L’Inghilterra mette in “quarantena” l’Italia
Era solo una questione di tempo prima che il “corridoio” venisse chiuso e oggi è successo. A partire da domenica, […]
Era solo una questione di tempo prima che il “corridoio” venisse chiuso e oggi è successo.
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A partire da domenica, 18 ottobre, chi arriverà nel Regno Unito dall’Italia sarà sottoposto alla quarantena obbligatoria per due settimane. Il Governo di Sua Maestà ha istituito il concetto dei corridoi questa estate e ogni settimana aggiorna la lista di quelli aperti e quelli chiusi.
Durante tutto il periodo estivo e fino ad ora l’Italia, San Marino e il Vaticano erano rimaste nella lista dei paesi buoni e quindi i passeggeri in arrivo dalla nostra nazione non avrebbero subito limitazioni una volta atterrati sull’isola.
La strategia di prevenzione adottata è simile, ma meno rigida rispetto a quella utilizzata da altre Paesi dell’Ue: affinché una nazione rientri nella black list delle zone rosse devono registrarsi meno di 20 casi per 100mila abitanti accumulati in una settimana. Per avere un termine di paragone, basti pensare che anche la Lettonia usa un sistema di valutazione simile, ma già ad inizio settembre aveva istituito l’obbligo di quarantena a chi rientrava nello stato baltico dall’Italia.
A stonare poi la stranezza della decisione inglese, nazione che al momento ha un tasso di popolazione positiva quasi triplo rispetto all’Italia. La quarantena vale solo per gli italiani che si recano in UK, al contrario se un cittadino inglese decidesse di venire in Italia per un weekend, o rientrasse in Inghilterra lunedì mattina non sarà sottoposto a isolamento sempre che possa presentare un tampone negativo nelle ultime 72 ore.