TFCrisponde. Oggi parliamo dell’inutilità cosmica del programma fedeltà ioSì (e delle Carte di Credito Nexi in generale)
Un lettore attento, nei giorni scorsi, mi ha scritto e mi ha chiesto: “Scusa Barbone, ho 200mila punti sulla mia […]

Un lettore attento, nei giorni scorsi, mi ha scritto e mi ha chiesto: “Scusa Barbone, ho 200mila punti sulla mia carta Nexi, cosa posso farne? non ho trovato alcun articolo sul sito e quindi chiedo a te.”
C’era una volta CartaSi
In questo articolo:

Per anni CartaSi è stato sinonimo di carta di credito in Italia. Nata nel 1986 su iniziativa dell’ABI e delle principali banche italiane, la società ha rappresentato uno dei primi esempi di infrastruttura nazionale dedicata ai pagamenti elettronici, permettendo la diffusione capillare nel nostro Paese. Negli anni ’90 e 2000 il marchio CartaSi era ovunque.
Nel 2017 c’è il rebranding da CartaSi a Nexi, evento che ha segnato un passaggio simbolico e sostanziale: da semplice emettitore di carte di credito a player europeo del fintech.
Club ioSI
Non ho memoria di quando sia nato il programma fedeltà ioSI, programma che non ha cambiato nome quando c’è stato il rebranding in Nexi, programma che da quando lo conosco non ha mai cambiato regole o modalità di funzionamento. Programma che ha solo una cosa in comune con i Membership Rewards di American Express, ovvero che i punti non scadono mai.

La grande differenza però è che l’uso dei punti è praticamente solo tramite catalogo, come all’Esselunga, e che le carte aziendali non accumulano niente, mentre come noto i titolari di Carte Business American Express accumulano punti personali.

Il funzionamento è semplice si accumula un punto ogni euro speso, non si sono mai visti moltiplicatori o bonus di nessun tipo, ogni tanto spunta un concorso IoVinco, ma anche qui sembra una cosa a caso, scarsamente comunicata e che poi resta li visibile sul sito e sulla app per mesi a prendere polvere.

Come si può vedere nelle immagini qui sopra ho un gruzzoletto di poco inferiore ai 120mila punti, ho intaccato il mio tesoretto solo due volte negli ultimi 10 anni. Nel dicembre 2015 avevo spostato, grazie ad una promo che offriva un tasso di conversione 1:1 da ioSI a Millemiglia 50k punti. Più recentemente a settembre 2023 avevo spostato 8k punti per riattivare il mio conto Millemiglia e poter così trasferire
Come usare i punti ioSI

Detto come ho usato io i punti in questi anni, ci sono sia i classici premi che costano tot punti e la possibilità di ottenere delle gift card.

Convertire i punti in gift card può offrire un buon valore, ma la convenienza varia molto a seconda del brand. Analizzando il catalogo premi, le opzioni più vantaggiose si trovano tra le fasce medio-basse, dove il rapporto tra punti e valore in euro è più equilibrato. Ad esempio, la gift card OVS da 10 euro richiede 6.000 punti, equivalenti a circa 0,0016 € per punto, mentre la Mondadori da 20 euro a 9.000 punti sale a 0,0022 € per punto, risultando una delle migliori conversioni. Meno conveniente la gift card Amazon da 100 euro, che costa 52.000 punti, per un valore di circa 0,0019 € per punto.

Non è che le cose migliorino con gli oggetti presenti nel catalogo, anche se per capire l’eventuale convenienza bisognerebbe a mettersi ad analizzare il costo reale del prodotto che si intende ordinare.
In conclusione
Inutile dire che bisognerebbe restituire questa carta alla propria banca ed usare solo carte che permettono di accumulare punti, e spiego il perchè con questo semplice esempio:

Con 129mila punti ioSI si può riscattare uno smartwatch della Garmin, Il Forerunner 255 su Amazon costa circa 255€ avendo gli stessi punti con Revolut si potrebbe tranquillamente riscattare due biglietti a/r in Premium Economy da un aeroporto italiano agli USA con Air France KLM, dato che è possibile convertire i RevPoints 1:1 verso Flying Blue.
