Ecco la nuova Centurion Lounge di American Express a Salt Lake City — e noi in Italia possiamo solo sognarla
Sembra incredibile, ma mentre in America American Express continua a moltiplicare le sue Centurion Lounge come funghi dopo la pioggia, […]

Sembra incredibile, ma mentre in America American Express continua a moltiplicare le sue Centurion Lounge come funghi dopo la pioggia, in Europa restiamo fermi ai soliti (pochi) indirizzi noti. La nuova apertura di Salt Lake City (SLC) è la trentunesima Centurion Lounge nel mondo, e la prima mai realizzata da un emittente di carte di credito all’interno dell’aeroporto dello Utah. In Italia, invece, di tutto questo lusso non c’è nemmeno l’ombra.
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Nel vecchio continente, le lounges firmate Amex sono ancora una rarità: c’è Londra Heathrow, presto arriverà Amsterdam Schiphol, e una versione “ibrida” a Stoccolma Arlanda — ma di Roma, Milano o anche solo Parigi nessuna traccia all’orizzonte. E sì, fa un po’ male pensare che chi parte da Fiumicino o Malpensa, anche con una Platinum nel portafoglio, debba accontentarsi delle sale convenzionate, spesso più affollate che esclusive.
Benvenuti nella lounge di SLC: 1.670 metri quadrati di meraviglia
Eppure, guardando le immagini e leggendo la descrizione della nuova Centurion Lounge di Salt Lake City International Airport, è difficile non restare a bocca aperta.

Un open space da quasi 18.000 piedi quadrati (circa 1.670 m²), con una terrazza esterna panoramica aperta tutto l’anno affacciata sulle Wasatch Mountains, una Hearth Room in stile ski-lodge con camino a 360 gradi, due bar, un buffet gourmet e persino un coffee bar “Blue Roast” by American Express dove ordinare espresso, cold brew e specialità stagionali.
Gli orari di apertura? Dalle 4:45 del mattino alle 23:15, sette giorni su sette. In pratica, una seconda casa per chi vola spesso — e magari ha appena finito una giornata sulle piste di Park City.
Cucina stellata e cocktail d’autore

Il menù è firmato dal team di The Culinary Collective by The Centurion Lounge, con piatti ideati da chef premiati James Beard come Kwame Onwuachi, Mashama Bailey, Mike Solomonov e Sarah Grueneberg. Si va dalla Caribbean Wedding Soup al Farro Pilaf, fino a piatti più audaci come il Grilled Cabbage con Tehina e Harissa. A completare il tutto, dessert come la Earl Grey Panna Cotta e cocktail signature come il Park City Sling, a base di gin, amarena e limone.
Non mancano le attenzioni per il benessere: nella Recovery Room ci si può rilassare con massaggi, compression boots e snack salutari pensati per recuperare energie dopo una giornata intensa.
Design ispirato all’Utah e arte locale

La lounge è un omaggio al paesaggio dello Utah: toni caldi, materiali naturali, ampi spazi e opere d’arte di artisti locali. Tra queste, una tessitura monumentale di Rebecca Whitaker ispirata alle montagne e alle saline, e un soffitto di vetro stratificato che riflette la luce come i cristalli del Great Salt Lake.
Il risultato è un ambiente accogliente ma sofisticato, un rifugio elegante che unisce la raffinatezza Amex al carattere unico del territorio.
Il network Centurion continua a crescere

Con Salt Lake City, le Centurion Lounges salgono a 31 nel mondo, e presto si aggiungeranno Newark (EWR), Amsterdam (AMS) e Sidecar by Centurion Lounge a Las Vegas. Nel complesso, gli iscritti Amex con accesso al Global Lounge Collection possono contare su oltre 1.550 lounge in tutto il mondo.
Ma qui da noi?

E qui nasce la parte sconsolata della storia: in Italia continuiamo a guardare da lontano. In un Paese dove il traffico premium cresce e i frequent flyer non mancano, una vera Centurion Lounge a Roma o Milano sarebbe una rivoluzione. Sarebbe il modo per dire: anche qui i viaggiatori Amex meritano un posto speciale dove fermarsi, lavorare, o semplicemente respirare un po’ di silenzio prima del prossimo volo, ma magari alla fine dei lavori a FCO ci potrebbero essere sorprese.
Salt Lake City, nuovo paradiso dei viaggiatori

Vale la pena sottolinearlo: l’apertura della nuova Centurion Lounge arriva a pochi giorni di distanza dall’inaugurazione dell’altrettanto spettacolare Delta Sky Club, sempre nel Concourse B dello scalo di Salt Lake City. Uno spazio da oltre 34.000 piedi quadrati (circa 3.160 m²), il secondo più grande dell’intera rete Delta, capace di accogliere fino a 600 ospiti.

Anche qui il design celebra i paesaggi dello Utah, con vetrate panoramiche sulla pista, materiali naturali e tocchi di luce che ricordano la neve in inverno. Tra i servizi, un bar avvolgente, nove cabine insonorizzate per lavorare in silenzio, un buffet di piatti freschi preparati sul momento e persino un “Dirty Soda Bar”, un omaggio alla tradizione locale.

In poche parole, Salt Lake City è diventato il nuovo punto di riferimento del viaggio premium americano — un aeroporto dove anche solo fare scalo diventa un’esperienza di lusso, uno dei pochi hub americani ancora a non avere collegamenti diretti con l’Italia. E per noi europei (e italiani in particolare), non resta che sperare che prima o poi qualcuno a Roma o Milano prenda esempio.
SkyTeam
SLC
