Farai la challenge di Turkish Airlines? ecco cosa fare a Istanbul tra un volo e l’altro
Pensi sia possibile passare 48 ore ad Istanbul e capirla? Non lo so neanche io ma almeno proviamoci! Anche perchè […]

Pensi sia possibile passare 48 ore ad Istanbul e capirla? Non lo so neanche io ma almeno proviamoci! Anche perchè se stai pensando di fare la challenge lanciata da Turkish Airlines potrebbe essere una guida perfetta per unire l’utile al dilettevole e potresti anche incontrare il Barbone anche lui alla caccia del milione di Miles&Smiles.
La sfida lanciata dalla compagnia di bandiera turca ti “obbliga” a passare ogni volta per la città più famosa, ma lo ricordo non è la capitale, della Turchia ecco quindi che avere una minima idea di cosa offre la città divisa tra Europa ed Asia potrebbe aiutarti nella tua impresa.
In questo articolo:
Istanbul non è una semplice città: è un ponte tra mondi, un labirinto di odori, colori e voci che ti travolge dal primo istante. In due giorni non puoi capirla davvero ma puoi sentirla, assaggiarla, guardarla negli occhi e portarti via un pezzo della sua anima.
48 ore a Istanbul bastano per perderti tra i minareti e i mercati, per sentire la chiamata alla preghiera rimbalzare tra le moschee, per assaporare un tè nero affacciato sul Bosforo. E capire, con certezza, che un weekend a Istanbul non si dimentica mai.
Prima di atterrare: tutto pronto per esplorare
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Un pizzico di storia: quando tre imperi si davano il cambio
Prima di tuffarti nelle strade di Istanbul, lascia che ti racconti una storia incredibile. Questa città ha avuto tre vite, tre nomi, tre anime diverse. Prima fu Bisanzio, piccola colonia greca affacciata su acque strategiche. Poi divenne Costantinopoli, capitale dell’Impero Romano d’Oriente per oltre mille anni, dove i mosaici dorati di Santa Sofia brillavano come stelle terrestri.
Nel 1453 tutto cambiò: Mehmet II conquistò la città e la trasformò nella capitale dell’Impero Ottomano. Le cupole si moltiplicarono, i minareti puntarono verso il cielo, i bazar si riempirono di spezie dall’Asia e sete dalla Cina. Per secoli Istanbul fu il centro del mondo, crocevia di commerci e culture. Oggi, passeggiando per le sue strade, senti ancora l’eco di queste tre civiltà che si mescolano, si sovrappongono, si parlano attraverso le pietre millenarie.
Ecco perché ogni angolo qui racconta una storia diversa, perché in pochi metri passi dal bizantino all’ottomano, dal sacro al profano, dall’antico all’ultramoderno. Istanbul non è solo una città: è un libro di storia a cielo aperto.

Istanbul, il Bosforo e la torre Galata che si erge in mezzo agli altri edifici
Giorno 1: Sultanahmet, hammam e tramonti sul Bosforo
9:00 – Il cuore storico della città (3–4 h). Inizia presto, quando la luce del mattino accarezza ancora dolcemente le cupole: la magia di Sultanahmet si rivela all’alba, prima che le folle di turisti prendano possesso delle piazze.
Entra nella Moschea Blu, e lasciati ipnotizzare dalle sue cupole che sembrano galleggiare nell’aria. L’atmosfera qui è sospesa, ovattata dai tappeti persiani e dal mormorio delle preghiere. Poi attraversa la piazza, dove ti sembrerà di camminare attraverso i secoli, per visitare l’imponente Aya Sofya. Ex chiesa, ex moschea, ora museo, questo edificio è letteralmente un concentrato di storia mondiale. Guarda in alto: quei mosaici dorati hanno visto passare imperatori bizantini e sultani ottomani. Non aspettare l’ultimo momento, prenota ora il giro delle moschee di Istanbul su Civitatis.
Non perdere il Palazzo Topkapi, con i suoi cortili che si aprono uno dopo l’altro come scatole cinesi, l’harem sussurrante di segreti e tesori che brillano nelle teche. Servono almeno un’ora e mezza per apprezzarlo davvero, ma ogni minuto vale la pena.
12:30 – Pranzo con vista (1 h). Ora hai fame, e lo stomaco inizia a brontolare. Sali su una delle terrazze panoramiche poco distanti e ordina un piatto di kebab fumante o köfte speziato con riso profumato. Ma il cibo, credimi, sarà solo una scusa: da lassù vedrai il Mar di Marmara che luccica, il Bosforo che scorre pigro e i tetti rossi della città che si perdono all’orizzonte. Prenditi tutto il tempo del mondo per guardare.
14:00 – Hammam o bazar? (1–2 h). Hai due scelte, entrambe irresistibili. Puoi immergerti nel vapore caldo e rilassarti in un hammam storico come il Çemberlitaş o l’Hurrem Sultan, dove il tellak ti massaggerà con il sapone nero e uscirai con la pelle di seta. Oppure puoi perderti nel Gran Bazar, quel dedalo di centinaia di botteghe dove tappeti persiani pendono dal soffitto, spezie colorate traboccano dai sacchi, gioielli scintillano nelle vetrine e le voci dei mercanti si mescolano in un coro ovattato. Calcola almeno un’ora, e molta forza di volontà per non comprare tutto.
17:00 – Navigazione al tramonto (2.5 h). Prenota una mini crociera sul Bosforo: vedrai palazzi ottomani che si specchiano nell’acqua, quartieri eleganti che si arrampicano sulle colline, moschee che sembrano galleggiare tra cielo e mare. Quando il sole inizia a calare e l’aria si riempie di salsedine, Istanbul ti sembrerà ancora più irreale, quasi una città di sogno.
20:00 – Cena tra Karaköy e Galata (2–3 h). Scendi a terra con le gambe ancora traballanti per l’emozione e dirigiti verso Karaköy. Questo quartiere, un tempo trascurato e polveroso, oggi pullula di ristorantini accoglienti, bistrot moderni e bar affacciati sul Bosforo dove i locali si ritrovano per l’aperitivo. Dopo cena, sali a piedi verso la Torre di Galata: se sei fortunato, troverai musica dal vivo nella piazza e la città illuminata che si stende ai tuoi piedi come un tappeto di luci.

