Fiumicino da record, parla il CAO di Aeroporti di Roma Ivan Bassato: “Siamo in ‘anticipo’ di tre anni”
Il 2024 è stato l’anno dei record per l’aeroporto di Roma Fiumicino: record per numero di passeggeri transitati in un […]

Il 2024 è stato l’anno dei record per l’aeroporto di Roma Fiumicino: record per numero di passeggeri transitati in un anno, 49.2 milioni; record per numero di passeggeri transitati in un solo giorno, circa 180mila; record per la crescita anno su anno, con un aumento del traffico dei viaggiatori del 21,3% rispetto al 2023 (migliore tra i primi cento scali d’Europa per quest’ultimo dato). Il tutto con l’hub carrier (ITA Airways) che è ancora in fase di consolidamento (in termini di flotta e network).
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The Flight Club ha Parlato del ‘fenomeno Fiumicino’ mit uno dei manager più esperti di Aeroporti di Roma, il Chief Aviation Officer (CAO), Ivan Bassato.
Intanto le chiedo se vi aspettavate questi numeri…
“Guardi, noi prevedevamo di arrivare vicini alla ‘soglia psicologica’ dei 50 milioni di passeggeri nel 2028, invece la supereremo già quest’anno. Possiamo pertanto dire di essere ‘in anticipo’ di tre anni sulle stime. Il che ovviamente ci rende estremamente orgogliosi, ma ci mette inevitabilmente pressione perché avvicina degli step che pensavamo di mettere in atto più avanti”.
A quali fattori attribuite questo ‘boom’?
“C’è una componente più ampia che ha visto nel post-pandemia gli aeroporti del sud Europa crescere molto più velocemente di quelli del nord Europa, che in alcuni casi non hanno ancora recuperato i livelli di traffico del 2019. Poi c’è il ‘fattore Roma’, che resta una delle tre-quattro città iconiche al mondo, una di quelle mete dove chiunque al mondo possa permetterselo vuole andare una volta nella vita. Basti pensare che la crescita percentuale di Fiumicino sul 2023 è stata doppia rispetto a quella di altre due città del sud Europa, che pur sono andate benissimo, come Madrid e Barcellona. Detto, questo, abbiamo avuto nuovi vettori che hanno debuttato qui nel 2024, altri che hanno aumentato frequenze e destinazioni e, in molti casi, usato macchina più capienti”.
In che misura i diversi mercati (domestic, Europeo, long-range) hanno percentualmente contribuito al risultato 2024?
“Sono i volumi internazionali che hanno guidato il traffico di Fiumicino nel 2024: il 79% del totale traffico, con l’Europa che ha ricoperto circa il 54% del traffico di Fiumicino ed il traffico di lungo raggio che ha ricoperto una quota di circa il 21% del traffico totale e rispetto al quale abbiamo stabilito quello che per noi è un record, con 10,2 milioni di passeggeri. Il traffico domestico ha occupato una quota del 21%. La restante parte riguarda il traffico internazionale di breve raggio non Europeo, che conta per il 4% del totale traffico di Fiumicino”.
Quali mercati a livello globale stanno ‘tirando di più’ sulla destinazione Fiumicino?
“Nel 2024 a guidare le performance del lungo raggio è stato il Nord America, con una crescita sostenuta dei volumi rispetto al 2023 del 20% e al 2019 del 34%, collegato a Roma da ben 16 città, tra cui New York, rotta sulla quale a luglio si sono contate fino a dodici partenze giornaliere, contando sia quelle da JFK sia quelle da Newark, che hanno piazzato Fiumicino al terzo posto in Europa per frequenze dei voli verso la “Grande Mela”, subito dopo London Heathrow e Parigi Charles De Gaulle. Ottime performance le abbiamo registrate anche sull’Estremo Oriente, mercato che ha registrato la crescita in valore assoluto più elevata, segnando un aumento di traffico del 51% rispetto l’anno precedente e dove ITA Airways ha attivato a novembre la tratta per Bangkok".
Parlava anche della ‘entrata’ di nuovi vettori…
“Abbiamo avuto Bangladesh Biman Airlines, che dopo nove anni di assenza ha riattivato la rotta per Dhaka, oltre a T'Way Air, che da agosto ha attivato il volo non-stop verso Seoul, e Uzbekistan Airlines, che è tornata ad operare verso Tashkent, dopo la pausa dettata dalla pandemia del 2019. Infine, abbiamo registrato il ritorno di Air Mauritius e l’apertura, dal dicembre 2024, della tratta per Muscat operata da Oman Air".
Quali sono state i primi tre vettori per traffico?
“In quest’ordine ITA Airways, Ryanair e Wizz Air, che insieme hanno registrato oltre 26 milioni di passeggeri, circa il 53% del traffico totale del 2024. ITA Airways da sola conta per il 26% del traffico totale”.
Nuove compagnie e nuove rotte long-haul previste per la Summer 2025 e la Winter 2025-2026?
“L’offerta per il nord America crescerà ulteriormente con l’introduzione di due nuove destinazioni a partire da maggio: Denver e Minneapolis operate rispettivamente da Delta Airlines e United Air Lines. Ci saranno anche Miami e Los Angeles da parte di American Airlines e della norvegese Nordischer Atlantik. Sul versante orientale l’offerta si arricchirà con il nuovo volo per Hong Kong di Cathay Pacific a partire da giugno e il terzo volo giornaliero di Emirates per Dubai. Infine, da novembre sarà possibile raggiungere Mauritius con il nuovo collegamento di ITA Airways. Il tutto in attesa di vedere quali sviluppi il closing tra ITA e il gruppo Lufthansa avrà per il network della nostra compagnia ‘di casa’ nei mesi a venire, da cui ci aspettiamo un focus speciale su Sud America e Africa”.
L’anno in corso è quello del Giubileo… vi attendete un’altra crescita su base annua a due cifre?
“Ci aspettiamo ancora una crescita molto sostenuta, come stanno indicando già i numeri di questo inizio anno, ma inferiore a quella dello scorso anno. Secondo le nostre previsioni staremo tra il 5 e il 10% in più rispetto al 2024, e un traffico totale in aumento fino a un massimo di 53 milioni di passeggeri”.
Numeri che riuscite a fare con un indice di gradimento dei viaggiatori che è tra più alti in Europa e nel mondo…
“Sì, ormai da anni Fiumicino si attesta tra i migliori scali al mondo, sia secondo le agenzie di rating come Skytrax, sia secondo gli stessi passeggeri. Secondo l’indagine Airport Service Quality, o ASQ, di Airport Council International (ACI) World, che prevede centinaia di interviste a trimestre, siamo i migliori in Europa dal 2017, con un indice di 4,61 in una scala che va da 1 a 5”.