Paura a bordo di un volo Iberia: una tarantola morsica il comandante
Nelle ultime ore, nel nostro Paese, si è parlato tanto dell’atterraggio di emergenza del volo American Airlines AA292: il volo, […]

Nelle ultime ore, nel nostro Paese, si è parlato tanto dell’emergency landing del volo American Airlines AA292: il volo, come abbiamo raccontato in queste pagine, decollato da New York (JFK) e diretto in India, a causa di un presunto allarme bomba è stato scortato da due Eurofighter dell’Aeronautica Militare Italiana presso l’aeroporto di Roma-Fiumicino. In Spagna, invece, lo scorso weekend ha tenuto banco la notizia di un pilota della compagnia Iberia che, durante un volo, è stato morsicato niente meno che da una tarantola. But let's go in order.
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Torniamo indietro a venerdì scorso, 21 febbraio: we are on board the flight Iberia IB754, which took off from Dusseldorf and directed to Madrid e operato da un Airbus A320-200 (marche EC-IEF). Tutto fila liscio come al solito quando, più o meno a metà del volo, un ragno – una tarantola, a voler essere precisi – morsica il comandante; comandante che, peraltro, è allergico ai ragni...
L’uomo, dopo aver realizzato di essere stato morsicato da un ragno, ha allertato l’equipaggio di cabina: gli assistenti di volo, dunque, gli hanno prontamente somministrato un corticosteroide antinfiammatorio presente nel kit di pronto soccorso dell’aereo, onde evitare una reazione allergica. Il comandante, fa sapere Iberia, ora sta bene ed è fuori pericolo. Come ha raccontato il quotidiano spagnolo “La Vanguardia”, la sicurezza del volo non è venuta meno, fortunatamente, e il velivolo è atterrato a Madrid senza alcun problema. I passeggeri sono stati informati del “disguido” solo dopo che sono arrivati a destinazione. Come è giusto che sia, mi vien da dire: non è lontanamente immaginabile il caos che sarebbe scoppiato in cabina se fossero stati avvisati quando l’aereo era ancora in volo.
Tutto è bene quel che finisce bene, come si suol dire. O forse no. Dopo lo sbarco dei passeggeri, infatti, è stato necessario disinfestare l’aeromobile da cima a fondo, come prevede il protocollo in situazioni simili. Una volta completate le operazioni, però, del ragno non vi era traccia alcuna. Il velivolo, alla fine, a causa del misfatto, è ripartito alla volta di Vigo con circa 3 ore di ritardo. L’atmosfera a bordo, come intuibile, era tesa come una corda di violino: i passeggeri, informati del motivo del ritardo, controllavano con ansia che non spuntassero delle zampette pelose da sotto il sedile…
La vera domanda, comunque, è la seguente: ma come è stato possibile che un ragno entrasse dentro un aereo e, addirittura, dentro la cabina di pilotaggio? Difficile dirlo. Si sospetta, comunque, che l’ospite indesiderato (e non pagante!) sia riuscito ad intrufolarsi qualche giorno prima, durante una sosta a Casablanca, in Marocco.