazione.
In questo caso la scelta è tra Continental Breakfast gratuita, oppure menù a la carte a pagamento.
Diciamo che non ci siamo risparmiati e abbiamo preso diversi piatti dal menù e, a fine soggiorno, questa avrebbe dovuto essere la nostra unica spesa in hotel.
E invece al momento del check-out ci hanno completamente scontato i 50$ della colazione.
In conclusione
Siamo al livello del Waldorf Astoria, due location iconiche, due brand di altissimo livello. Personale gentile e attendo, con il plus del maggiordomo che in St Regis è sempre una garanzia.

Pro
- Gli ambienti
- La suite
- Il sabrage
- Il maggiordomo
Contro
- Posizione un filino decentrata