Fotografa l’aereo e lo lasciano a terra, per easyJet è stato un “comportamento inappropriato”. Secondo me è colpa dell’addetto
Sto leggendo da ieri diversi articoli su quanto accaduto ad un passeggero di un volo low-cost easyJet diretto a Marrakesh […]

Sto leggendo da ieri diversi articoli su quanto accaduto ad un passeggero di un volo low-cost easyJet diretto a Marrakesh in partenza da Malpensa.
I fatti
In questo articolo:
All’aeroporto di Malpensa, il medico torinese Claudio Zanon è stato lasciato a terra da un volo EasyJet diretto a Marrakech dopo aver scattato una foto al muso dell’aereo con il cellulare.

Un addetto gli avrebbe intimato di cancellare lo scatto, e al suo rifiuto — ritenendo di non aver violato alcuna norma — gli è stato negato l’imbarco, nonostante fosse già salito a bordo e avesse persino prestato soccorso a un passeggero colto da malore. EasyJet ha poi spiegato di aver agito per “garantire la sicurezza e il benessere di passeggeri ed equipaggio”, parlando di “comportamento inappropriato” da parte del viaggiatore.
Il contesto
Prima di tutto bisogna immaginare la scena, easyjet da T2 di Malpensa imbarca tutti i passeggeri dal piazzale, niente finger.

Quindi è una situazione dove molti passeggeri prendono il proprio cellulare, o altro dispositivo, e si mettono a scattare una foto ricordo. Per molti è una foto che non uscirà mai dal proprio device, per qualcuno sarà una storia, un reel sui social, per altri un quadretto da incorniciare a casa.
La mia esperienza
Questa è una scena che io ho vissuto decine e decine di volte e che ho raccontato in tantissimi video. In Italia e in giro per il mondo.

C’è però una sola costante: le rimostranze vengono fatte solo ed esclusivamente in Italia, da persone che si credono sceriffi della pista. Mi è capitato spesso a Linate, qui si parte da area parcheggio 3 volte su 4, ma anche a Fiumicino e più raramente a Genova (i nuovi gate) e in altri scali italiani.

“Non si può fotografare, cancella le foto” tono arrogante, imposizione da tutore della legge Il punto è che non c’è alcuna legge che vieti di scattare foto in questo contesto, certo non bisogna intralciare, non bisogna attardarsi o creare situazioni di pericolo per se stessi, gli altri passeggeri o gli addetti ai lavori. Ma il punto è che non esiste alcuna legge, altrimenti l’area sarebbe disseminata di cartelli e di riferimenti normativi, dato che lo fanno tutti, come invece avviene nella zona dei controlli di sicurezza e dell’immigrazione.
Io credo che quanto accaduto sia stato proprio questo: un battibecco simile a quello che è accaduto nei giorni scorsi ad un assistente di volo (fuori servizio) lasciato a terra, proprio a Malpensa, per aver discusso con una collega a bordo dell’aereo. E ad avere la peggio in questi casi è sempre il passeggero, purtroppo.
MXP