La Moschea Blu di Istanbul
Giorno 2: street food, moschee e modernità
9:00 – Colazione turca e profumo di caffè (1 h). Inizia la giornata con una vera colazione turca, quella che i locali chiamano kahvaltı: uova cremose, olive nere lucide, formaggi freschi, pane appena sfornato che profuma ancora di forno, confetture di rose e tanto tè nero bollente servito in bicchierini di vetro. Non è solo un pasto, è un rito che ti prepara dolcemente alla giornata.
10:00 – Eminönü e la Moschea di Solimano (2–3 h). Passeggia sul ponte di Galata, tra pescatori pazienti che lanciano le lenze e venditori ambulanti che gridano le loro merci. L’aria sa di pesce fresco e di mare. Raggiungi Eminönü, che si affaccia sul Corno d’Oro come una terrazza naturale, e visita la spettacolare Moschea di Solimano. Spesso ignorata dai turisti che si affrettano verso le mete più famose, ma secondo molti è la più bella della città. Da lì il panorama è puro silenzio, e Istanbul si stende davanti a te in tutta la sua maestosa bellezza.
13:00 – Balık ekmek e street food sul mare (1 h). Ora è il momento dello street food più autentico: ordina un balık ekmek (panino con sgombro grigliato appena pescato) da una delle barche attraccate a Eminönü. Il pesce sfrigola ancora sulla griglia, il pane è caldo, le cipolle crude danno la giusta piccantezza. Siediti sugli scalini di pietra, tra gabbiani che volteggiano speranzosi e bambini che ridono rincorrendosi. È uno dei momenti più semplici e veri di tutto il viaggio.
14:30 – Istiklal e Taksim: l’anima moderna di Istanbul (2–3 h). Prendi il tram rosso che sbuffa e cigola come un giocattolo d’epoca e percorri tutta la via Istiklal, la più vibrante e pulsante della città. Qui trovi librerie antiche dove puoi perdere ore tra scaffali polverosi, gallerie d’arte contemporanea, negozi alla moda, caffè storici dove si ritrovano scrittori e artisti. Raggiungi Piazza Taksim, cuore pulsante della città nuova, dove batte il cuore laico, giovane e dinamico di Istanbul. Le due anime della città – quella tradizionale e quella moderna – qui si incontrano e dialogano.
17:30 – Ultime ore con vista (2 h). Concludi queste indimenticabili 48 ore a Istanbul sorseggiando un tè alla mela profumato su uno dei tanti rooftop di Beyoğlu. Mentre il muezzin chiama alla preghiera con la sua voce che si alza verso il cielo e il sole incendia l’orizzonte sopra la città, capisci che Istanbul ti ha conquistato. Ti saluta, ma non ti lascia andare davvero.
Altre escursioni che ti consigliamo di prenotare
Se il tuo viaggio a Istanbul è più lungo di due giorni o vuoi comunque personalizzare il tuo weekend le alternative non mancano. Per esempio una visita guidata ai colorati quartieri di Fener a Balat alla scoperta di ogni angolo di questa zona. Oppure puoi partecipare a un laboratorio di preparazione del famoso caffe turco per riportare in casa un po’ di aroma magico di Istanbul. Oppure perché non approfittare di un tour gratuito alla scoperta della Istanbul alternativa?
48 ore a Istanbul e la città ti resta nel cuore
Istanbul non è una destinazione da “spuntare” dalla lista. È una città che ti resta addosso come un profumo persistente. Ti entra negli occhi con i suoi colori cangianti, nel naso con i suoi odori speziati, nelle orecchie con il suo concerto perpetuo di voci, traffico e chiamate alla preghiera. E anche se passi solo 48 ore a Istanbul, ti lascia una voglia matta di tornare. Di perderti ancora una volta tra Oriente e Occidente, tra sacro e profano, tra passato che sussurra e futuro che chiama.