Matrimonio Lufthansa ITA Airways, a pagare il conto potrebbero essere “solo” i frequent flyer
Non passa giorno che non riceva almeno una decina di messaggi da utenti Volare preoccupati per il futuro dei propri […]

Non passa giorno che non riceva almeno una decina di messaggi da utenti Volare preoccupati per il futuro dei propri punti.
In questo articolo:
Senza considerare le tante discussioni nei nostri gruppi e nel nuovo forum all’interno del Training Center.
Molti di questi utenti sono gli stessi che, con il fallimento di Alitalia e la fine del programma Millemiglia, si sono trovati con un pugno di mosche in mano e c’era chi aveva perfino tentato la strada della class action.

ITA Airways tra poco festeggerà il suo 4º compleanno, la stessa età di Volare, anche se effettivamente il frequent flyer della compagnia aveva iniziato le sue vere attività solo nella primavera del 2022. In questi anni il team Volare ha creato, nonostante difficoltà e incertezze, un programma fedeltà da zero (o quasi), fino ad arrivare negli scorsi mesi a rilasciare il tanto atteso biglietto premio, una impresa quasi titanica.
Ora però la fine è segnata: il 31/12/2025 sarà game over.
Non lo dico io, lo dice il regolamento del programma perché, come ho spiegato tantissime volte, i programmi fedeltà in Italia sono considerati come giochi a premio e quindi regolamento, premi e validità sono oggetto di una procedura alla pari della Lotteria Italia.

La sensazione è che ci si stia “ispirando” alla medesima strategia adottata da ITA nei confronti di Alitalia, ma all’epoca c’era la spada di Damocle dell’Europa, che impose di non “toccare” Millemiglia e allora, nel più classico degli Italian Job, fatta la legge trovato l’inganno, si fece una serie di Status Match per portarsi a casa gli utenti, mentre i punti – ovvero il debito – rimasero in mano ai soci Millemiglia.
Lo status match
In questo momento è in atto la seconda campagna di status match da parte di Miles&More, il programma fedeltà del gruppo tedesco, verso i soci Volare. Obiettivo: traghettare chi oggi possiede uno status dall’altra parte del confine, ovvero spostando gli iscritti senza far perdere loro livello, benefit e trattamenti particolari.

Così gli utenti che oggi possiedono una tessera élite saranno “speciali” anche dopo Capodanno, sempre in attesa che entro la primavera 2026 anche i voli ITA vengano conteggiati dai partner Star Alliance. Dall’altro lato restano però diverse questioni aperte.
La questione punti è difficilissima da sbrogliare
In questi giorni al TTG ho provato a “estorcere” informazioni a tutti i rappresentanti di ITA in giro per lo stand, e non solo, e da tutti ho ricevuto la stessa risposta: “Rispetteremo quanto previsto dal regolamento”.

Il punto è proprio questo: il regolamento prevede la fine della raccolta il 31 dicembre e, salvo proroghe, i punti dovranno essere tassativamente utilizzati entro il 31 gennaio 2026.

La questione dei punti è la base dei programmi fedeltà, ma in Italia le cose non sono mai facili, soprattutto quando i punti valgono soldi e quindi rappresentano un debito che la società ha scritto nero su bianco nel bilancio. Spostarli verso Miles&More potrebbe essere visto come un’operazione finanziaria poco “chiara” e qui la matassa diventa ancora più complicata da sbrogliare.
La conferma è arrivata dallo stesso AD Eberhart: “Per definire diverse questioni su Volare e Miles&More avremo bisogno dei primi mesi del 2026”. Una dichiarazione che potenzialmente lascia aperta anche la possibilità di una proroga del programma almeno fino ad aprile 2026, quando si raggiungerà la durata massima secondo la legge italiana.
Le carte di credito co-branded American Express

Ad oggi sono ancora richiedibili le carte di credito emesse da American Express per il mercato italiano, tessere che portano denaro in casa Volare, ma che generano anche obblighi nei confronti dei titolari.

E anche in questo caso molti utenti avranno la sensazione di trovarsi in un déjà-vu, dato che era la medesima situazione che si venne a creare quando Millemiglia cessò di esistere e i titolari delle carte co-branded Alitalia si trovarono senza più i vantaggi previsti dalla carta sottoscritta.
Ad aggiungere complessità c’è la relazione (quasi) esclusiva tra Miles&More e Mastercard in tutti i suoi mercati domestici e i contratti in essere che prevedono per ITA un’esclusiva con American Express.
Dove accreditare i voli ITA
L’altra domanda che ricevo in continuazione da parte della mia community è: “Dove mi consigli di accreditare i voli che farò nei prossimi mesi?”. La mia risposta, rispetto a quella che davo a inizio anno, è cambiata.

Oggi non mi sento più di consigliare di inserire la tessera Volare, proprio perché c’è un’incertezza troppo grande sul futuro dei punti.
A meno che non si abbia la necessità di salire di livello — e in questo caso intendo diventare Plus o Premium, dato che Executive è parificato in casa Miles&More al livello precedente — il mio consiglio è di inserire senza se e senza ma la tessera Miles&More: almeno i punti finiranno nel programma che prenderà il posto di Volare e non ci sarà da preoccuparsi della scadenza del 31 dicembre.
E quindi, che succede ai punti Volare

Chi scrive ha un gruzzoletto di poco più di 700 mila punti. E quindi sono sinceramente molto interessato al futuro di questo mio tesoro costruito dando fiducia a ITA ed usando anche la carta Platino emessa da American Express.
Certo, se mi trovassi in una situazione “persi per persi”, li userei trasformandoli in un biglietto in modalità cash&miles, per un controvalore di circa 3.500 euro, dato che il tasso di conversione è 1.000 punti Volare = 5 €.

La speranza però è che alla fine si trovi una soluzione solida dal punto di vista legale e finanziario, ma soprattutto che non sia l’ennesimo tradimento della fiducia nei confronti dei frequent flyer italiani, il secondo in meno di 5 anni.
In conclusione
Il tempo è quasi esaurito e ITA Airways e Lufthansa, tra le tante complessità, devono affrontare questa delicata situazione, perché è inutile ricordare che i programmi fedeltà sono importantissime fonti di reddito per le compagnie.
E se come ultimo atto di ITA, o primo di Lufthansa, ci fosse un calcio nei denti ai clienti più preziosi, potrebbe essere una spinta a guardarsi altrove — e Air France-KLM, Turkish Airlines o la famiglia Avios sono già pronte a prendersi la cassa.







