ITA Airways, Eberhart ammette: “La scelta di installare interni chiari è stato un errore”
A margine della conferenza stampa di ITA, al TTG di Rimini, sono riuscito a prendere un caffè con l’Amministratore Delegato […]

A margine della conferenza stampa di ITA, al TTG di Rimini, sono riuscito a prendere un caffè con l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di ITA Airways, Joerg Eberhart, e parlare — senza tediare il resto della platea — di alcuni aspetti che onestamente interessano solo i pochi lettori di TFC che sono soliti viaggiare a bordo degli aerei di ITA.
In questo articolo:

La nostra chiacchierata ha spaziato dalla flotta, agli allestimenti delle cabine, fino al programma fedeltà le lounge e il trattamento degli HON Circle quando volano AZ.
L’anno prossimo tre nuovi A330-900neo
I ritardi nelle consegne degli aerei sono atavici; anzi, oggi, se ITA Airways può vantarsi di avere una flotta di oltre 50 macchine moderne e nuovissime, è solo perché il fallimento di Alitalia e la nascita della nuova compagnia sono avvenuti nel pieno del periodo Covid, quello che aveva messo a terra gli aerei in tutto il mondo, spaventato gli analisti e costretto le compagnie a prendere decisioni su flotta e consegne.

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C’è chi, come Air France, Virgin Atlantic, British Airways e molti altri, aveva scelto di rottamare — pentendosene — aerei che col senno di poi sarebbero stati ancora ampiamente riutilizzabili. C’è chi decise, ad esempio come Cathay, di accelerare sulle consegne approfittando invece di chi aveva deciso di “mettere in pausa” ordini già firmati, e chi li ha proprio annullati.
In questo scenario ITA Airways era riuscita a prendere sul mercato dei “KM0” i suoi attuali A350-900 e ad assicurarsi consegne praticamente immediate di aerei per i quali oggi la lista d’attesa si misura in lustri, se non decenni. E così sono arrivati A220, A330neo e A350.
Un percorso di rinnovamento della flotta che oggi, sul lungo raggio, è quasi completato, ma che da oltre 12 mesi è in stallo. Non sono più arrivate macchine a fusoliera larga e le prime novità saranno i tre aerei in arrivo, che con l’entrata in servizio permetteranno di mandare in pensione gli attuali A330-200, figli ancora della vecchia Alitalia.

“Nel nostro modello c’è sempre stato quello di puntare su macchine moderne, efficienti e con costi di manutenzione più contenuti. Per questo rinnovare le attuali macchine non è stato preso in considerazione. L’anno prossimo entreranno in servizio tre A330neo, e potremo quindi pensionare alcune delle macchine più anziane, ma la nostra capacità sul lungo raggio crescerà del 4%.”
Addio interni chiari
Abbiamo letto, e scritto, dei cronici problemi ai motori degli A220, ma non solo. La questione manutenzione costringe tutte le compagnie, non solo ITA, a fare delle scelte come cannibalizzare alcune macchine per avere parti di ricambio per la manutenzione del resto della flotta.

Nello specifico, la revisione di un motore P&W che muove un A220 può durare fino a 12 mesi: ovvio che, con questi ritmi, un quarto della flotta resti ferma ai box.
A questo però si aggiungono le condizioni in cui versano anche le macchine più nuove e moderne all’interno. Lo abbiamo raccontato nelle tante nostre recensioni di voli sulle diverse macchine in flotta: dalle piccolezze come i finestrini degli A220, alle condizioni in cui versano gli interni della baby ammiraglia, fino ai tanti sedili INOP a bordo delle macchine a fusoliera larga.
Dalla prima volta in cui ho messo piede a bordo delle nuove macchine di ITA ho sempre apprezzato la scelta estetica, ma ho immediatamente parlato delle criticità evidenti che sarebbero emerse — e così è stato.
Certo, non avrei minimamente immaginato i problemi di “solidità” che poi si sono verificati a bordo delle macchine AZ e che costantemente mi vengono segnalati da numerosi lettori.
Io mi ero concentrato sulla moquette chiara, presto diventata di un melange indecifrabile. E sulla scelta di puntare su sedili in tessuto chiaro e non in ecopelle: il primo si macchia e non si pulisce facilmente, il secondo invece è più resistente e facilmente lavabile.
Il combinato di queste scelte, che tanto piacevano al management iniziale di ITA, ha portato a condizioni presto “indecorose”, e finalmente la compagnia ammette l’errore e corre ai ripari:

“La scelta è stata un errore, non ci sono altri commenti che si possono fare. Per questo stiamo procedendo a un rinnovo sia delle moquette che dei tessuti delle poltrone.”
A quanto mi risulta, oggi sarebbero già in servizio almeno un paio di A320 con i nuovi interni e altrettanti A330neo: moquette scura e sedute di un tessuto decisamente più facile da curare. Al momento, però, non ci sono “prove” pubbliche di questa nuova configurazione.
HON Circle, Volare e lounge a Fiumicino

“Sappiamo quanto siano importanti questi passeggeri — precisa l’AD, che provenendo dal mondo LH conosce benissimo quanto sia fondamentale trattarli con tutte le cure possibili. È una figura che nella storia di ITA Airways non è mai esistita, ci stiamo lavorando e ci vorrà un anno prima che tutto funzioni e che un passeggero HON si senta a casa a Fiumicino o Linate come accade negli altri scali del gruppo.”

Manca ancora un po’ alla fine dei lavori a Fiumicino, ma la speranza è che l’ampliamento della Hangar Lounge sia concluso nel più breve tempo possibile. Di date certe, però, al momento, il numero uno di ITA Airways non ne vuole dare:
“Non vorrei arrivare in ritardo” — conclude sorridendo Eberhart.




















