Il miglior Airport Hotel d’Europa (e l’unico con un ristorante stellato all’interno): recensione Hilton Monaco
C’è voluto l’allarme droni e la chiusura dello spazio aereo di mezza Baviera per “costringermi” a soggiornare una notte in […]

C’è voluto l’allarme droni e la chiusura dello spazio aereo di mezza Baviera per “costringermi” a soggiornare una notte in quello che da anni è valutato da Skytrax come il miglior airport hotel d’Europa e uno dei migliori al mondo: sto parlando dell’hotel Hilton di Monaco di Baviera.
La prenotazione
In questo articolo:

In certe situazioni la prontezza è tutto: essere veloci può fare la differenza tra uscire rapidamente da una situazione di crisi o rimanere impantanato e, in casi come questi, dormire su una panchina (se la trovi).

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Appena è stata comunicata la chiusura dello scalo, ho aperto l’app di Hilton e prenotato la prima camera disponibile all’hotel Hilton. Il prezzo era già “folle”: oltre 330 € per meno di sei ore di sonno. Ma considerato che l’aeroporto di Monaco alle 22 chiude e non trovi più nulla — non ci sono lounge h24, non ci sono punti ristoro aperti — diventa una cattedrale aperta ma deserta.
A dire il vero, prima ho tentato di prenotare un cubicolo, ma erano già tutti sold out.
Location

Bisogna uscire dagli arrivi e raggiungere la piazza esterna, un’immensa area dove vengono organizzati eventi di ogni tipo, dove nei mesi freddi viene installata la pista di pattinaggio e da cui si accede anche alla metropolitana che collega lo scalo con la città e con la ferrovia.
Impossibile non vedere le indicazioni: basta seguirle e si arriva all’atrio secondario. Si possono salire le scale o prendere l’ascensore per raggiungere la hall.
Check-in
Ovviamente questa esperienza non fa testo, anche se un po’ più di organizzazione me la sarei aspettata. Purtroppo Hilton suggerisce di richiedere la digital key, ma poi obbliga comunque a passare dalla reception — e non è un obbligo di legge qui in Germania, dato che mi è capitato di dormire in diversi hotel con self check-in.

C’erano almeno 300 persone in coda, anzi in un ammassamento di persone, la maggior parte delle quali senza prenotazione.

I tempi si preannunciavano biblici, anche nella fila prioritaria. Poi è bastato dire all’unico addetto che cercava di tenere l’ordine “I’m Diamond” perché mi scortasse immediatamente davanti a tutti, attirandomi l’odio e gli improperi — come quando ti presenti alle Poste con la prenotazione online e passi davanti a 97 pensionati imbufaliti.
Presa la chiave, mi sono diretto nella mia stanza. L’addetta si è anche scusata per lo scarso “upgrade” effettuato; io ho replicato ringraziandola e dicendo: “Spero di non dover camminare 10 m per arrivare in stanza”. Spoiler alert: ho camminato 15 minuti.
La struttura

La hall è un’immensa piazza coperta: qui ci sono una birreria e il ristorante principale, che all’interno ospita anche un ristorante stellato.
Il Mountain Hub Gourmet ha una stella Michelin e, credo di non sbagliarmi, se dico che probabilmente è l’unico stellato al mondo dentro un hotel di questa tipologia.

Ci sono poi ovviamente tantissime aree meeting e zone pubbliche. Che complice la situazione erano diventati giacigli di fortuna.

La lounge è attiva, purtroppo solo fino alle 22, e si trova al piano inferiore della palazzina più esterna dell’hotel.
La camera
A questo prezzo sarebbe giusto pretendere una suite con piscina privata; invece hai una bella stanza, grande e con tutto quello che è logico aspettarsi da questa tipologia di hotel. Ma, come spesso accade, in queste situazioni si paga la contingenza e la location.

Avrei potuto cercare qualcosa di più economico, certo, ma allo stesso modo avrei dovuto sprecare tempo e denaro per raggiungerlo e svegliarmi prima per tornare in aeroporto. E in ogni caso un soggiorno qualificante e quasi 10k punti in una notte.
Stanza moderna, arredata con gusto, calda e accogliente.

La tecnologia giusta e, soprattutto, un pulsante che spegne tutto — ma proprio tutto — ciò che potrebbe disturbare il sonno, cosa non scontata.
Bagno bello, enorme. Vasca e doccia walk-in: insomma, tutto quello che altrove sarebbe bello trovare e che raramente si trova in un hotel aeroportuale.
La colazione

Il servizio apre alle 6:00; magari, per la tipologia di hotel e la posizione, aprire 30 minuti prima sarebbe perfetto, ma non si può pretendere tutto. Al contrario, però, il servizio resta attivo a lungo, così si può fare colazione anche se ci si alza più tardi rispetto ad altri hotel Hilton.
Entrare all’apertura mi ha permesso di apprezzare l’ambiente e il buffet, perfettamente immacolato.
Offerta da Hilton, superiore anche alla media europea: ordinato, logico e ben rifornito. Prodotti per bambini, per intolleranti e per ogni tipologia di dieta.

L’unica cucina espressa era quella delle uova, ma non era affatto male.
Carino anche il Regional Corner che, in periodo di Oktoberfest, non è un brutto tocco.
Unica nota negativa: l’assenza di un barman. Bevande calde solo da macchinette automatiche: ecco, qui si potrebbe fare meglio.
In conclusione

Merita i premi? Secondo me sì. Certo, ho visto anche altri hotel vicino all’aeroporto, ma qui c’è proprio tutto: location, qualità del prodotto, servizio e colazione.

Adesso non vedo l’ora di provare il miglior airport hotel del mondo, il Crowne Plaza di Singapore, per poter fare il confronto. Su una cosa sono simili: il prezzo.

Pro
- Location
- Ambiente
Contro
- Prezzo
- Executive Lounge non apre la mattina
MUC
Germania


















































