Recensione Garden Inn Bologna: onesto e “prezioso”
Dopo il mio secondo soggiorno in questa struttura ho deciso di fare la recensione dell’unico Hilton di Bologna, anzi dell’unica […]

Dopo il mio secondo soggiorno in questa struttura ho deciso di fare la recensione dell’unico Hilton di Bologna, anzi dell’unica struttura di questa catena in tutta l’Emilia-Romagna.
In questo articolo:
Niente Hilton nella riviera romagnola, niente SLH in giro per l’Emilia: un segno di come, nel nostro Paese, ci sia ancora grandissima possibilità di crescita per le strutture affiliate ai grandi brand, ma allo stesso tempo poca possibilità di accumulare punti e notti qualificanti lontano dalle città principali.
Location
Non siamo in centro a Bologna, ma in questo caso per me è molto meglio così. Non siamo lontani dall’uscita dell’autostrada che porta verso Ancona, superato lo snodo della A1, e siamo a 20 minuti scarsi dall’aeroporto. Quindi, per me, è quasi catalogabile tra gli hotel vicino all’aeroporto.
Prenotazione
La mia è stata una prenotazione ultra last minute e l’ho pagata cara, ma non ho potuto fare altrimenti. Ho aspettato fino all’ultimo di avere la certezza di volare sull’A350 di Emirates proprio dallo scalo cittadino e la “sfiga” ha voluto che capitasse nel mezzo della doppia data di Cesare Cremonini allo stadio. Tradotto: 164 € per una notte in tariffa Business Semi Flex.
Ad addolcire la pillola, il bonus di 5.000 punti extra legato alla promozione H4B di quest’estate. Le promo Hilton Honors di questo 2025 sono davvero le più tristi da prima della pandemia.
La struttura
La cosa bella è il parcheggio, anche se trovare un buco non è stato facile. Ma tra concerto e convegno di un sindacato, l’hotel era bello imballato.
Come detto, era la mia seconda visita. La prima volta era stata nel corso del 2024: direzione TTG, avevo deciso di fermarmi a dormire qui prima di andare in fiera a Rimini. La struttura non è nuova, ma è stata rinnovata interamente secondo i nuovi dettami dello stile Garden Inn, gli stessi – ad esempio – della struttura recentemente aperta vicino a Malpensa.
Molto bella la “piazza” centrale con l’albero sotto una veranda vetrata, che mi ha ricordato molto altre strutture Hilton in Italia, come ad esempio l’ex Garden Inn Malpensa o il nuovo DoubleTree a Roma. Colori tenui, tanto legno, ambiente molto rilassante.
Check-in
Entrambe le mie esperienze hanno evidenziato diverse lacune, e soprattutto un cambiamento di approccio. In entrambi i casi non ho ricevuto il classico “grazie per la sua fedeltà…”, nemmeno un cenno al mio status o al fatto che fossi un cliente di ritorno, con il consueto “è un piacere averla nuovamente…”. Piccole cose, ma che sono nel capitolato dell’accoglienza nelle catene.
Il cambiamento più grande, però, è stato l’approccio alla colazione. Nella mia prima visita, nonostante fossi Diamond, la colazione non era inclusa. Questa volta invece sì. Avevo anche discusso sulla questione, ma alla fine avevo desistito, tanto non l’avrei sfruttata. Però era la prima volta in vita mia che in un Garden Inn non mi veniva data la colazione inclusa.
La camera
Niente upgrade, niente piano alto: anzi, prima volta in vita mia che in un Hilton dormo al piano terra da quando sono stato al DoubleTree a Phuket. Ma in quel caso avevo l’accesso diretto alla piscina, non alla strada provinciale.
Le stanze dei nuovi Garden Inn sono fatte con lo stampino, e questa non è diversa. La nuova tendenza non mi dispiace, ma è sicuramente un livello inferiore rispetto al precedente.
Anche qui: colori caldi, legno e arredamento essenziale. Niente armadio, e l’assurdità di inglobare ferro da stiro e asse in quello che dovrebbe essere l’armadio e il supporto per la valigia. Risultato: non riesci a tenere il trolley aperto in quello spazio.
Bagno bello, pulito e con tutto ciò che è logico aspettarsi da una catena come questa.
In stanza: cassaforte, frigobar con due bottiglie d’acqua e una scrivania, oltre all’immancabile mega schermo.
Letto king, quattro cuscini di diverse composizioni e ottimo materasso.
Unico difetto: l’aria condizionata. Quando sono entrato in stanza, a mezzanotte, c’erano 24°. Ho sudato per le prime due ore prima di portare la stanza a una temperatura vivibile.
La colazione
Come detto, questa volta ho approfittato della colazione gratuita, ma evidentemente il personale faticava a ripristinare l’offerta.
La sala non era piena, ma sembrava che fossero appena passate delle cavallette, dato che i piatti erano quasi tutti vuoti.
Offerta nella media, con anche la chicca di ordinare le omelette sul momento, cosa non scontata in un hotel di questa categoria.
In conclusione
Diciamo **caruccio**, ma dato che per rinnovare il Diamond devo soggiornare 30 volte in un anno, non mi posso permettere di sprecare soggiorni, soprattutto adesso che siamo a metà anno e ho già fatto le 75 notti in Marriott per rinnovare il Titanium Elite.

Pro
- Posizione
- Camera
- Parcheggio
Contro
- Prezzo