Intervista a Federico Scriboni (ADR): “Roma diventa la porta alternativa dell’Atlantico… e non solo”
Delta, Alaska, Biman, Qantas: tutte realtà che, per motivi diversi, hanno scommesso su Roma. Una scommessa che – a quanto pare – sta pagando per tutti. E che apre scenari sempre più interessanti per chi ama volare lontano, partendo dall’Italia.

Alla cerimonia per i 100 anni di Delta e per il lancio della nuova rotta Roma–Minneapolis, abbiamo incontrato Federico Scriboni, Director Aviation Business Development di Aeroporti di Roma. Con lui abbiamo parlato di nuove rotte, di compagnie che scelgono Fiumicino come primo approdo europeo, e di quel libro dei desideri che si chiama network intercontinentale.
In questo articolo:
TFC: In un panorama sempre più ricco di rotte verso gli Stati Uniti, Minneapolis sembra una scelta “alternativa”. Come si inserisce questa nuova destinazione nel network di Fiumicino?
Scriboni: Minneapolis è una destinazione che cercavamo da tempo. Ci mancava nel nostro portafoglio di rotte dirette, quindi siamo molto contenti di averla finalmente a sistema. È una città strategica non solo per il mercato romano, ma per l’intero mercato italiano: ad oggi è l’unico volo diretto tra Italia e Minnesota. Ma non è tutto. Minneapolis è anche uno degli hub principali di Delta, e questo apre ai passeggeri italiani una vasta rete di connessioni verso il Midwest americano, con tante destinazioni che altrimenti sarebbero molto più complesse da raggiungere.
TFC: Negli stessi giorni in cui Delta apre Minneapolis e annuncia Seattle, Alaska Airlines debutta in Europa proprio su Roma. E non su Londra o Parigi. Che effetto fa?
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Scriboni: Un’enorme soddisfazione. Quando una compagnia come Alaska Airlines – con una flotta di oltre 130 aerei – decide di affrontare per la prima volta l’Atlantico e sceglie Roma come porta d’ingresso in Europa, vuol dire che stiamo facendo le cose giuste. È il frutto di un lavoro di lungo termine, costruito su una visione condivisa. Alaska avrebbe potuto scegliere Londra, come primo approdo. Invece ha scelto Roma. Ed è un segnale forte: Roma torna a essere, anche in epoca moderna, uno snodo privilegiato per chi vuole raggiungere il cuore dell’Europa.
TFC: Guardando al futuro, cosa manca nella “wishlist” delle rotte di ADR?
Scriboni: Sul Nord America stiamo andando molto bene, e lo vediamo. Le potenzialità ci sono e le stiamo cogliendo. Ma ci sono aree del mondo dove possiamo fare di più. Penso al Sud America e soprattutto all’Asia, dove le dinamiche di mercato sono più complesse, ma il potenziale è altrettanto alto. E poi ci sono casi sorprendenti come Biman Bangladesh, una compagnia che pochi passeggeri italiani conoscono, ma che offre un network interessante e un prodotto assolutamente valido. Hanno scelto Roma come unico scalo europeo. Non Berlino, non Parigi, non Francoforte: Roma.
TFC: Un pattern che si ripete. Anche Qantas ha fatto una scelta simile, no?
Scriboni: Esatto. Dopo Londra, Roma è stato il primo aeroporto europeo ad accogliere il volo diretto da Perth. Parliamo di oltre 17 ore di volo non-stop. Anche in quel caso, Qantas ha scelto di servire tutta Europa partendo da Roma. Questo ci dice una cosa molto chiara: Fiumicino è tornato a essere un hub intercontinentale a tutti gli effetti, scelto da compagnie che guardano con lungimiranza alla domanda e alla qualità del servizio.
TFC: Cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi mesi?
Scriboni: Crescita. Continueremo a lavorare per rafforzare la connettività intercontinentale, consolidando il Nord America e allargando l’Asia. Ci sono ancora tante pagine da scrivere nel nostro libro delle rotte. E Roma ha tutte le carte in regola per diventare sempre più il gateway privilegiato tra Europa, Americhe e Asia.