Fai attenzione gli A330 di ITA sono uguali solo nel prezzo (e nella livrea): la “Magnifica” coerenza di ITA Airways
Con gli ultimi sei nuovi Airbus A330-900 che tardano ad arrivare anche a causa di uno ‘shortage’ di motori (per […]

Con gli ultimi sei nuovi Airbus A330-900 che tardano ad arrivare anche a causa di uno ‘shortage’ di motori (per cui da settimane due neo sono fermi a Tolosa pur essendo pronti per la consegna), ITA Airways, che domani al TTG di Rimini presenterà in una conferenza stampa il suo operativo e le eventuali nuove destinazioni per la Summer 2026, sarà costretta a tenere in servizio un po’ più a lungo gli A330-200 che aveva ‘ereditato’ da Alitalia e che avrebbero dovuto essere mandati in pensione entro la fine del 2025.
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La tabella presentata nella giornata dedicata agli investitori dal Gruppo Lufthansa indica infatti che il ritiro dei 330-200 è prevista nel 2026, senza peraltro specificare in quale trimestre dell’anno.
Si badi bene: questi cinque aerei sono tutt’altro che vecchi, visto che la loro età media è di circa 14 anni, che non è molto per velivoli a fusoliera larga dedicati al lungo raggio.
Ma se si paragona il loro prodotto di bordo con quello degli A330-900 il confronto è impari. E non solo perché gli interni degli undici A330-900 (che hanno un’età media di poco superiore ai due anni) sono più nuovi.
Il prezzo del biglietto nelle tre cabine di Economy, Premium Economy e Business Class è tuttavia lo stesso sia che si voli su un -200 sia che si voli su un -900. E dunque, nella scelta di un volo piuttosto che di un altro, vale la pena verificare prima su quale tipo di aereo si volerà.
In questa parte finale della Summer 2025, gli A330-200 stanno volando essenzialmente da Roma Fiumicino verso tre destinazioni: Boston (dove operano giornalmente), New York JFK e Delhi, dove invece operano alcune frequenze settimanali.
Sul JFK, in particolare, ITA sta effettuando ben tre rotazioni giornaliere con un mix di A350-900, A330-900 e A330-200. Delle tre frequenze, quella su cui opera anche il 330-200 è quella dei voli AZ602 e AZ603: il primo è schedulato da Fiumicino alle 9.35 con arrivo a NY alle 13.15, mentre il secondo lascia il JFK alle 17.40 per atterrare a Roma alle 8.15.

Nei giorni a venire, L’A330-200 è schedulato per operare il volo AZ602 tra FCO e JFK nelle giornate di venerdì 10, sabato 11 e domenica 12. Negli stessi giorni, due A330-900 opereranno i voli AZ608 e AZ610, che partono da FCO alle 10.30 e alle 15.10. Lo si riconosce cliccando su ‘Dettagli itinerario perchè è indicato semplicemente come ‘Airbus A330’.
E guardando la pagina delle prenotazioni sul sito web di ITA un biglietto di sola andata in Economy costa 660,12 euro venerdì 10 e sabato 11 e 628,12 euro sia che si voli con l’A330-200 sia con l’A330-900; in Premium Economy si spendono 2.006,12 euro venerdì e sabato mentre la PE è sold-out domenica; e in Business Class il biglietto di sola andata costa sempre 4.637,62 euro la domenica, mentre venerdì e sabato (evidentemente per una questione di disponibilità di posti) si spende addirittura di più volando con l’A330-200 che con l’A330-900.
La differenza tra i prodotti montati sui -200 e sui -900, in termini di spazio personale, privacy e amenities è particolarmente evidente in Premium Economy e in Business Class.
Per cui un occhio in più all’aereo con cui si volerà consentirà di volare con più comodità spendendo lo stesso (quando non di meno, come nei casi citati).
La politica seguita da ITA è peraltro quella seguita da tutte le compagnie che, su una medesima tratta, abbiano macchine diverse con prodotti di bordo non omogenei. Ed è più ‘fair’ di quella adottata da Lufthansa, che generalmente fa pagare di più la Business ‘Allegris’ di quella in dotazione sulla stragrande maggioranza dei suoi velivoli di lungo raggio.
Ricordando che persino Qatar Airways, la miglior compagnia del mondo, in caso di un cambio macchina in seguito al quale ci si trovi a viaggiare nella sua ‘normale’ Business Class anziché nella QSuite che si era prenotata, si guarda bene dal rimborsare agli sfortunati passeggeri una parte del prezzo del biglietto, perchè il principio (come per ITA) è che si paga la cabina e non il sedile o la suite.
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